Prima che l’algoritmo, c’è stato il buon senso della politica nella scelta su dove nascerà l’ospedale unico. A dirlo è il segretario comunale del Pd, Stefano Di Pietro. Che sottolinea anche che la zona scelta porterà 5mila persone al giorno, un’utenza tale da rendere necessario propendere per una città che fosse in grado di assorbirne l’impatto. «In merito all’ospedale unico provinciale, non è corretto sostenere che la scelta sia stata effettuata da un algoritmo e che la politica non abbia avuto il coraggio di scegliere – dice Di Pietro –. Semmai è vero il contrario, in quanto la politica (plenum dei sindaci del territorio) ha avuto l’acutezza di individuare i parametri condivisi che, successivamente, l’algoritmo avrebbe utilizzato per selezionare (sulla base dei parametri forniti) la località baricentrica rispetto al territorio provinciale ove far sorgere l’ospedale unico. Potremmo dire che prima dell’algoritmo è intervenuto il buon senso politico a disciplinare una situazione che, altrimenti, lasciata in preda di spinte campaniliste, rischiava di divenire ingestibile». Una struttura la cui nascita comporta una serie di conseguenze, dice ancora Di Pietro, «di tipo socio economico che non possono non essere affrontate con serietà. In primis, la zona prescelta diverrà luogo di lavoro, degenza o, comunque, ove recarsi per circa 5mila persone al giorno. Trattasi di un impatto che difficilmente può essere assorbito da centri urbani di modeste dimensioni e che, per converso, può essere affrontato con maggiori possibilità da quelli più popolosi ed attrezzati. Inoltre va ricordato che già esiste una previsione per un ospedale unico anche a Campiglione, ovvero a pochi minuti dalla zona indicata per la realizzazione a Montecosaro. Pertanto – continua il segretario Pd – una scelta seria e responsabile non poteva non essere orientata verso i centri maggiori della provincia, ossia Macerata e Civitanova. Tra le due opzioni, utilizzando il buon senso – prima ancora dell’algoritmo – è ovvio che Macerata sia in posizione più baricentrica e si presti meglio a fungere da raccordo logistico dell’intero territorio provinciale. Il recente sblocco da parte del Cipe del finanziamento per la bretella via Mattei – la Pieve, in funzione servente del nuovo ospedale, nonché, la promessa realizzazione del nuovo casello autostradale di Potenza Picena, creano anche i presupposti logistici perché quella centralità rispetto al territorio provinciale non rimanga solo su carta, ma sia effettiva».
Tutta questa ovvietà sul presunto " baricentrismo " di Macerata è da dimostrare forse è un baricentro politico più che territoriale.
Hanno contato come territorio tutta la provincia, senza considerare che Camerino e San Severino avrebbero mantenuto i loro Ospedali. Togliendo questi territori e i loro abitanti sarebbe stato baricentrico Montecosaro e dintorni, dove tra l'altro l'Asur ha dei propri possedimenti terrieri dove costruire! Fatti una domanda e datti la risposta!!!
Viva san Severino .
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Non occorre farsi domande e darsi risposte ma piuttosto ricordarsi di conoscere il significato di baricentro.
Come disse in un suo commento un signore di Porto Potenza” in politica anche le pulci hanno voce ” o qualcosa del genere.