Da sinistra: Antonio Pettinari, Luciano Messi, Barbara Minghetti, Francesco Lanzillotta, Romano Carancini e Stefania Monteverde
IL TRIUMVIRATO – Francesco Lanzillotta, Barbara Minghetti e Luciano Messi
di Maria Stefania Gelsomini
Non fa in tempo a mettere piede a Macerata, la nuova direttrice artistica del Mof Barbara Minghetti, che già cambia il titolo d’apertura della stagione 2018 programmato da Francesco Micheli. Sempre di Mozart si tratta, ma il Don Giovanni sparisce dal cartellone rimpiazzato da un “più scenografico e accattivante” Flauto Magico. Chi immaginava una nomina nel segno della continuità è stato subito smentito. Si sa, è tempo di Halloween, tempo di dolcetti o scherzetti. Ma qui ormai sembra solo tempo di Minghetti. E siccome “morto un Francesco” se ne fa subito un altro, ecco arrivare a fianco a lei, direttamente da Budapest, il nuovo direttore musicale (figura sinora mai istituzionalizzata allo Sferisterio ma di cui si sentiva un disperato bisogno), il giovane e valente direttore d’orchestra Francesco Lanzillotta, che a Macerata ha già diretto “Il piccolo spazzacamino” di Britten al Lauro Rossi nel 2013 e ha inaugurato la stagione 2015 del Mof col Rigoletto. Oggi, con un mese circa di ritardo rispetto a quanto previsto e annunciato, la presentazione ufficiale del terzetto che deciderà nei prossimi anni il futuro dello Sferisterio: Barbara Minghetti, Francesco Lanzillotta e il riconfermato sovrintendente Luciano Messi.
Barbara Minghetti e Luciano Messi
Rese note anche le date della prossima stagione, ma non ancora il tema conduttore che verrà svelato pare entro qualche settimana: inaugurazione il 20 luglio 2018 con “Il flauto magico” di Mozart, che verrà replicato il 29 luglio, il 4 e 12 agosto; seconda opera in cartellone “l’Elisir d’amore” di Donizetti, che debutterà il 21 luglio e andrà poi in scena il 27 luglio, il 5 e 10 agosto. Infine la ripresa della Traviata “degli specchi”, con la prima fissata per il 22 luglio e le altre recite il 28 luglio, il 3 e 11 agosto. Torna perciò la formula del 2012, con le tre inaugurazioni in tre giorni di fila. L’impressione è di svolta e cambiamento rispetto al miracolo “micheliano” del recente passato. Il sindaco Romano Carancini, come presidente del cda dell’associazione Sferisterio ha espresso la soddisfazione per i risultati scaturiti da un percorso complicato e delicato. “Siamo partiti da un patrimonio fatto di scelte coraggiose – ha esordito il primo cittadino – ma non cercavamo un altro Francesco Micheli. Abbiamo trovato la persona giusta che andrà ancor più in profondità rispetto al coinvolgimento della città e del territorio e all’internazionalizzazione, la chiave per aumentare l’autorevolezza del Mof e di Macerata. Faremo fare un ulteriore salto di qualità al Macerata Opera Festival, alla città e al territorio”. E soprattutto sul territorio ha posto l’accento il vicepresidente dell’associazione Sferisterio Antonio Pettinari, su quelle zone terremotate che attendono ancora risposte e nuove opportunità per ripartire. “Più che di festival ora si parla di città, una città – come ha sottolineato l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – che si occupa dello Sferisterio, dell’opera e della musica, e che offre ancora spazi inediti da sperimentare”.
Barbara Minghetti
Barbara Minghetti, oltre ai ringraziamenti di rito, ha posto l’accento su tre concetti che saranno alla base del suo operato. Amica di Francesco Micheli da sempre, l’accomuna a lui un’idea di opera molto simile, un’opera che rompa le barriere, che sia vicina, per tutti, contemporanea, trasversale e interdisciplinare. “Ma cambieremo – mette subito in chiaro – io non sono Francesco Micheli, lavoreremo in squadra con Lanzillotta e Messi che conosco da anni, e con i quali c’è grande empatia. Il futuro? Comunità e città, nel senso di partecipazione, c’è voglia e necessità di interagire, scoprire, ricercare nelle realtà locali per poi mettere tutto insieme”. Il secondo concetto, dopo partecipazione, è quello dei luoghi: sono i luoghi storici, gli edifici che grazie alle attività artistiche vanno fatti rivivere. Terzo obiettivo l’internazionalizzazione, perché il festival maceratese deve diventare attrattivo per il pubblico che viene da fuori e per i grandi artisti di fama mondiale. La direzione sarà quella di creare un filo conduttore in città tra un festival e l’altro, tramite la formazione e l’educational nei licei e all’università. Sulla base degli stesi criteri la scelta di Lanzillotta, “che ci ha colpito umanamente e per il suo curriculum” ha detto Carancini.
Francesco Lanzillotta
Entrambi ricoprono i rispettivi ruoli per la prima volta. La Minghetti, pur con una lunga esperienza nel campo della lirica (fra i suoi incarichi la presidenza dell’As.Li.Co e la consulenza per i progetti speciali e sviluppo al Teatro Regio di Parma, oltre ad essere l’unica rappresentante italiana nell’Opera Europa, organismo internazionale che riunisce 130 teatri lirici di 36 Paesi europei), non aveva mai ricoperto il ruolo di direttrice artistica. Lo stesso vale per il maestro Lanzillotta, già direttore principale dell’Orchestra Filarmonica Toscanini e sul podio nei teatri di mezzo mondo, ma al debutto assoluto come direttore musicale di un festival. Ha definito questa come una “meravigliosa opportunità” in un momento magico della sua vita, a un mese dalla nascita della figlia. “Ho un rapporto sia umano che professionale con le Marche molto particolare – ha detto Lanzillotta – le esperienze fatte in passato mi hanno arricchito molto. Lavorare qui nei prossimi tre anni sarà una grande gioia, chiamare me e Barbara significa avere un occhio di riguardo per la tradizione ma uno sguardo anche verso orizzonti ancora inesplorati. Io, Barbara e Luciano parliamo lo stesso linguaggio e l’obiettivo comune è molto chiaro, sappiamo dove vogliamo andare e faremo di tutto per arrivarci, nel rispetto di questo festival. Il lavoro di Micheli deve essere continuato m con idee diverse perché siamo persone diverse”.
(foto di Fabio Falcioni)
Sferisterio, c’è l’erede di Micheli: scelta Barbara Minghetti
Certo i soldi spesi x la cultura sono uno spreco! Meglio le bocce e le biciclette! Non ve lo meritate lo SFERISTERIO!!!!!
Ma tutti questi direttori artistici che vengono dal nord, dal circuito lombardo, possibile che in casa nostra non abbiamo nessun valido direttore artistico? Per non parlare delle forze lavoro, direttori di produzione, direttori tecnici, direttori di palcoscenico, ecc ecc per la maggior parte anch'essi tutti del circuito lombardo. Non credo che da noi non esistano forze lavoro locali in grado di reggere quei ruoli!
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Mah… il Flauto Magico richiede dei cantanti di livello eccezionale, sarà difficile rimorchiarli allo Sferisterio e poi per il pubblico maceratese sentir cantare in tedesco sarà molto palloso…