Romano Prodi
di Laura Boccanera
(foto Federico De Marco)
«Dobbiamo imparare a cantare in coro, vale per il Paese e per le aziende, la singola impresa da sola non riesce più ad avere quella forza di mercato che oggi è necessaria». Il professor Romano Prodi ha parlato di Europa ed economia al forum Lube e usa la metafora del coro per indicare la via di uscita da una crisi che ha portato le Marche dalle prime 5 posizioni tra le regioni industrializzate agli ultimi 5 posti. Dopo la festa di ieri, oggi è il giorno della riflessione in casa Lube. Una convention che ha portato l’azienda, a 50 anni dalla fondazione a guardare al mercato e a guardarsi dentro, forte di un successo frutto del cambiamento maturato negli ultimi 3 anni, ma consapevole della necessità di spingere ora l’acceleratore su innovazione tecnologica e smart factory. Un incontro denominato “Osservatorio Lube” per fare una riflessione fra manager, agenti e fornitori su cosa vorrà dire la distribuzione da qui in avanti. E’ stato Fabio Giulianelli nel suo intervento a toccare e motivare il suo staff. Una relazione che tocca svariati punti: l’impresa, la banca, il terremoto, i giovani. «Di fronte alla crisi abbiamo avuto la giusta determinazione per non subire passivamente, ma per aggredire il momento e da questa pressione siamo usciti rafforzati, abbiamo verificato la tenuta della nostra azienda». Il leit motiv dell’amministratore è che non bisogna solo partecipare, ma vincere nel mercato globale: «E’ nel dna della Lube, l’abbiamo ripetuto più volte e i numeri, che sono lo specchio della verità, ci mostrano perché. Siamo passati da produrre una cucina a considerare la cucina un mezzo».
Fabio Giulianelli
E i numeri dicono che nel 2016 Lube è prima del settore per vendite totali con 169milioni di euro, battendo anche la competitor principale, Scavolini ferma a 166milioni e conquistando una quota di mercato del 10,8%. E partendo da questi numeri per il 2018 l’azienda di Treia prevede grossi investimenti per l’adeguamento tecnologico di tutta la produzione trasformando l’azienda in una smart factory: connettività, accorciamento del time to market, produzione just in time con la possibilità di iniziare a produrre subito dopo l’ordine attraverso un sistema informatizzato che porta la cucina dal progetto e dall’ordine del cliente direttamente in macchina. E infine un colosso di 24 metri di altezza, il magazzino automatico e la linea di assemblaggio automatica. Ma Giulianelli, quasi uno Steve Jobs marchigiano, parla anche di ciò che ha circondato la famiglia Lube in questo periodo: il terremoto, l’Europa: «l’Italia deve rimanere nell’Euro» ha detto. E sul nodo del sistema bancario: «La Lube è il primo cliente di Banca Marche, se quando l’istituto ha avuto problemi fossimo scappati in massa ci sarebbe stato il fuggi fuggi, serve un’azione responsabile e oggi rivendichiamo questo atteggiamento, non abbiamo portato via i conti correnti». Infine un messaggio per i giovani: «Dare diritti senza esserseli conquistati è un modello educativo sbagliato, è demagogia. Non dobbiamo togliere le difficoltà ai giovani di oggi senza consentire loro di misurarsi con le proprie capacità e responsabilità». Poi è stata la volta di Prodi che nel suo intervento ha sostenuto la necessità dell’unità, del Paese come delle imprese, del potere economico e di quello politico.
«Non sarò divertente come Eros Ramazzotti – ha esordito – ma sarò più breve». E difatti in circa mezz’ora di intervento ha indagato le ragioni di una crisi partendo dal Rinascimento, quando l’Italia riscuoteva successi in ogni settore, un primato perso con la prima globalizzazione come ha definito la scoperta dell’America. «Oggi l’Europa è destinata a scomparire rispetto a Cina e Usa se non stiamo tutti insieme. Dobbiamo imparare a cantare come un coro – ha continuato il professore -. La Cina non è più in quella fase di copiatura del made in Italy, è una potenza con uno sviluppo tecnologico impressionante e che sforna ingegneri e progettisti tre volte l’Europa». Prodi ha parlato anche della necessità di recuperare livelli alti di preparazione scolastica negli istituti tecnici e infine è arrivato alle Marche: «L’Italia è ancora la seconda potenza europea per sviluppo industriale, ma le Marche sono passate da essere tra le prime 5 in classifica alle ultime 5. Un’azienda è competitiva – ha concluso – se ha un prodotto qualificato, un target preciso e un mercato globale in tutto il mondo. Bisogna rafforzare gli istituti tecnici e rafforzare il sistema dei fornitori. Non può essere una singola impresa a raggiungere la forza di mercato necessaria per sopravvivere».
Il sindaco Ciarapica
E certamente molti avranno applaudito
L'ignoranza regna su Facebook, scommetto che i gran commentatori cuor di leone abbiano assistito all'intervento o almeno abbiano letto quest'articolo. Le parole del professore non sono mai banali
Come quella frase.. Con l'euro lavoreremo di meno e prenderemo di più? Ma vada Và...
Ho letto l'articolo, molti dei libri che compro e leggo sono delle edizioni il mulino, dei quali alcuni hanno firme, prefazioni, capitoli del Prof. Prodi, non ho visto il seminario e tendo ad evitarli per non star male, ma sono uno dei gran commentatori e, come c'è gente che non può vedere chi ugualmente grande studioso pensa all'opposto di Prodi, tanti altri hanno il diritto di almeno potersi lamentare. Del resto il prof. Prodi se la passava bene prima con la lira e continua a passarsela bene con l'euro a differenza di tanti altri che hanno perso tutto grazie alle sue demagogiche elucubrazioni economiche. E, parla di cori.
Povera Italia....se ancora abbiamo persone che seguono questo personaggio da avanspettacolo...non siamo messi bene! Esaltate la mediocrità e anche meno...non oso pensare a che livello state voi!
È UN GRANDISSIMO UOMO POLITICO,PER MOLTI ITALIANI INTELLIGENTI ,ALTRI ,MENO ---CREDONO NELLE PROMESSE IRONICHE DI BUFFONI E OPPORTUNISTI MILIONARI
il problema che tutti vogliono fare il maestro del coro che deve cantare a comando, con coristi non protagonisti . . . .
Sono amareggiato che un'azienda come la Lube abbia chiamato il "prode" come testimonial, forse non ne poteva fare a meno. Ma sinceramente è meglio che non se ne vantino.
Concordo pienamente. Con questo invito x me la Lube ha perso moltissimi punti
È da rottamare !
vendita di fumo e ricette miracolose
Peccato che in coro cantate solo voi!
"Lavoreremo meno...guadagneremo di più " era una frase assolutamente corretta essendo riferita agli interessi sul debito. Poi può non piacere, per carità, però va detto che questa frase molto diffusa assume un significato molto diverso se priva del contesto. Personalmente credo, inoltre, che se qualcuno non avesse ben pensato di estendere le esenzioni ICI e successione (a tutto vantaggio di chi?) e di impedire il più grande successo prodiano( vendita di alitalia : mancava solo la firma) le cose avrebbero preso un'altra piega. Ma tant'è : coi se e coi ma la politica non si fa...
Ancora mandiamo in giro soggetti del genere, ancora diamo loro lustro e ascolto...é il segnale inequivocabile che l'Italia non ha voltato e probabilmente non vuole voltare pagina...
Ragione hai ma, questo non cambia che lui stava meglio prima e continua a star bene adesso, l'euro è una sua scelta per l'italia, euro moneta solo di credito senza essere di debito, come lo sono yen, dollaro, rublo e altre, quindi per gli italiani poveri di cultura anche economica lui è il problema alla nostra povertà post euro, oltre al fatto che quando è stato presidente non ha fatto nessuna politica di repressione dei furbetti che lucravano sul 15.000 lire = 15 euro (l'italia era ed è un paese di anziani), ha sopravvalutato l'uso della popolazione delle monete verso le banconote, ha fatto di tutto come la Grecia per entrare subito in area euro pur sapendo che non era il momento giusto. Coi se e coi ma giustamente oltre alla politica nemmeno la storia si fa, ma lo fanno gli stessi politici che decidono i nostri destini e pur sbagliando continuano, possiamo farlo anche noi che non creiamo problemi a nessuno.
Al peggio non c è mai fine?!!
Come si fa ad invitare ancora questo qua
Io a questo punto se fossi un dipendente Lube inizierei a preoccuparmi.
Spero di no
non se po sopporta' piu' certi personaggi...
Ce scommetto che l'hanno pagato pure
sicuro!!!!
Non riesco nemmeno a commentare le parole di un politico come Prodi !!! È vergognoso che certi personaggi vengano inviatati a certe manifestazioni !!!
Almeno avesse donato in beneficenza ai terremotati i soldi del suo compenso
Concordo che per lui (al pari di altri politici) non cambia nulla. Loro comunque parlano, noi comunque paghiamo. Al contrario tuo penso ancora (come allora) che fosse invece quello il momento giusto per entrare nell'euro e che un nostro ritardo l'avremmo pagato ancor più amaramente. Ma non c'è controprova , rimane un'opinione. Concordo invece sulla colpevole mancanza di una politica di repressione dei furbetti della conversione ma qui la responsabilità non è di Prodi (che l'aveva prevista) ma di Berlusconi che la cancellò quando vinse le elezioni e si trovò al potere qualche mese prima dell'avvento dell'euro gestendolo pessimamente.
Ermanno Martello Arrampicarsi sugli specchi è un'esercizio che implica grande allenamento, sei allenato, ma non abbastanza. Ammiro sempre chi difende le sue opinioni!!!!
Onorato della tua ammirazione e apprezzo anche l'ironia ma sugli specchi si scivola troppo per i miei gusti. Preferisco attenermi ai fatti e a confrontare le opposte ipotesi al riguardo. Dopodiché ne "sposo" una rispettando l' altra dato che spesso le controprove non sono purtroppo esperibili. :-)
Poveri noi , l'artefice del cambio euro /lira che ci sta portando al baratro , chiamato ad presenziare la festa lube
Ma de che sta a parla
è la musica che non mi convince, la tua musica.
Ma vai a casa!
La mortadella c'era , il pane chi l'ha portato!!!
Prodi E' un'eurosóla: questo sarebbe stato il titolo adatto.
Ancora sto Prodi! Ma non aveva detto che si ritirava a fare solo il nonno? Andasse a c....re pure lui!
Ancora mortadella , ma per favore !!!!!
Per dire quattro scemenze quanto il cachet?
il consulente dell' agenzia cinese di rating Dagong, è venuto a dirvi quanto sono bravi i cinesi. Complimenti x l' uso del palas.
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uno che ha candidamente dichiarato di aver svalutato la lira per far comodo agli amici tedeschi e condannato i suoi connazionali alla fame, perché non mi vengono a dire che i ristoranti sono pieni solita storiella che non regge se le marche sono all’ultimo posto nella classifica nazionale la colpa è dei stipendi da fame che il professore ci ha consegnato e chi può scappa
Come a Ratisbona?
prodi conosce perfettamente le “sfumature” che caratterizzano certi ambienti di lavoro? E voglio finirla qui tanto sta gente viene da un altro pianeta e commentare diventerebbe troppo complicato
e non dimentichiamo che con una bella seduta spiritica si può trovare la soluzione di tutti i problemi… serenamente…
Dopo il breve intervento dell’esimio professore che ha trattenuto il pubblico con uno scoppiettante monologo di trenta minuti, tutti i maschietti presenti, fatti salve lacchè, e vecchi democristiani dalle tante facce ” sdemesse ” dagli interventi di plastica politica,potevano giocare a ” palloni ” con i loro genitali. La frase non rende: giocare con i propri gonfi coj… Continuo a notare la mancanza di discontinuità che poi da certi soggetti dovrebbe essere accompagnata da distanze incolmabili soprattutto politiche. Se tutti hanno diritto a dire la loro, credo che sia più intelligente non ascoltarla quando già la conosci ed è del tutto inutile a qualsiasi branca della impossibile rinascita italiana che oramai nemmeno il Supremo riuscirebbe a mettere a posto, figuriamoci le chiacchiere di chi ha definitivamente condannato l’Italia all’euro, l’attuale miserabile valuta monetaria che vale il doppio della lira ma che non ci acquisti nemmeno la metà di quello che ci compravi prima dell’avvento dell’euro, incontrollato e fonte di ricchezza per gli allora commercianti di cui i più piccoli ne avrebbero pagato più tardi il prezzo a forza di tasse,calo delle vendite, aumenti degli affitti ecc. ecc. ecc.