di Claudio Ricci
“Ci sono delle priorità assolute che riguardano la provincia di Macerata. Non possiamo agganciarci al treno del terremoto se non ci sono le motivazioni”. Mette i puntini sulle i il senatore del Pd Mario Morgoni rispetto alle richieste contenute nell’emendamento alla manovrina con cui la collega Camilla Fabbri e il deputato Marco Marchetti hanno chiesto l’inserimento delle imprese della provincia di Pesaro-Urbino tra le beneficiarie degli aiuti per i danni indiretti del terremoto (leggi l’articolo). “Non vedo con favore questo emendamento. Nelle Marche c’è una distinzione forte anche tra le province colpite – sottolinea Morgoni – Macerata ha un’estensione del sisma che non è confrontabile con le altre realtà. Tre quarti dei Comuni sono in zona rossa e tutto l’impianto socio-economico ha subito un colpo superiore a tutti gli altri territori. Non nego che tutto il territorio regionale ne risenta ma essendo la dotazione delle risorse non eccessiva dobbiamo concentrarci prima sulle priorità che per il nostro territorio sono altre. Siamo in una situazione di lentezza e difficoltà con la ricostruzione leggera che non parte, la questione sfollati ancora da risolvere e dobbiamo accelerare su tutto ciò che riguarda la ricostruzione pesante. Occorre che i centri escano dal coma prima dell’inverno, entro settembre o ottobre. Con tutte queste difficoltà la proposta della collega Fabbri che rappresenta il pesarese può essere percepita male”.
Non è solo Morgoni a porre attenzione affinché le risorse, già esigue, previste per le province di Macerata, Fermo, Ascoli e Ancona non siano spostate su territori non colpiti dal terremoto. “Pesaro era rimasta esclusa perché il criterio era evitare di estendere il danno indiretto a territori che potevano drenare risorse alle aree più coinvolte – spiega il deputato Piergiorgio Carrescia – Altrimenti diventerebbe un intervento molto più costoso e si aprirebbe uno scenario con un estensione a tutte le province del Lazio, dell’Abruzzo, dell’Umbria. Credo che il provvedimento possa essere esteso se il Governo individuasse altre risorse che non diminuiscano quelle previste per ricostruire le economie di quei territori”.
Parla di atto “inopportuno” il vice capogruppo regionale Fabio Urbinati: “Trovo offensivo che degli esponenti politici di questo territorio, che dunque meglio di altri conoscono, o dovrebbero, la situazione locale, sfruttino la tragedia del terremoto per favorire economicamente delle aree vicine a loro più che ai reali problemi legati al sisma. Ritengo tale comportamento – continua Urbinati – del tutto sconveniente, se non in termini di mero consenso elettorale. Una mancanza di rispetto per le imprese profondamente danneggiate dal sisma ed anche nei confronti della Regione che è già impegnata nella perequazione delle risorse ai soggetti economici danneggiati dal sisma”.
Non tarda ad arrivare la replica di Fabbri: “Urbinati stesso riconosce come tutto il territorio della Regione abbia subito le conseguenze del sisma, ma poi critica l’emendamento da me sostenuto, probabilmente per ragioni politiche piuttosto che di merito.
Esistono le conseguenze economiche indirette, capaci di abbattere i fatturati delle attività anche se non direttamente distrutte dal sisma. Una situazione che merita una risposta soprattutto se questa stessa risposta, come nel caso dell’emendamento in questione, non sottrae risorse al ristoro e all’aiuto previsti per le zone direttamente colpite e che insistono nell’area del cratere. Alla Regione Umbria è stata riconosciuta la possibilità del ristoro per danni indiretti nella sua interezza, dunque non si capisce perché ciò non debba valere anche per la nostra Regione”.
Sisma, Pd chiede soldi per aziende pesaresi “Un insulto al sud delle Marche”
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Purtroppo neanche l’Emilia Romagna li vuole !!! Tocca tenecce sti infami ….
Siamo all’apoteosi dell’assurdo!!! Che schifo
Pesaresi non conoscete la vergogna!!!
Spocchiosi e approfittatori….
Né marchigiani, né romagnoli….
Fate schifo a tutti!!!!
Ricordatevi che ceriscioli e ricci (pd) sono pesaresi e molto influenti. Vedete di ricordarvi di questi due infami alla prossima tornata elettorale.
Si devono soltanto vergognare.
Sai la novità? Noi maceratesi non contiamo un bel niente. Ancona e Pesaro, “rossi” da sempre, contano di più per il maggior numero di voti che porta al PD.
Incomprensibile è l’atteggiamento dei Maceratesi che continuano a votare il PD, un partito a cui danno il voto e poi se ne frega di loro. Inutile dire che i Maceratesi sono politicamente, da sempre, cerebrolesi, politicamente parlando. Quindi, nulla cambierà. E i Maceratesi continuano a prendersela in quel posto.
Rivotate questi infami
Infatti ricordiamoci che presidente di regione e vice segretario pd sono di Pesaro! Sempre e solo per interessi…
Cerescioli ma vai in c… tu e quei pagliacci che ti seguono
Atto inopportuno???? È un’indecenza solo averlo pensato…proporlo è oltraggioso!!!
Infatti la pubblicità turistica della regione parla solo per il pesarese mica del maceratese ed ascolano
Incredibileeeeee
Ma siete proprio dei pirla e sono gentile
Matteo Ricci uomo di Renzi
Se vogliono il contributo gli vendo casa mia terremotata, così lo possono avere!!!
Come fa il pd ad avere una visione di Europa unita quando sta politicamente ancora allo stato della chiesa!
Ma che razza di gente siete voi ….??? Da quale stirpe discendete…??? Neanche i peggiori bolscevichi erano come voi… e nemmeno al condor delle Ande è possibile paragonarvi. .. avvoltoi , sciacalli della peggior specie…..
Il detto dice: i ladri di Pesaro !
Purtroppo si avrà la memoria corta quando Ceregioli, tornerà nelle zone del sud Marche, a chiedere il voto per essere rieletto .
L’emergenza è nell’ entroterra: Visso e Ussita totalmente distrutte, Caldarola col centro storico totalmente inagibile, Tolentino ha edifici storici da salvaguardare, la Val Nerina è ancora chiusa ecc…( Per motivi di spazio ho citato solo alcuni dei luoghi)
Perché non si comincia seriamente da lí?
mah… ci si scandalizza fino all’isteria per i soldi a Pesaro e molto meno per “la dotazione delle risorse non eccessiva”, come se l’ingiustizia fosse Pesaro, si chiamasse Pesaro.
Ma che vergogna è?
La colpa non e’ la loro. Madi noi cittadini, non perche’ qualcuno li ha votati ma per il semplice fatto che non si organizzi per mandarli a casa
Vuoi mettere Pesaro e Macerata ?, Qua va bene solo x fare merende x poi tornare nelle loro città di “classe”!!!
Schifosi !
Pesaro non centra nulla con le Marche. Chi ha disegnato i confini di questa (e altre) regioni ha guardato più alle esigenze delle Curie che dei popoli.
Gli errori storici e sociali si pagano negli anni con campanilismi, nepotismi e malgoverni.
è roba che loro ottengono i benefit…..e chi ha reale necessità….se la prende in quel posto…..vi è da attendersi di tutto….
Eppure io sono convinto che i soldi arriveranno prima nel pescarese,che nel Maceratese,Ascolano,ecc.ecc.vedrete gente,vedrete.