Cinque case mobili, un gazebo in legno e la messa in opera di allacci idrici su di un’area vincolata paesaggisticamente e ritenuta ad alto rischio idraulico: indagato il sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, che ha rassegnato le dimissioni dopo che il gip ha disposto questa mattina il sequestro dell’area del camping Il Quercione. Il primo cittadino del Comune montano ha spiegato la scelta sostenendo che Ussita è tutta una area in zona R4, cioè a rischio idrogeologico molto elevato. Da quanto emerge, comunque, il sindaco di Ussita non è l’unico nome iscritto nel fascicolo dell’indagine condotta dai carabinieri forestali e coordinata dalla procura di Macerata. Il camping il Quercione è sorto nel 1977. L’area in questione è vincolata paesaggisticamente, destinata al verde pubblico e su cui, stando agli inquirenti, vige l’inedificabilità assoluta. Inoltre è ritenuta ad elevato rischio idraulico. In quella zona, dicono gli inquirenti (l’indagine è coordinata dal pm Micaela Piredda), sarebbero state realizzate cinque mobil house (case mobili), un gazebo in legno e vennero effettuati scavi per la messa in opera di allacci idrici e fognari. Al sindaco Rinaldi, da quanto emerge, viene contestata la violazione sulla normativa relativa ad edificazioni in aree a rischio. Il gip ha accolto la richiesta della procura e disposto il sequestro del camping il Quercione. In seguito a questo provvedimento il primo cittadino ha deciso di dimettersi. Impossibile da rintracciare al telefono, il primo cittadino aveva annunciato all’Ansa le sue dimissioni, spiegando: «Tutta Ussita è in area protetta, questo vuol dire che la ricostruzione non si farà mai». Nel camping c’erano anche i beni personali lasciati da alcuni sfollati nei container: «Queste persone piangevano quando sono arrivate le forze di polizia a mettere i sigilli» ha detto Rinaldi. Una decisione, quella di dimettersi, che ha colto di sorpresa i residenti di Ussita che si trovano in questi mesi ad affrontare la vita lontano dalla proprie case e una ricostruzione che stenta a partire. Rinaldi è sempre stato in prima linea nella gestione dell’emergenza e ora in quella per la ricostruzione. In caso non dovesse ritirare le proprie dimissioni, il Comune dovrà essere retto da un commissario.
Sulla vicenda interviene anche l’ente del Parco dei Sibillini: «l’ente è sempre stato vicino alle popolazioni e ai sindaci del territorio condividendone le difficoltà ed adoperandosi per cercare di facilitare, per quanto di sua competenza, tutte le procedure per la ricostruzione post sisma, a cominciare dalla Sae, ossia le strutture abitative di emergenza per le quali è stato concesso, per tutte le richieste sin qui pervenute, il nullaosta. Pertanto le questioni normative evidenziate dal sindaco Rinaldi, a cominciare dalla zona R4, non dipendono né sono di competenza del Parco nazionale dei Monti Sibillini, che riconferma la sua piena disponibilità ed il suo impegno per contribuire fattivamente alla ricostruzione del territorio».
(Gian. Gin.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
forse qualcuno non sa che c’è un’emergenza, magari lo potrà scoprire quando gli gli succederà qualcosa di simile a lui o a qualche suo parente
Votate PD mi raccomando!
Che l’Iddio li fulmini e li sprofondi all’inferno… questi politici mafiosi di cui l’Italia non ha bisogno.. ! ! ! Loro dovrebbero lasciare le poltrone d’oro…!!Gente devota e di valore umiliata da gente scellerata e svergognata..Onore al Sindaco!!!
M.G.
Siamo abbandonati e non aspettiamoci che lo stato ci aiuta. Durante le loro sfilate ci hanno detto , non vi lasceremo soli, infatti non ci hanno lasciati soli , ma abbiamo le macerie delle nostre case , dei nostri sacrifici, la nostra vita che non tornerà più!!!!!VIGLIACCHI!!!
Non ho parole
Sindaco Rinaldi tutto il nostro Rispetto per quello che ha fatto e che spero continuerà a fare per i nostri amati luoghi!Non ci abbandoni la prego nelle manacce di quella gentaglia !
Lo stato e tutte le istituzioni si sono rivelati cio che sono veramente…… un ammasso de delinquenti ai danni del popolo…..
Cose da pazzi. A questo punto c’è proprio da pensare che dall’alto c’è il volere cancellare dall’ Italia queste terre meravigliose. Politici di me.da vi auguro di soffrire cento volte le sofferenze di queste povere persone.
Complimenti Marco per il coraggio e la dignità che hai: dovrebbero fare altrettanto gli altri sindaci ma si sa non hanno avuto la tua scuola.
Occhio che il provvedimento l’ha emesso un magistrato non un politico. LA magistratura è indipendente e la politica non c’entra nulla con questo fatto!
E continuo per il terremoto del 2009 qualche ricostruzione deve ancora ripartire….dove eravate?
Lo stato , questi politici buffoni, hanno abbandonato le zone terremotate!
20 miliardi per le banche e 600 milioni per Alitalia li hanno trovati in 5 minuti .
Votate ancora PD , mi raccomando
Spero vivamente che avremo la nostra vendetta in questa (ormai credo di no) o nell’altra vita. Bastardi.
Caro sindaco di Ussita, questi fatti risalgono a molto tempo prima del terremoto…. infatti lei stesso dice che erano aree destinate dagli anni 90 ma aree non edificabili dove non era possibile la sanatoria… la politica della ricostruzione non c’entra proprio niente… ha fatto bene a dimettersi perché sa di essere nel torto… non prenda la scusa del terremoto perché tanti poveri dementi che credono alle stupidaggini pensano che la colpa sia dell’evento sismico ma è solo una colpa delle amministrazioni locali che in quei anni anni fatto schifo. Certo sarà dura la ricostruzione perché la verità è una sola : questo evento sismico è stato molto vasto più grande del 97 è quello dell’Aquila… a colpito molto piccoli paesi sparsi in 4 regioni dove per tipologia ambientale purtroppo l’economia non è molto produttiva. Poi parliamoci chiaro , dove si ricostruisce? Su paesi già segnato da anni dai terremoti? E come? Giusto che si faccia bene prima tutti i dovuti rilievi perché forse non tutti sanno che ancora adesso in queste zone il terremoto e continuo…
Signor Sindaco e stata la magistratura ad intervenire e di sicuro dopo vari anni di indagini… ripeto le sue dimissioni dovute alla ricostruzione è solo una scusa per uscirne pulito…
Se quel camping è sorto nel 1977 bisogna dire che le indagini sono partite con grande celerità.
Un’altra ingiustizia !
Si togliessero i loro sporchi vitalizi tutti quanti per aiutare !!!!
Questa mia affermazione non la condividerebbero !!!!!
Io si !!!!
Bisogna passare alla disobbedienza
Se tutta questa solerzia fosse stata applicata alla ricostruzione avremmo già la maggior parte delle case. Perché atteggiamenti tanto squallidi?
Noto tra i commenti quello del solito saccente capisciotto di turno che sa tutto ma non da soluzioni: secondo lui Ussita, dopo 1000 anni, dovrebbe essere delocalizzata in quanto in zona R4 e bene ha fatto il solerte Gip ad intervenire (30 anni …….un dettaglio).
Avevamo capito..è una cosa voluta
Caro Sindaco, spesso chi ama e dimostra attaccamento alla propria terra alla sua gente,non viene ripagato ,o meglio viene ripagato così , resista !
E d’altra parte aver fatto sorgere un camping nel 1977 per tenerci i beni personali di alcuni sfollati del terremoto di quarant’anni dopo è un segno di portentosa lungimiranza.