di Federica Nardi
(foto di Andrea Del Brutto)
Dove le mura settecentesche incontrano i più grandi artisti del 900, là riapre palazzo Ricci. Dopo anni di chiusura uno dei simboli di Macerata, nella via a cui dà il nome, non sarà più casa di nessuno per essere un luogo di tutti. Da domani i maceratesi che vorranno, passeggiando in un giorno qualunque potranno scoprire che i loro predecessori hanno coltivato e raccolto per tutta la comunità un patrimonio inestimabile di quadri e sculture. Così anche i turisti.
Aperto oggi per una visita guidata in anteprima prima dell’inaugurazione ufficiale di domani mattina, le 19 sale di palazzo Ricci restituiscono finalmente al pubblico 350 capolavori. Ci sono Depero e Pannaggi, Fontana, i ritratti, i paesaggi, tutte le sfumature di futurismo e astrattismo che dialogano con quello che è un vero e proprio museo nel museo: i soffitti neoclassici, i mobili d’epoca che fanno dei due piani allestiti a mostra del palazzo un grande appartamento abitato dai fantasmi buoni della bellezza e dei colori.
L’assessore alla Cultura Stefania Monteverde lo chiama “il risveglio dei due palazzi”, perché domani riapre anche il Buonaccorsi, poco distante in linea d’aria. Ma la presidente della fondazione Carima Rosario Del Balzo Ruiti, che ha sede all’ultimo piano di palazzo Ricci, dice che in realtà “non ci siamo mai addormentati, questo è solo il momento conclusivo di un percorso iniziato da un paio d’anni con l’amministrazione. Questa riapertura deve essere anche un momento di ritorno alla normalità in un periodo in cui ancora stiamo metabolizzando il terremoto. Stiamo nel mezzo del triangolo delle Bermuda del bello: palazzo Ricci, palazzo Adami e palazzo Galeotti”. Per il sindaco Romano Carancini questo è un “sogno della città che si realizza. Siamo di fronte a una bellezza rara e di respiro internazionale. Ormai il turista che viene a Macerata non si ferma poche ore ma ha bisogno di giorni per vedere tutto quello che offre la città. Ora dobbiamo comunicare bene la bellezza di questo luogo, a partire dai maceratesi che invito a venire qui per visitarlo”.
Palazzo Ricci è aperto tutti i giorni e durante i festivi dalle 10 alle 18, ingresso 4 euro. Giorno di chiusura il lunedì.
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Maceratesi e turisti scompariranno misteriosamente nel “triangolo delle Bermuda del bello”?
Credo proprio che la fruibilità continua (e a un costo decisamente contenuto) di palazzo Ricci sia un vantaggio per la cittadinanza e per i turisti. Chi non ha visto le opere conservate nel palazzo difficilmente può rendersi conto del loro valore e del loro fascino. Ed è giusto, come ha affermato il Sindaco, che occorre “comunicare bene” la bellezza del luogo. E’ un principio base del marketing: “far bene le cose e “FARLO SAPERE”.