Da sinistra: il tenente Danilo Torti, comandante della Compagnia di Macerata, il tenente Antonio di Palo, comandante della Compagnia di Camerino, il colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale Fiamme gialle Macerata, il capitano Raffaele Del Vecchio, comandante della Compagnia di Civitanova, il luogotentente Luciano Giacò, comandante della Compagnia di Porto Recanati, il colonnello Enrico Imbastaro, vice comandante provinciale Macerata
Amedeo Gravina, comandante provinciale Fiamme gialle Macerata
di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Il 2017 per la Guardia di finanza sarà un anno di controlli sulla ricostruzione post terremoto. Massima attenzione anche per scongiurare possibili infiltrazioni malavitose. I controlli riguarderanno anche i contributi per le autonome sistemazioni. A dirlo, questa mattina, il colonnello Amedeo Gravina, comandante provinciale della Guardia di finanza. È stata occasione anche per portare a conoscenza dei dati sull’attività del 2016 che ha visto le Fiamme gialle impegnate in attività che vanno dal contrasto all’evasione, alla prostituzione, allo spaccio di droga.
Impossibile non legare l’attività del 2016 e di quest’anno al terremoto. Più volte lo ha ripetuto il comandante provinciale della Guardia di finanza. Un filo rosso che ha unito il discorso per fare il punto sull’attività passata e di quella per il 2017. Il rischio, da scongiurare, è quello di penetrazioni malavitose nel territorio con la ricostruzione. «La proiezione per il 2017 vede la Finanza profondamente impegnata in questo settore – ha detto il colonnello Gravina –. Ci sarà da fare la ricostruzione e noi terremo alta la guardia. Anche sui contributi per l’autonoma sistemazione stiamo facendo controlli mirati».
REATI FISCALI – Per quanto riguarda l’attività più classica della Finanza, nel 2016 sono state accertate evasioni fiscali che si aggirano, indicativamente, sui 150 milioni di euro. 321 le indagini di polizia giudiziaria, 600 le verifiche e i controlli. 107 le denunce per reati fiscali e 2 gli arresti (il patron della Civitanovese Giuseppe Cerolini e Aldo Mellino). 118 i reati fiscali scoperti, la metà riguarda emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. I finanzieri hanno sequestrato beni per 9 milioni di euro per il recupero delle tasse evase e avanzato proposte di sequestro per 60 milioni di euro.
Da sinistra: il capitano Del Vecchio e il luogotenente Giacò
MAXI EVASIONE – Tra le operazioni più importanti c’è quella che riguarda una maxi evasione per 22 milioni di euro di una azienda di Civitanova del settore della vendita all’ingrosso di pelli gregge e lavorate. I finanzieri della Compagnia di Civitanova (da poco comandata dal capitano Raffaele Del Vecchio), nonostante fossero state distrutte le scritture contabili, hanno ricostruito il giro d’affari dell’azienda. Per evitare i controlli era stata cambiata anche più volte la sede: prima Milano, poi la Moldavia, con passaggi di quote societarie. Alla fine i finanzieri hanno accertato evasioni per 22 milioni di euro in sei anni e 3 milioni di Iva non pagati. Due le persone denunciate, disposto il sequestro per equivalente sino a raggiungere l’importo delle tasse evase.
FONDI PUBBLICI E REATI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE – Altro fronte di indagine l’illecita percezione o richiesta di contributi pubblici per circa 1 milione e 600 mila euro. 5 le persone denunciate. Scoperte truffe nel settore previdenziale per 70mila euro, 8 le denunce. Individuati inoltre appalti irregolari per 35 milioni di euro, 10 le persone denunciate. Trenta i controlli sulle esenzioni del ticket sanitario, nel 43% dei casi c’erano irregolarità.
RICICLAGGIO – Per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, i finanzieri hanno svolto indagini su 72 persone e proposto sequestri per 4 milioni e 700mila euro. Per quanto riguarda il riciclaggio, sono state svolte diverse indagini che hanno portato a 19 denunce. Tra questo tipo di indagine sono state accertate ripetute violazioni alla normativa antiriciclaggio da parte di un professionista che è stato multato per oltre 1 milione e 500mila euro. L’inchiesta è del Nucleo di polizia tributaria di Macerata. Sono state accertate, a carico del professionista e di un suo cliente, violazioni amministrative sulla corretta individuazione dei titolari effettivi degli importi, l’omessa istituzione dell’archivio formato e gestito con strumenti informatici, l’omessa registrazione di dati e notizie su prestazioni professionali eseguite con l’avvenuto pagamento con denaro contante oltre la soglia consentita.
DROGA – I finanzieri nel 2016 hanno sequestrato 8,8 chili di droga e 967 piante di marijuana. 15 gli arresti. Spaccio di droga che ha visto impegnati i finanzieri a Porto Recanati, in particolare all’Hotel House e al River Village. I militari della tenenza, comandanti dal luogotenente Luciano Giacò, hanno effettuato 17 interventi con l’uso di due unità cinofile che hanno portato a 15 denunce e 3 arresti. Oltre allo spaccio i militari si sono occupati anche di contrasto alla produzione e al commercio di articoli contraffatti. I finanzieri si sono concentrati sull’individuazione di laboratori del falso. Cinque quelli smantellati. Individuata anche la presenza di senegalesi che, a vario titolo, si occupavano di produzione e commercializzazione di prodotti falsi. Sequestrati 50mila articoli contraffatti, 12 le persone denunciate per ricettazione, contraffazione di marchi, tentata truffa.
In provincia i finanzieri hanno svolto 5mila interventi divisi tra operazioni di polizia economica e finanziaria. 45 i piani operativi diretti all’aggressione dei reati economici e finanziari. Sulle strade i militari delle Fiamme gialle hanno controllato 3.470 veicoli e identificato 4.226 persone.
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Finché avremo partiti e parlamentari come quelli che pochi giorni fa si sono sotituiti ai giudici inventando il quarto grado di giudizio nel caso Minzolini e impedito alla magistratura di procedere nel caso Lotti, la mafia, non solo non troverà ostacoli per infiltrarsi nella ricostruzione del terremoto, ma troverà le porte spalancate.
Sono d’accordo con Transocchi. Ci sarà pure qualche sindaco che darà una mano distribuendo autonome sistemazioni non dovute
Intanto bisognerebbe cominciare a dare un’occhiata a quali imprese sono stati affidati i lavori di urgenza.