Il presidente della Commissione l’aveva indicata come una ‘cavia’ (“Ecco spiegata la presenza di tanti colleghi di corso”) e lei, Giada Senofieni, 22 anni appena compiuti, di San Severino si è dimostrata una ‘splendida cavia’ ottenendo l’en plein del punteggio riservato alle tesi di laurea. Che lei ha conseguito all’università di Camerino nell’ultima sessione dell’anno, prima di Natale, con grande merito discutendo su: “I due volti della degenerazione: genio e follia in Cesare Lombroso” relatore il professor Mauro Simonazzi. ‘Cavia’ perché Giada è stata la prima a laurearsi del suo corso di ‘Scienze sociali per gli enti non profit e la cooperazione internazionale’ bruciando i ‘tempi’ previsti per il superamento degli esami.
Giada vuol fare la criminologa ed intende conseguire la laurea magistrale; ecco perché la scelta di un tema così particolare eppure intrigante come quello sul discusso ‘padre’ dell’antropologia criminale. Parliamo di Lombroso, appunto, lo psichiatra veronese (fu direttore anche del manicomio di Pesaro) che misurò, da ufficiale medico prima dell’esercito piemontese e poi italiano, tremila crani di soldati morti in battaglia ed ancora altri di ‘celebri’ briganti e criminali prima di teorizzare la figura del ‘Delinquente nato’, quindi del ‘folle morale’ connaturato all’uomo di genio. In realtà la personalità del Lombroso, che indicava come criminalità e santità fossero una variante della nevrosi, è stata in parte rivalutata dal pensiero corrente.
Per Giada Senofieni e i suoi familiari una gran bella soddisfazione ed in generale pure per Unicam alle prese con la ‘ripartenza’ dopo due terremoti disastrosi. In apertura di sessione, prima di andar a fare regolarmente lezione, il rettore professor Flavio Corradini era intervenuto nell’Aula Magna del Campus ponendo l’accento sull’importanza di una sessione di laurea che segue quella del 12 ottobre (laureato il maresciallo comandante di Arquata del Tronto, dietro al quale si è mossa compatta la Benemerita) e soprattutto l’evento del 30 dello stesso mese con la scossa di magnitudo 6.5 che ha provocato i gravi danni al centro di Camerino e la chiusura della sede storica dell’ateneo, a palazzo ducale. Nella stessa sessione, il luogotenente Giuseppe Losito (comandante del nucleo radiomobile di Tolentino) ha guidato con autorevolezza il gruppo dei laureandi. Sottufficiali che hanno conseguito brillantemente il titolo di studio, in Giurisprudenza, presentando nelle proprie tesi, casi dei quali personalmente perlopiù si erano interessati da pubblici ufficiali. Per Losito (che è avvocato) un’altra nota di merito alle tante che ha conseguito nella sua non comune carriera di militare e studioso.
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