Biogas, dissequestrati gli impianti
di Loro Piceno e Corridonia

BATTAGLIA - Lo ha reso noto il sindaco Ilenia Catalini dopo l'udienza con cui il tribunale penale ha accolto l'appello promosso dal legale della Vbio2 Sa. Il primo cittadino annuncia battaglia: "Presentate osservazioni scritte. Sarà la Corte di Giustizia Europea a dipanare la questione della ammissibilità o meno della Via postuma"

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L'impianto a biogas di Loro Piceno

L’impianto a biogas di Loro Piceno

 

Revocato il sequestro dell’impianto a biogas di Loro Piceno. A renderlo noto il sindaco Ilenia Catalini dopo l’udienza penale tenutasi al tribunale di Macerata. «Il tribunale in sede di riesame ha accolto l’appello promosso dal legale della Vbio2 Sa, disponendo la revoca del sequestro preventivo disposto dal Gip il 14 ottobre 2014 sull’impianto di Loro Piceno. Allo stesso modo è stato disposto anche per la revoca del sequestro dell’impianto di Corridonia di proprietà della VBio1. Non si conoscono ancora le motivazioni del giudizio ma è certo che la richiesta del dissequestro trova ragione nel nuovo decreto ministeriale del 30 giugno che esclude il metano dal calcolo delle emissioni (composti organici totali).

L'impianto di Sarrocciano sotto sequestro preventivo

Revocato il sequestro preventivo dell’impianto di Sarrocciano a Corridonia

«Un provvedimento ad hoc» secondo il sindaco ed il comitato “no biogas”, dopo le bocciature della Corte di Cassazione «che aveva confermato invece il sequestro preventivo disposto su istanza della Procura, del Tar e del Consiglio di Stato – continua Catalini – che fino a questo punto hanno dichiarato l’illegittimità rispettivamente della legge  regionale del 2012 in materia autorizzatoria, e delle stesse autorizzazioni amministrative degli impianti. Dove la legge non c’è si crea. I rappresentanti legali della Vbio2 già a giugno 2014 parlavano di questo decreto, mostrandone il contenuto in anteprima durante una conferenza di servizi in Provincia.

Il sindaco Ilenia Catalini

Il sindaco Ilenia Catalini

Ma l’agguerrita sindaco e il comitato ribadiscono che la guerra non finisce qui. «Proprio pochi giorni fa – spiega Catalini – il Comune, alcuni cittadini di località Passo Loro ed il Comune di Corridonia, hanno presentato osservazioni scritte nella procedura comunitaria alla Corte di Giustizia della Comunità Europea. Era stato il tar a rimettere la questione davanti al giudice europeo, lasciando allo stesso il compito di dipanare una matassa normativa complessa e pasticciata come le autorizzazioni concesse. La stessa valutazione di impatto ambientale è stata richiesta dalla Vbio2 alla Provincia ed ottenuta con il verosimile intento di utilizzarla a “sanatoria” delle autorizzazioni annullate.

Uno striscione esposto su un terrazzo a Loro Piceno

Uno striscione esposto su un terrazzo a Loro Piceno (foto d’archivio)

«Dunque – conclude Catalini – mentre è stata la Corte Costituzionale a dichiarare l’illegittimità costituzionale di parte della legge regionale sarà la Corte di Giustizia Europea a dipanare la questione della ammissibilità o meno della Via postuma. Così come in materia di cot la Corte penale di Cassazione aveva dato piena ragione alla Procura che aveva chiesto ed ottenuto il sequestro degli impianti. Al procuratore Giovanni Giorgio va da parte del Comune e cittadini di Passo Loro un doveroso ringraziamento per l’attività espletata, considerando che quella di Macerata è stata l’unica Procura, per cui è dato conoscere, in Italia ad aver richiesto ed ottenuto il sequestro preventivo degli  impianti con piena ragione da parte della Corte di Cassazione Penale».



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