La nostra intervista a Mario Baldassarri sulla superstrada 77 (leggi l’articolo) che cita il colloquio con Giulio Silenzi sull’attracco a Civitanova suscita reazioni nella città costiera. “Chi vuole il cavalcavia? – interviene con preoccupazione Città Verde – C’è stato un confronto che è durato due anni e ha affrontato tutte le problematiche. Da quelle del traffico, all’uso del territorio con l’area commerciale e direzionale prevista dietro l’ex centro commerciale ex Vissani, i costi, l’impatto ambientale nella zona Stadio-Pinetina, l’inquinamento, ecc. I comitati, gli ambientalisti e i tanti cittadini che con diverse modalità, petizioni e incontri pubblici, sono stati determinanti e da sempre si sono detti contrari al cavalcavia in uscita della Superstrada”. La conseguenza è stata di optare per la proposta alternativa della rotatoria e l’associazione si stupisce della parole del vice sindaco che alla sollecitazione di Mario Baldassarri ha risposto “ne riparleremo dopo le elezioni”. “Ma a quali elezioni allude – continua Città Verde – il Giulio Silenzi? Perché al Baldassarri non ha detto che il problema cavalcavia a Civitanova è chiuso da tempo? A leggere le polemiche politiche sembrerebbe che il tema della superstrada e la vicenda del cavalcavia si accinge ad animare il dibattito preelettorale. Per questo servono da parte istituzionale e dai politici parole chiare e nette ed espellere il cavalcavia dal confronto politico”.
Interviene del dibattito anche l’associazione No Cavalcavia con il suo presidente Gaetano Coppola: “Nel ribadire la fiducia al Sindaco Corvatta, ci aspettiamo una dichiarazione di questa amministrazione e questa giunta per fare un pò di chiarezza sullo stato dell’opera. I progetti sono approvati? Ci sono le firme di tutti gli attori? Ci sono gli stanziamenti? Era opportuno legare la rotatoria al sottopasso? C’èuna convenzione?” Soprattutto “No Cavalcavia” vorrebbe una data certa di inizio lavori: “Siamo ancora perfettamente attivi, con i nostri numerosi iscritti, e vorremmo poter avere certezza del mantenimento dell’impegno contro il Cavalcavia per continuare a sostenere un’amministrazione che ha fondamentalmente ben operato regalando alla città un’opera bella e attesa come il palazzetto e importanti miglioramenti della viabilità dei quali la rotatoria è l’asse portante.
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Ambientalisti e comitato “no cavalcavia” !!! Poche decine di persone che per interessi personali bloccano lo sviluppo di un intera città. Siamo destinati a diventare una nazione dl terzo mondo.
Si al cavalcavia e alla rotatoria della superstrada
No al cavalcavia, si al sottopasso sulla ss16 in pieno centro?
A mio parere la soluzione del cavalcavia sarebbe stata ideala se solo per i soliti scopi speculativi, non fosse stato concesso di edificare aree dove, si sapeva, sarebbe dovuto confluire il cavalcavia. Ora capisco benissimo l’opposizione dei residenti, hanno pienamente ragione, non devono pagare le conseguenze di chi invece ha addirittura guadagnato sulla loro pelle. Come si dice, oltre al danno la beffa!!! Adesso in questa situazione, sia la Rotonda che il Sottopasso risulterebbero soluzioni per niente funzionali e alquanto obsolete, per raggiungere l’obbiettivo di dare davvero fluidità al traffico e per non ingolfare il centro città. Lo sanno tutti, ma vogliono farla passare come una scelta studiata all’interno di un quadro generale….Ma fateci il piacere come se non ce ne fossimo accorti che prendete le tessere del puzzle e le gettate a caso nel quadro generale, altro che lungimiranza. Ma ognuno durante la propria amministrazione deve pur far vedere di aver fatto qualcosa. Attenzione però, che certi tipi di scelte non durano soltanto 4 anni…..
Ora il vero cavalcavia andrebbe costruito come proseguimento di via Enaudi, come tutti sanno….. Per lo meno, sia per l’attuale amministrazione che per le prossime eventuali, cercate di remare tutte in quella direzione mettendo per una volta da parte l’ambizione personale difronte al vero bene comune, per il quale tutti, dovreste davvero lavorare!!!!!!!!
Sempre interessi privati sopra a tutto.
Il cavalcavia, unica soluzione per risolvere i problemi dell’incrocio, faceva parte del progetto originario della Quadrilatero ma fu tolto per volere dei civitanovesi.
Ora pagano scelte ottuse e pilotate!!!
L’ho già detto con altro commento, molte persone dovrebbero cambiare mestiere; pensate un po’ meglio qualche centinaio di automobili in attesa di passare 24 ore su 24, e quindi con una distribuzione assolutamente gratuita di CO2 per la salute dei cittadini, anziché un modo veloce di liberarsene.
Siamo messi male !
dal COMITATO NO SOTTOPASSO / S.S. 16 / VIA CARDUCCI / CIVITANOVA MARCHE
titolo sul CORRIERE ADRIATICO di oggi
“MEGA ROTATORIA PER LA STATALE 77 ; POETA: COSI’ ABBATTEREMO LE CODE / L’ASSESSORE SVELA IL PROGETTO , SI PARTIRA’ DALLA ROTATORIA PER POI INIZIARE IL SOTTOPASSO SU VIA CARDUCCI”
Bisognerebbe prima abbattere la demagogia di certi politici ed interessi particolari e non pubblici per poi risolvere le code degli autoveicoli sulla S.S. 16 e cioè via Carducci e via Martiri di Belfiore in quanto le due opere non miglioreranno la situazione perchè il traffico è eccessivo oggi e rimarrà tale anche dopo. Infatti in gran parte del giorno i veicoli circolano a passo d’uomo anche se il passaggio a livello è aperto, se poi rimane chiuso per tempi prolungati oltre il dovuto e bisogna telefonare a RFI-BARI per farlo aprile (ne abbiamo parlato decine di volte da oltre un anno sia su questo giornale on-line sia su quotidiani locali) allora è un altro discorso ed ognuno può dare una facile interpretazione a ciò.
Per risolvere il problema bisognerebbe ridurre una parte del traffico veicolare della statale e dirottarla altrove, come? Il vecchio progetto del cavalcavia, anche se non lo conosco in maniera dettagliata, con gli opportuni aggiustamenti per renderlo meno impattante possibile, sarebbe stato una soluzione concreta al problema perchè avrebbe diviso in due gruppi il traffico: chi dalla superstrada fosse diretto sul lungomare sud e centro città, uscita zona stadio, altri, invece, per destinazioni diverse stessa uscita attuale sulla statale.
Altro suggerimento che abbiamo dato direttamente al sindaco Corvatta oltre un anno fa, sempre per ridurre il traffico all’uscita della superstrada (ora semaforo domani rotatoria) è stato quello di collegare con un ponte i due centri commerciali, Cuore Adriatico di Civitanova Marche via Einaudi e Auchan di Porto Sant’Elpidio Nord in modo che tutti i veicoli provenienti dall’interno della superstrada e diretti a sud (Porto Sant’Elpidio- Porto San Giorgio) escono prima girando sulla destra senza intasare la statale 16 in territorio civitanovese.
Poi abbiamo anche proposto, come opera pubblica utile, riguardo alla tratta ferroviaria, la costruzione di una stazione di fermata minimale, all’altezza del palazzetto EUROSUOLE FORUM, con biglietteria automatica, pensilina ed accesso con costi estremamente ridotti tipo quelli sostenuti dal centro commerciale ANCONA SUD/ASPIO all’altezza dell’IKEA , informazioni ricevute dal Direttore stesso, solo vantaggi e cioè: costo di circa euro 500.000 sostenuto interamente dagli operatori commerciali della zona e non dallo Stato, clienti del centro commerciale CUORE ADRIATICO e sportivi della LUBE VOLLEY, provenienti sopratutto dall’interno, invogliati a prendere il treno anzichè l’auto, maggiori incassi per RFI/TRENITALIA.
Ieri, durante la trasmissione AGORA’, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti GRAZIANO DELRIO oltre ad affermare che “le opere pubbliche in Italia purtroppo lievitano come costi del 30/40% rispetto al progetto iniziale e sono state spesso oggetto di corruzione” ha aggiunto e ribadito che “bisogna concentrarsi su quelle che hanno realmente un’utilità….e non per promesse elettorali”, ebbene queste dichiarazioni, come aderenti al COMITATO NO SOTTOPASSO le facciano nostre.
Pertanto siamo contrari al sottopasso in quanto non risolve nulla in fatto di circolazione, per i costi diretti 6.000.000 di euro preventivati + ? a consuntivo, ma sopratutto per i costi indiretti ingenti come chiusura e trasferimento di attività imprenditoriali direttamente interessate, deprezzamento degli immobili di decine di famiglie che hanno fatto sacrifici per farseli e che dovranno continuare a pagare salatissime imposte per un presunto interesse pubblico, tempi dei lavori non quantificabili con certezza, ricordiamo benissimo i tempi estremamente dilatati per la costruzione dei sottopassi zona ESSO, via CECCHETTI/BUOZZI e via INDIPENDENDENZA .
Da ultimo non crediamo che RFI/TRENITALIA, sia con tecnologia ferroviaria, e l’Italia vanta delle aziende di assoluta eccellenza in campo mondiale tanto da esportare prodotti addirittura in paesi evoluti come Giappone e Stati Uniti d’America, sia controllando il personale addetto alla gestione del passaggio a livello ubicato presso la stazione di BARI affinche’ faccia il proprio dovere e non aspettare le telefonate da parte nostra per alzare le sbarre,, non possa ridurre i tempi a circa due/tre minuti il che, oltre a quanto sopra detto, renderebbe inutile costruire il sottopasso e sperperare risorse pubbliche che possono essere destinate ad altre priorità.
Un’altra idea: personalmente ho avuto testimonianza, sia in città italiane che all’estero, dell’inesistenza delle sbarre in situazioni particolari come potrebbe essere in questo caso del passaggio a livello di via Carducci, mi spiego meglio, il treno quando va verso la stazione di Civitanova, che dista appena metri 1002, andando molto piano, con avviso sonoro già praticato e modifica dell’attuale unico semaforo rosso con una serie sovrastante l’intera larghezza del passaggio a livello e scritta di avviso passaggio del treno tipo segnaletica autostradale, ridurrebbe a pochi secondi l’interruzione del traffico il tempo cioè del passaggio del treno stesso.
Confidiamo ancora nel ministro GRAZIANO DELRIO anche se di problemi ne deve verificare fin troppi.