Un dolore immenso la tragedia che si è consumata ieri pomeriggio a Sambucheto di Recanati. Che ha scosso due famiglie, quella di Laura Paoletti, 32 anni, che ha imbracciato un fucile uccidendo il figlio di sei anni Giosuè e poi l’ha puntato verso se stessa, e quella del papà del bambino, Lorenzo Lucaroni, 38 anni. L’uomo è stato colpito da un malore ieri sera, una volta appreso che il figlio era morto, ed è stato ricoverato in ospedale (leggi l’articolo). Lo zio di Giosuè, Riccardo Lucaroni, ha ricordato il piccolo su Facebook. Foto del bambino insieme a lui e al papà e un messaggio toccante in cui chiede scusa al piccolo per non essere riusciti a salvarlo. «Angioletto perdonaci per non averti protetto dall’amore malato e possessivo di tua madre, perdonaci se mio fratello ha lottato, Dio solo sa quanto, per poterti dare la figura paterna che ogni bambino merita di avere, anche solo per 2 ore a settimana o per 5 minuti all’uscita dalla scuola… perdonaci Stellina! Perdonaci». Ieri pomeriggio il papà di Giosuè doveva andare a prendere il bambino, alle 16, per tenerlo con sé.
Un incontro che era stato concordato con la madre con cui l’uomo aveva avuto una relazione che si è conclusa circa un anno fa. Ma la mamma di Giosuè ieri, circa due ore prima che il padre andasse a prendere il bimbo, ha deciso di farla finita. L’ipotesi degli investigatori è che proprio il fatto di dover lasciare, ance solo per poco tempo, il bimbo al padre possa averla spinta a compiere quel drammatico gesto. Lettere per spiegare quanto accaduto, comunque, la giovane non ne ha lasciate. Nel ricordo di Giosuè fatto dallo zio ci sino anche i giochi che il bambino, intelligente e molto dolce, amava. «Mi piace immaginarti che stai giocando con le amate Lego, sorridendo davanti a un video dei Muppets o di Dastardly&Muttley, correndo intorno al tavolo col tuo cuginetto Edoardo. È tutto così ingiusto! Zio Riky non ti dimenticherà mai!».
(Gian. Gin.)
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