(In alto il video con l’intervista all’avvocato Alessandra Perticarà, legale della donna)
L’ex sindaco di Recanati, Fabio Corvatta insieme alla moglie. Erano il padrino e la madrina di Giosuè
Laura Paoletti viveva per il figlio Giosuè, su questo concordano tutte le persone che conoscevano la giovane, 32 anni, che oggi pomeriggio ha ucciso il suo bambino e poi si è tolta la vita (leggi l’articolo). Laureata in Economia e commercio, era socio nell’azienda cartotecnica Idealbox di Recanati. Tra chi la conosceva bene c’è l’ex sindaco di Recanati, e direttore del Centro studi leopardiani, Fabio Corvatta. L’aveva conosciuta durante la gravidanza, poi “Mi avevano chiesto di fare da padrino per il bambino e avevo accettato – spiega Corvatta, sconvolto per l’accaduto –. Da allora veniva da noi una volta ogni dieci giorni”. Qualcosa però nella vita di Laura non andava: “aveva una situazione difficile con il padre del bambino. C’erano problemi di rapporto tra loro” ha detto Corvatta. Ma la grande gioia per la 32enne veniva dal figlio. “A lui era legatissima, lei non lo lasciava un attimo.
Aveva una dedizione assoluta per il bambino, lavorava e viveva per lui” ha continuato Corvatta che oggi pomeriggio, appresa la notizia, ha raggiunto la casa dove viveva la giovane, insieme alla moglie. “Il bambino era di una dolcezza e di una intelligenza incredibile – ha detto ancora Corvatta –. A sei anni conosceva già l’inglese e lo spagnolo”. Dopo i fatti avvenuti oggi, il sindaco Francesco Fiordomo ha annullato la fiera di San Valentino che doveva svolgersi domani.
(Gian. Gin.)
(foto Lucrezia Benfatto)
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Che tragedia……ma perché nessuno riesce a capire prima!!!!
Che riposino in pace
Facendo ..Attenzione a chi si frequenta un pò più assiduamente, potrebbero essere segnali percettibili…! Solo .. che in questa nostra Società, siamo presi da un totale Egoismo, e dare tutto per scontato,… che ci accorgiamo, dopo tragedie, mancare nei rapporti interpersonali, di Umanità ed Altruismo….Ignari ed Ignoranti, nel capire la Nostra e Altrui…., VITA….!!!! Ciao Cucciolone e Dolcissima Mamma…!!!!!!!!!
Anche se a delle menti sane può sembrare paradossale, è per un estremo atto d’amore che una mamma, in un momento di follia, decide di “portare con se” il proprio figlio. Possiamo solo interrogarci, viste le cose che le erano successe, se con un qualche sostegno, di semplice vicinanza o, meglio, psicologico, tutto ciò si sarebbe potuto evitare. Per loro, purtroppo, non serve più. Chi può fare qualcosa, se ne ricordi per impedire che tali tragedie succedano ancora in futuro.
L’ennesima tragedia “figlia” della solitudine e della disperazione che la nostra società sta creando. Le istituzioni assenti e le difficoltà economiche, condiscono un quadro di disperazione e solitudine. …ma nessuno da niente e si è solo capaci di piangerne dopo le conseguenze.