di Marco Ribechi
Resteranno solo l’Atac e la Civitas. L’amministrazione comunale di Civitanova è pronta a ridurre il numero delle partecipate che passeranno da sei a due. L’argomento sarà oggetto di battaglia nel prossimo consiglio comunale (domani sera, ndr) ma la maggioranza annuncia già l’atto come un passaggio storico per tutta la città. «E’ un passo importantissimo – spiega il sindaco Tommaso Corvatta – già presente nel programma elettorale. Ci siamo mossi rispettando gli obblighi di legge e gettando un occhio al mercato. E’ stato un processo lento per le trattative delle forze politiche di maggioranza». Pronte a sparire Civita Palas, Atac Servizi, Farmacie Comunali e Gas Marca. «L’Atac si occuperà del pubblico interesse mentre la Civitas di gestire i tributi e il patrimonio immobiliare – continua il sindaco – Parcheggi e farmacie confluiranno in Atac. Probabilmente ci sarà anche la vendita di una farmacia con magazzino annesso. Sono due gli esercizi individuati, ne sceglieremo uno».
La questione più corposa è quella di Gas Marca per cui è già stato elaborato un piano di vendita: «49% subito e il restante 51% nei prossimi cinque anni – spiega Corvatta – Il prezzo sarà vincolato a restare lo stesso della prima vendita, cioè del 49%. Questa soluzione è stata pensata per aver tempo di aderire ad eventuali accordi o fusioni con altri gestori locali. Il privato che acquisisce il primo 49% ha l’obbligo di acquisire anche il restante dopo 5 anni». La vendita segue tre criteri base: rispettare l’obbligo di vendita imposto dallo Stato, liberare Atac per permetterle di partecipare a futuri bandi e soprattutto fornire ad Atac maggiore liquidità. «L’Atac per pagare ha bisogno di andare in anticipo di cassa, pagando grandi oneri per lo scoperto – spiega Corvatta – Le farmacie e i parcheggi forniranno la liquidità necessaria». Le nuove partecipate avranno due consigli di amministrazione: quello della Civitas al momento resterà invariato mentre per l’Atac è previsto l’inserimento di una nuova figura probabilmente vicina alle farmacie. Il sindaco annuncia anche una seconda parte dell’operazione che però sarà svelata solo nel consiglio comunale di mercoledì sera, che già si annuncia rovente anche per i fatti accaduti al presidente del consiglio Ivo Costamagna (leggi l’articolo).
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Passaggi storici, pietre miliari, scelte epocali, passi verso il progresso. La nostra classe dirigente parla usando la stessa enfasi delle lapidi commemorative. Bravi, però prima combinate qualcosa!
La Razionalizzazione e accorpamento delle Aziende Partecipate era presente nel Programma Elettorale del Centro Sinistra e del Sindaco Corvatta già dall’Aprile del 2012.L’accorpamento imminente delle Partecipate era stato annunciato come imminente nel Dicembre dello stesso anno.Sempre sul taglio e accorpamenti delle Partecipate altro annuncio nell’aprile del 2013 intanto scatta una sorta di polemica relativa ai compensi dei vari Presidenti per i quali si annunciano dimissioni e ricghieste di aumenti. Sempre nel 2013 questa volta in estate scatta l’operazione accorpamento delle Partecipate e vendita di due Farmacie comunali .Una decisione formalizzata da una Delibera di Giunta.Delibera che viene prontamente annullata a seguito delle polemiche scoppiate nella maggioranza . 2014 Aprile mese che sembrerebbe il preferito per decidere sulle Partecipate che entrano in gioco in una sorta di “verifica politica” alla vecchia maniera legata ad un rimpasto di Giunta .Primavera -estate Il 2014 sono i mesi dedicati dalla politica e da settori della maggioranza al polverone sui compensi e sugli utili(scarsi) delle Farmacie Comunali. Marzo 2015 il Sindaco Corvatta dopo una riunione lunghissima della maggioranza annuncia che La Rete del Gas non può essere venduta spiegando che ci sarà una gara per la concessione della distribuzione del gas che durerà con vari passaggi dodici anni,ecc. Questi sono nella sostanza i tempi e la genesi dell’accorpamento e la razionalizzazione delle Partecipate.Indecisioni e polemiche durate tre anni per arrivare alla fine ad approvare un Piano di cui gli effetti potrebbero essere negativi.Una domanda però va fatta al Sindaco Corvatta: cosa ha comportato di negativo in termini finanziari , di servizi pubblici non aver dato corso da subito al piano di accorpamento delle Partecipate come previsto dal suo stesso programma elettorale?