Niente può riuscire meglio del buon esempio a sconfiggere i mali della nostra società. A darne dimostrazione sono Davide Antinori e Luca Rusich, due giovani studenti dell’Ipsia Corridoni che, con il sostegno del loro professore Alberto Mochi, e su proposta dell’insegnante di sostegno Katuscia Palmili, hanno progettato per Marco, nome di fantasia di un loro compagno autistico, i cui problemi sono però reali, un comunicatore.
Marco è sempre chiuso in se stesso, una sorta di straniero tra i compagni, è nel suo complicato mondo fatto di comportamenti ripetuti (stereotipie) e di strani gridolini. Non parla e non usa nessuno strumento per comunicare. I suoi compagni che ogni giorno condividono con lui le aule e gli spazi della scuola, però hanno deciso di non metterlo all’angolo e anzi di usare le competenze acquisite a scuola per dargli la possibilità di farsi capire.
Per farlo, hanno realizzato un dispositivo basato sulla Comunicazione aumentativa alternativa, una modalità che può facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà nell’utilizzare i più comuni canali, come il linguaggio orale e la scrittura.
Il gruppo di lavoro che si è creato ha scelto di utilizzare Arduino, una scheda elettronica di piccole dimensioni, e una Shield, cioè una scheda applicativa dedicata alla gestione delle tracce audio, per poter dare a Marco la possibilità di rispondere alle domande del suo professore.
Il dispositivo è stato creato su misura per lui, personalizzato in base alle sue esperienze e ai suoi bisogni quotidiani. Le piccole dimensioni e il peso esiguo lo rendono leggero da trasportare, maneggevole, mentre il rivestimento antiurto lo protegge da cadute accidentali.
Il progetto di Davide Antinori e Luca Rusich non è passato affatto inosservato tanto che il progetto è stato selezionato tra altri 100 per essere presentato nella sezione “Call for schools” al Maker Faire, manifestazione organizzata da Miur con l‘assessorato Scuola, Sport, Politiche Giovanili e Partecipazione di Roma, in corso nella capitale. Il progetto sta riscuotendo grande successo sia da parte degli operatori che da familiari di ragazzi autistici.
(a.p.)
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grandi !!
Complimenti
bravi
grandi
Bravi ragazzi! Questo si che è spirito di squadra! Quello vero!
Complimenti!!!!!
Siete un esempio per la ricerca , lo studio e la solidarieta’ costruttiva!!!!!
Gran bella notizia. Complimenti!