(foto di Andrea Del Brutto)
“Sembrava avesse dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite” cantava Francesco Guccini della sua locomotiva. Purtroppo non è bastata quella forza al trenino Macerata Explorer, arrivato oggi al capolinea. Non ce l’ha fatta la vettura che questo pomeriggio ha fuso il motore mentre transitava in corso della Repubblica. Un guasto al cuscinetto della distribuzione ha inchiodato il veicolo costringendo il macchinista a chiamare in ausilio il carro attrezzi, arrivato da Civitanova attorno alle 17,20. Saranno state le proverbiali salite maceratesi, saranno stati i tanti passeggeri trasportati ma da oggi non lo vedremo più scorrazzare allegramente per il centro, almeno fino al periodo natalizio, quando nella migliore delle ipotesi tornerà a far capolino a piazza Mazzini. Complesse le operazioni di rimorchio per trasportare le tre carrozze fuori dalla zona pedonale a causa della notevole lunghezza raggiunta da tutte le vetture concatenate.
Le complesse manovre per svoltare in via Crescimbeni. Il macchinista è stato costretto anche a caricare il proprio furgoncino sul carro attrezzi per non lasciarlo nella zona pedonale
Sommando la lunghezza del carro attrezzi a quella del trenino si sono raggiunti circa i 25 metri causando non poche preoccupazioni all’altezza della curva finale di via Crescimbeni, strada scelta per poter uscire dalle mura. Il trenino è stato infine trasportato nel piazzale dello stadio dove potranno essere effettuate tutte le operazioni di rimorchio sino al deposito. Sfortune ripetute per il servizio turistico che ieri pomeriggio era stato tamponato di fronte allo Sferisterio (leggi l’articolo). Esce così di scena con un giorno di anticipo rispetto al programma: era infatti fissata per domani l’ultima corsa, che avrebbe concluso il positivo periodo estivo. Rammaricati i commercianti di piazza Mazzini, ormai affezionati alla sua presenza e desiderosi di salutare con una foto collettiva il servizio turistico. Dopo le polemiche della fase iniziale in molti avevano iniziato a vedere con occhio positivo la presenza del trenino, soprattutto perché in grado di creare un po’ di movimento turistico connettendo piazza Mazzini con piazza della Libertà. Saltata la festicciola non resta che attendere dicembre quando una nuovo mezzo, probabilmente biancorosso, dovrebbe tornare in città per svolgere il servizio nelle feste natalizie.
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AHAHAHAH!!!!!
No x natale nooooo
Ma è nato proprio sfortunato! E tre!
Quante volte si è imballato il trenino??
La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa
(K. Marx)
Mi dicono che l’autista della vettura tamponata dal trenino, quando si è recato a fare la denuncia all’assicurazione, lo hanno fatto impacchettare dal 118 e portare a sirene spiegate alla più vicina Neuro.
Trenino non ci lasciare. Ti vogliamo bene. Guarisci presto.
C’è un paese dove i bambini
hanno per loro tanti trenini,
ma treni veri, che questa stanza
per farli andare non è abbastanza;
treni lunghi da qui fin là,
che attraversano la città.
Il capostazione è un ragazzetto
appena più grande del fischietto,
il capotreno è una bambina
allegra con la sua trombettina;
sono bambini il controllore.
il macchinista, il frenatore.
Tutti i posti sui vagoncini
sono vicini ai finestrini.
E il bigliettario sul suo sportello
ha attaccato questo cartello:
«I signori genitori
se hanno voglia di viaggiare
debbono farsi accompagnare».
(Gianni Rodari)