Angelo Branduardi
di Laura Boccanera
(foto di Valentina Cannella)
La pioggia non ferma Vita Vita. Dopo una mattinata di rovesci sporadici che mettevano a rischio la conferma dell’evento e qualche goccia d’acqua che ha costretto gli organizzatori ad uno stop momentaneo ad in inizio serata, Vita Vita si conferma la manifestazione popolare di gente e di “zapping” che tanto piace al suo direttore artistico Sergio Carlacchiani. Il cuore della manifestazione è stata quest’anno piazza XX settembre, dove dalle 22.30, con la soave musica del violino si è esibito il “menestrello” Angelo Branduardi. Forse sprecato in mezzo al contesto della manifestazione: piazza gremita, ma con l’acustica assai disturbata dal vociare caotico di chi percorreva i viali e le zone limitrofe. E così le atmosfere sofisticate e le sonorità soavi e polistrumentali del cantautore andavano perse a chi era venuto appositamente per ascoltare gli ultimi brani dell’album.
E’ nella logica di Vita Vita di “saltellare” da una postazione all’altra per vedere cosa c’è in giro e così in tanti hanno rinunciato al concerto per muoversi nelle diverse zone della città. Tanta la musica quest’anno: la zona “giovane” nel quadrato di via Pola ex Pescheria dove l’area di degustazione vini ha fatto da cornice a La Terapia Latina che con i ritmi di Cuba, Messico, Spagna, Argentina, hanno reinterpretato il Sudamerica in modo ballabile: da Manu Chao a Celia Cruz, da Bongo Botrako e Los Delincuentes. Curiosa l’interpretazione rock dei The Jar, gruppo musicale che raccoglie i brani di musica medievale e li arrangia in chiave rock con un repertorio sacro e profano. Consegnati anche i riconoscimenti che da qualche anno la manifestazione assegna agli artisti: il premio VitaVita alla carriera ad Angelo Branduardi, mentre a Dino Rubino va il riconoscimento Giovane Talento. Il trombettista jazz in piazza ex Abba si è esibito come special guest del Trio che fa capo a Massimo Manzi, il batterista jazz più rappresentativo del genere in Italia. Insieme a lui, Domingo Muzietti e Massimo Giovannini, a comporre un organico di musicisti illuminati, forti di una lunga e felice esperienza insieme e capaci di interplay senza limiti.
E poi ovviamente gli artisti di strada in collaborazione con Veregra Street con Gunter Rieber, aartista di clown comedy nel personaggio Don Worry, sfortunato paziente ingessato e malconcio. Sensualità e perizia tecnica nella performanche di Anna Konovets, russa pole dancer che in mezzo alla strada si è esibita con agilità e destrezza sul palo. E poi maghi e teatrini anche per i più piccoli, fino a tarda notte. Piazza San Martin diventa un piccolo Barrio de Buenos Aires con la milonga organizzata dal’Asd A modo mio e con i tangueri che fino a tarda notte hanno ballato, sul parcheggio della piccola e raccolta piazza, sulle ballate di Canaro, D’Arienzo, Troylo a ritmo di vals, tango e milonga. La festa è poi proseguita fino a mattino inoltrato nei locali, grazie alla deroga che hanno fatto musica fino alle 3 per i tiratardi. Sorpresa finale anche un paio di fuochi d’artificio fra le vie del borgo marinaro, mentre la cover band di Vasco intonava: “gli spari sopra”.
Dino Rubino (foto Gasparroni)
La consegna dei premi
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“… Trovai perciò un compromesso iscrivendomi all’Istituto tecnico statale per il turismo. E guarda tu chi è il professore di Italiano? Fortini. Alcuni di noi avevano con lui un rapporto come un maestro di bottega. Lui ci portò in classe Pasolini ed Enrica Collotti Pischel, mi ha fatto conoscere tutto. Un giorno passa tra i banchi e mi lascia un bigliettino. C’era scritto: ‘Non perdetelo il tempo ragazzi, non è poi tanto quanto si crede, dopo domenica è lunedì’. E’ diventato il testo di una mia canzone. Tutte le volte che rientravo a casa dopo una tournèe passavo da lui. Fino al giorno in cui è morto”
(Angelo Branduardi, la Repubblica, 9 marzo 2014).
Ho pregato nei giorni scorsi, con email, Angelo Branduardi di proporre la canzone “Domenica e lunedì”, ispirata dal poeta Fortini, al concerto di Civitanova ed il brano era nel programma. Franco Fortini, una delle figure maggiori del panorama culturale del Novecento italiano, ebbe il primo incarico di insegnamento all’Istituto tecnico commerciale “Corridoni” di Civitanova Marche. Eravamo al tempo delle leggi razziali e a Fortini fu tolta la docenza poichè “ebreo e non iscritto al partito nazionale fascista”. Durante il soggiorno civitanovese, Fortini dedicò alla città la struggente lirica “Di Porto Civitanova”, dalle forti ascendenze leopardiane, presente nella prima raccolta “Foglio di via” (Einaudi, 1946). Nel 2010 si è tenuto presso l’Istituto tecnico di Civitanova dove Fortini insegnò un importante convegno, visibile su youtube, a cui il Cap. Ermanno Mori, allievo del poeta nel 1939, portò un toccante ricordo. Mi chiedo se tutte queste informazioni erano presenti ai due amministratori che ieri sera sono saliti sul palco ad omaggiare Branduardi. Al neo assessore all’urbanistica, anche se residente a Civitanova Alta, dubito fortemente. Al presidente del consiglio comunale, e della commissione toponomastica, che da anni tiene nel cassetto la proposta di intitolazione della piazza di via Conchiglia a Fortini, è lecito domandare cosa aspetti a darle seguito. Ricordo che Fortini nella poesia “Di Porto Civitanova” descrive il lavoro dei nostri pescatori, quindi è quanto mai opportuna l’intitolazione di una piazza nello storico borgo marinaro.
Arrivato alla terza canzone non ne potevo più……… mi dispiace ma non lo digerisco
Branduardi è un grandissimo artista, ma è pesante come un piatto di polenta a mezzanotte! dopo tre canzoni diventa complicato arrivare alla fine del concerto…… non l’ho visto molto adatto ad una manifestazione chiamata “Vita Vita”….
Mi trovo d’accordo con i commenti finora esposti. Ha un suo pubblico che lo segue e capisce. Non si può dare in pasto a tutti perché non si paga il biglietto e dopo tre pezzi i più resistenti tolgono le tende. Le piazze si riempiono anche invitando Casadei o Gigione quando non c’è biglietto da pagare. Quindi prima di partire con i grandi numeri dovuti a scelte oculate e di grande spessore socio-amministrative- culural-turistiche, si faccia qualche piccola riflessione.