di Sara Santacchi
Non saranno i soliti turisti a riempire le piccole vie di Pioraco questa estate. O almeno, non solo. Sarebbero in arrivo nel piccolo centro dell’entroterra una cinquantina di profughi. Solo una ipotesi per ora anche se la prefettura di Macerata ha preso più di un’informazione sulla struttura ricettiva dell’ex hotel Miramonti in cui avrebbe deciso di destinare 50 persone. Non si sa ancora quando e da dove arriveranno, ma il malumore si è già diffuso in paese. “E’ una situazione che porta solo danno a Pioraco – commenta il vice sindaco Giovanni Torresi che è anche assessore provinciale – Soprattutto perché in piena estate, quando il paese si riempie di turisti e, per un centro di mille abitanti che vive tanto di turismo, non mi sembra affatto una buona soluzione. Come sempre – prosegue il primo cittadino – dell’entroterra ci si ricorda solo in questi casi, quando bisogna dargli un aiuto siamo invece dimenticati dal mondo”. Una situazione effettivamente ancora non ben definita quella che si troverebbe ad affrontare il paese, nella quale il Comune non ha voce in capitolo e si troverebbe solo a dover accettare: “Non c’è nulla di ufficiale – continua Torresi – ma la prefettura si è informata sugli spazi a disposizione. Perché lo avrebbe fatto se non avesse questa intenzione ? Inoltre mi hanno parlato di 50 profughi, ma la struttura non potrebbe ospitarne più di 25 per cui ci troviamo di fronte a un problema in più. Dove li mettiamo? L’ex albergo è in pieno centro e non mi sembra affatto la destinazione più giusta. La cosa più assurda – continua Torresi – è che quando si sceglie una struttura non si faccia un sopralluogo preventivo. Invito il prefetto Pietro Giardina a venire a vedere se Pioraco può essere la giusta soluzione, un paese di mille abitanti, ripeto”. Quali potrebbero essere le soluzioni? “Posto che con difficoltà si trovano città che accolgono i profughi felicemente, penso a San Severino – dice Torresi – una città grande dieci volte rispetto a Pioraco e nella quale si è saputa trovare la giusta collocazione ai 25 profughi che sono stati destinati lì”. Non sarà il proprietario dell’ex albergo a farsi carico dell’accoglienza, ma stando a quanto riporta il vice sindaco Torresi, se ne occuperà un’associazione. Pioraco sarebbe solo l’ultimo Comune in ordine di tempo a dover affrontare questa problematica dopo Sarnano, Treia e San Severino.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Avete aspettato che passavano le elezioni? Vergogna venduti
Ma come mai a decidere delle sorti di un paese sono funzionari non eletti da nessuno, non previsti dalla costituzione repubblicana, normalmente provenienti da postilontani, e non i sindaci legittimamente eletti dal popolo?
Chi appartiene a partiti che vogliono fortemente l’immigrazione selvaggia (PD, M5S, UDC, quel che resta della galassia comunista e deve accontentarsi di campare con 4500 euro al mese come il povero Rizzo), poi non si lamenti se accadono queste cose a casa sua.
I primi ma danneggiare il turismo di Pioraco penso siano i loro Amministratori Comunali. Ci sono andato domenica scorsa (7 giugno) con la famiglia e ho trovato CHIUSI il Museo dei Fossili, il Museo dei Funghi ed ovviamente il Museo della Carta e della Filigrana (sul vs sito risultano aperti) ! Il bar del parco attrezzato era chiuso. L’unico esercizio commerciale aperto era un bar-ristorante vicino a i giardini.. E che pena vedere tutti quei cartelli VENDESI affissi sulle facciate delle case !!
Pioraco può essere in crisi, può avere molte attività chiuse rispetto al gran numero in concorrenza negli anni scorsi, può non avere personale sufficiente per aprire con orario lungo i non pochi musei, ma è un paesino tirato a lucido e curato perfettamente. Il suo turismo è tipicamente familiare, in discreta parte fatta di famiglie in camper che passano alcuni giorni spensierati in un luogo sicuro per i bambini. Ora è altrettanto sicuro che in passato? Cosa sappiamo della storia penale dei nuovi ospiti, spesso privi di documenti e in fuga chissà da chi?
Sono sicuro che i cittadini di Pioraco ed i loro Amministratori si daranno da fare in futuro per risollevare le sorti del loro bellissimo paese soprattutto sul piano turistico, ma non possono pensare di tirarsi fuori dalla convivenza con gli extracomunitari la cui presenza è diffusa in tutte le città e paesi della provincia. Sono tutti criminali ? Forse tra di loro ci sarà qualcuno disponibile a tenere aperti i musei ed a continuare a mantenere pulito il paese!
«Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio.»
(Mark Twain)