In ordine da sinistra: Francesca Silvetti, Tommaso Lucchetti, Alfredo Caldarelli e Ernesto Brianzoni
di Marco Ribechi
Prevenire i rischi delle malattie tiroidee. E’ lo scopo dell’Amatim, l’associazione malati di tiroide Marche, con sede a Macerata che ha promosso un incontro sulla questione. Alla presenza del presidente Alfredo Caldarelli, del vice presidente Tommaso Lucchetti del primario di terapia radiometabolica e medicina nucleare Ernesto Brianzoni e della dottoressa Francesca Silvetti si è discusso sulla possibilità di alimentare il dibattito su questa problematica che affligge un numero sempre maggiore di persone. Nata nel 2012 Amatim è formata da dottori, pazienti e infermieri che si impegnano nella sensibilizzazione dei cittadini, in special modo nelle scuole.
«Le malattie tiroidee sono tipiche dei paesi industriali e di tutte quelle aree in cui c’è carenza di iodio – spiega il primario Ernesto Brianzoni – Le complicazioni che possono sopraggiungere sono molte poiché vari sono i centri regolati dalla tiroide. Importantissimo è fare un dieta iodata, con cibi cioè ricchi di iodio, primi tra tutti il sale iodato che costituisce una vera e propria profilassi. Una delle conseguenze più frequenti della mancanza di iodio è il cretinismo endemico diffuso sin dai tempi antichi anche nel linguaggio comune. Le persone stupide in realtà quasi sempre sono persone che hanno avuto problemi per mancanza di iodio». Anche il tumore alla tiroide sembrerebbe essere in espansione «Pur essendo un tumore poco diffuso (si parla del 2% di tutti i casi di tumori) allo stesso tempo è in costante crescita soprattutto nelle donne – continua il medico – Si prevede che nel 2017 potrà essere il secondo tumore femminile più diffuso dopo quello delle mammelle. Un monitoraggio continuo con analisi e semplici ecografie ridurrebbe di molto l’impatto di tali problematiche. Proprio per questo con l’associazione facciamo un lavoro di informazione e sensibilizzazione, dall’alimentazione e dallo stile di vita arrivano infatti i primi semplici passi per prevenire queste complicazioni».
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Complimenti per l’iniziativa che condivido pienamente
Anche io condivido pienamente.Ma con questa sanità che si paga e basta, ho i miei dubbi che tutti possono fare i dovuti controlli.