di Laura Boccanera
«Il Donoma ha vivacizzato Civitanova, altro che degrado. La nostra attività ha fatto da volano a tutti coloro che lavorano con i locali notturni». Non ci stanno Aldo Ascani e Stefano Longhi, direttore artistico e titolare della discoteca, a passare come i cattivi della situazione rispetto alle lamentele dei residenti della zona fra via Mameli, corso Garibaldi e vie del Borgo Marinaro. Dopo la riunione dei residenti con il sindaco (leggi l’articolo) , intendono specificare che svolgono la loro attività di imprenditori in maniera del tutto regolare. «Qui c’è solo la volontà di strumentalizzare la vicenda dal punto di vista politico – afferma Aldo Ascani – ma a noi questo non interessa. Abbiamo chiesto a suo tempo l’autorizzazione e la licenza era già presente per quella struttura che in passato ha ospitato locali
anche con musica dal vivo all’aperto e non mi si venga a dire che faceva meno baccano del Donoma. Ci arrivano telegrammi e mail di persone che ci ringraziano per aver scelto Civitanova che è rifiorita, chi lavora la notte lo sa. Abbiamo pagato gli oneri di urbanizzazione e ripulito una zona che prima di noi era degradata, nei garage, lì sì che c’erano siringhe e sporcizia. Noi esercitiamo nel massimo rispetto delle regole, assurdo che questa gente si auguri la nostra chiusura, se lo scordino. Il Donoma è una realtà che sta andando alla grande e dà lavoro a tante persone. In tutte le grandi città le discoteche ormai sono in centro e se Civitanova è rifiorita e da tutta la regione arriva gente è per il Donoma non certo per l’immobilismo che c’era prima». Per quanto riguarda i problemi di ordine pubblico che talvolta si registrano fuori dal locale, Ascani e Longhi fanno sapere che presto verranno sistemate le telecamere e aggiungono di essere sempre venuti incontro alle esigenze dei residenti: «Per anni siamo stati al Green Leaves una zona con molti più residenti quindi qualcosa ne sapremo, il locale è insonorizzato, siamo venuti incontro ai cittadini per il problema del generatore di corrente, ora le telecamere, siamo sempre disponibili a collaborare, ma non diventi il Donoma il capro espiatorio di tutti i problemi, non tollereremo più che venga infagato il nome e l’appeal del locale».
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Hai kilometri di spiaggia e apri un locale dentro la città.. mah !!
Allora la frase giusta non è” Corvatta hai ridotto Civitanova in una fogna! “, ma ” Corvatta hai trasformato Civitanova in un giardino! “.
la legge se non sbaglio dice che se c’era un locale ci si può riaprire un altro simile. poi il problema è l’inciviltà, o meno, di chi lo frequenta.
Da una parte approvo che esista un locale valido che movimenti fino a notte inoltrata le serate civitanovesi. D’altra parte capisco che se uno alle 5 di notte si mette a far casino o di peggio, non è che sia il massimo della vita per chi abita in zona…. mi auguro che i buttafuori della discoteca possano diplomaticamente far capire che è bene per tutti non esagerare (ma qui, posso capire che una volta che uno è uscito dal locale, non credo che ci sia molto da chiedere al locale stesso) e nello stesso tempo mi chiedo se polizia/carabinieri non possano stazionare in zona a fare qualche alcoltest… chiaro che non ci possono stare tutte le sere, ma sapendo che è un locale dove vanno in tanti, e che ci sono queste proteste di chi abita in zona, non mi sembra male come cosa…
sono totalmente d’accordo con Aldo Ascani.I problemi di ordine e disordine pubblico non spetta a lui ma ad altri.Per il resto concordo: il centro era morto e il suo locale ha creato molta vivacita’ e ricchezza.Chiedere a tutte le attivita’ commerciali,bar ,pub,ristoranti,pasticcerie,panetterie ecc.che prima del Donoma erano semi deserte e molte addirittura chiuse.Per non parlare di dipendenti,fornitori e perche’ no soci che hanno investito denaro proprio e tanto.A questi signori va un ringraziamento.Io lo faccio:GRAZIE
Io proporrei di spostarsi nella struttura del vecchio iper visto che fra un po diventerà uno stabile abbandonato li sarebbe ottimo in tutti i sensi
Ascani cala da sa pianta!!!
Il problema nn è il contenitore, ma il contenuto…
Quelli in foto con Marzetti sono tutti assidui frequentatori del Donoma……..non capisco di cosa si lamentino. Posso capire l’anziano Marzetti (ma prima non gli dava fastidio il pub ?) ma gli altri?……..
Bravo florentino, stai parlando dello stadio?
Continuiamo a raggirare il problema:augurarsi che chiuda una qualsiasi attività di questi tempi mi sembra deleterio per tutti,avere dei giovani migliori servirebbe di molto al paese.Invece di creare città blindate cominciamo dall’interno delle famiglie a dare dei valori e non solo soldi per ubriacarsi ai nostri figli.