La rapina nella villa del primario di Ginecologia, Angelo Montavani, è avvenuta intorno alle 19,30 di ieri
Angelo Mantovani
di Marco Cencioni e Monia Orazi
Rapina nella villa di Angelo Mantovani, primario del reparto di Ginecologia dell’ospedale di San Severino nella tarda serata di ieri. Tre individui hanno minacciato con un coltello la moglie del professionista costringendola ad aprire la cassaforte. In casa c’erano anche i nipotini, un neonato e un bambino di 3 anni, la figlia della donna e la sorella. «Ci riteniamo fortunati – commenta a freddo Mantovani trascorsa la notte – poteva andarci molto peggio. Mia moglie è stata schiaffeggiata da un bandito che voleva che gli indicasse la cassaforte». Attorno alle 19,20 tre uomini dall’accento straniero (Europa dell’Est) hanno scavalcato la recinzione ed approfittando della porta d’ingresso aperta sono entrati nella villa del noto professionista a Pitino. All’interno si trovavano la moglie Valeria, 65 anni, la sorella Maria, 74 anni e la figlia Maria Carla, 41 anni, con i suoi due bambini, uno di dieci giorni di vita e l’altro di tre anni. I malviventi, tre persone in tutto, travisati con passamontagna, hanno minacciato la proprietaria con un coltello e l’hanno presa a schiaffi per costringerla ad aprire la cassaforte. Erano armati anche di spranghe e piede di porco. Hanno arraffato 1.500 euro e preziosi per qualche migliaia di euro (per lo più anelli), hanno chiuso le vittime in bagno, compresi i bambini, e si sono dati alla fuga. «Siamo sotto choc – continua Mantovani – poteva finire anche peggio». Per i componenti della sua famiglia sono stati minuti di autentico terrore. I banditi hanno fatto irruzione dalla porta principale. Indossavano una tuta nera, con il volto travisato da passamontagna e guanti calzati. Non hanno avuto difficoltà a violare la tranquillità di una famiglia come tante in un normalissimo martedì sera. Valeria e sua sorella Maria stavano preparando la cena mentre Maria Clara, che vive a Pescara, tornata da alcune settimane a San Severino per partorire assistita dal padre, stava allattando il neonato. I malviventi hanno prima scavalcato la recinzione dell’abitazione, situata in una zona molto isolata, e poi hanno approfittato delle chiavi lasciate sulla toppa per entrare. Accento dell’est. Sicuramente la banda, di cui non si può escludere che possa far parte un quarto uomo rimasto in auto all’esterno dell’abitazione, aveva preparato il colpo con precisione, dopo un’accurata analisi del luogo dell’azione, molto isolato, dell’obiettivo da colpire e delle sue abitudini. Come quella di lasciare le chiavi sulla porta, in questo caso pagata a caro prezzo. Il primario a quell’ora era al lavoro in ambulatorio. Quando è tornato a casa, alle 21,30, è stato lui a liberare i suoi familiari rimasti chiusi in bagno. «Ho visto la casa a soqquadro – ha riferito Mantovani – e ho capito che era accaduto qualcosa. Ho cercato i miei familiari trovandoli chiusi in bagno». L’incursione è durata circa mezz’ora. Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tolentino e della locale stazione. Inutili fino ad ora le ricerche e le indagini dei militari.
(Servizio aggiornato alle 15,50)
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Mi dispiace per la famiglia in primis ma anche per il dott. Mantovani
Sempre peggio !
Mi dispiace tanto….
Ti entrano in casa ti picchiano, poi se li prendono dopo 2 ore sono fuori,poveri noi
Nessun problema: il denaro rubato servirà sicuramente alle preziose risorse per pagarci la pensione!
Solidarietà alle vittime.
europa dell’est? non avrei mai pensato…pero’ poteva anche essere un italiano dicono quelli di sinistra.
Strano perchè continuiamo a far finta che siamo in un isola felice. Vicinanza alla famiglia Mantovano e a tutte le famiglie maceratesi che vivono nel terrore nelle proprie cose
È veramente una vergogna! Se una persona per legittima difesa si difende va pure in galera!
Ma anche se li trovano non gli fanno niente … Solo gli arresti domiciliari che non serve a niente!! Complimenti a questo stato
Non hanno cuore, non si fermano neanche davanti a dei bambini! Chissà come sta il piccolo di 4 anni.
Grande solidarietà alla signora Valeria e ai suoi familiari che hanno dovuto subire questo grande spavento.
Al dottor Mantovani esprimo tutta la mia vicinanza.
Poi se dici che sono dei bastardi ti dicono che sei razziasta. E’ 0ra di finirla, non avete capito che ci stanno prendendo per il c………… BASTA A CASAAAAAAAAAAA……………….. e continuiamo ad accoglierli e passargli anche 8/900,00 euro al mese a questi c……. di immigrati, quando abbiamo i nostri pensionati che campano con 4/500 euro al mese, e tagliano su sicurezza, istruzione, sanità, i pilastri su cui si dovrebbe fondare una Nazione. Ma non lo vedete che quando lo inquadrano in televisione ha sempre quella faccia a schiaffi, e quel sorriso di m…….. che ti prende per i fondelli.
furti in zona e rapine nelle case/ville inarrestabili. I ladri hanno ormai capito e sperimentato che rubare da noi è più facile che bere un bicchiere di acqua. E nessuno fa nulla; lo stato non cambia le leggi, e chi deve controllare il territorio fa quello che può; ma la situazione non cambia anzi peggiora. Mi chiedo chi sia colui che vota manine rosse. Mi a che non ha mai subito un furto o rapina o trovarsi faccia a faccia con i ladri. Oppure ama il masochismo.
x er monnezza: se Berlusconi e la lega sapevano come risolvere il problema (che esiste ed e’ ridicolo negarlo) essendo stati al governo 16 ANNI su 20, perche’ non lo hanno fatto? Non e’ fatto di sinistra o di destra, e i giudici li tira fuori dal carcere perche’le leggi sono malfatte; le leggi BELLO le fanno in parlamento. La Bossi Fini serviva solo per scrivere un ulteriore reato sul delinquente di turno, che nin gliene poteva fregar di meno.
Se tu hai la ricetta scrivila che saremo tutti a bocca aperta a leggerla.
Purtroppo non tira una bella aria…
Il rischio che si corre è che prima o poi, privatamente, quacuno deciderà di pecorrere strade di giustizia più veloci, non passando per i tribunali ma sparando.
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Solidarietà con la famiglia Mantovani
Non ho parole per definire quanto possono essere bastardi questi infami che sono coraggiosi solo davanti a donne e bambini. Ma la cosa più sconcertante è che si indica la località, si fotografa la casa, il n° civico e il campanello per poi sbatterlo on-line. Adesso tutti sanno dove abita un noto professionista. Alla faccia della privacy.
…e peggio verra’. Fino a qualche anno fa’ invidiavo i fortunati che si potevano permettere di ristrutturare e vivere in questi bei casolari. Adesso non ci starei neanche morto. Non c’e’ allarme o videosorveglianza che tenga, questi ti entrano in casa anche per rubarti 10 euro.
sig Ricci..spero che il suo post non venga letto dagli stranieri che stanno comprando casa nelle nostre belle campagne……se no…fuggono subito. Comunque condivido in pieno quello che ha scritto. Io pur vivendo in condominio, furti negli appartamenti ci sono stati lo stesso..ma almeno ci si sente un po piu protetti..ma vivere li in mezzo alla campagna isolati, non ci andrei nemmeno se me la regalassero una villa. Inoltre…quanto incide la possibilità di poter visionare strade ingressi cancelli finestre e altri dettagli per pianificare con semplicità una rapita comodamente seduto da casa consultando street view? Anche li..perchè la mia casa deve essere visibile al mondo intero?? e la privacy?? cmq nessuna pietà per questi bastardi infarciti di droga disconnessi col cervello.
Aspettiamo una bella manifestazione di solidarietà per la famiglia in piazza! Ah, sono italiani? non se ne fa nulla allora…