Irregolare il 79% delle aziende in provincia, dimezzato il numero di lavoratori in nero ma la totalità dei cantieri non è in regola. Sono i dati che emergono dalle ispezioni della Direzione territoriale del lavoro di Macerata sull’attività svolta lo scorso anno in tutta la provincia. Il report della Dtl, diretta da Pierluigi Rausei, parla di 12 mesi all’insegna della crisi economica. Il segno è il numero elevato di richieste di intervento da parte dei lavoratori che nel 2014 sono state 430. 1.242 sono le aziende ispezionate, di queste 1.012 erano irregolari, che significa il 79%. Si tratta, comunque, di dati che emergono in ispezioni fatte in aziende “a rischio”, dove l’intervento è stato effettuato dopo un lavoro di intelligence. Lo scorso anno le aziende ispezionate erano 1.426, di cui 1.166 irregolari. 371 i lavoratori irregolari scoperti nel 2014 (erano 663 nel 2013 e ben 2.234 nel 2012). Per quanto riguarda i lavoratori in nero sono scesi dai 350 del 2012 e 2013 ai 180 dello scorso anno. 74 le aziende sospese (66 i provvedimenti revocati perché le imprese si sono messe in regola) rispetto alle 129 dell’anno prima. Irregolari il 100% dei cantieri: su 179 che sono stati ispezionati, in tutti quanti è stato trovato qualcosa che non andava. Un dato che fa il paio con quello del 2013 quando anche allora tutti i cantieri controllati dagli ispettori della Dtl erano risultati irregolari. Irregolari anche l’86% delle aziende edili, un dato che ha comportato 307 procedimenti penali per violazioni sulla prevenzione contro gli infortuni sul lavoro. La Dtl ha messo a segno anche una serie di ispezioni da imprenditori extra Ue. In quel caso su 55 aziende controllate, 32 sono risultate irregolari, significa il 58% (dunque meglio rispettato al dato complessivo che comprende le aziende di proprietà di italiani ei di stranieri). Per quanto riguarda il lavoro minorile, sono due i giovani trovati al lavoro in maniera irregolare, un trend in netta discesa, nel 2010 erano 28, nel 2011 erano 13, poi calati a 11 (2012) e 7 (2013). Altro settore è quello delle diffide accertative per crediti patrimoniali che sono state 416 e hanno consentito ai lavoratori di recuperare 2,5 milioni di euro di retribuzioni. 164 i dipendenti che, grazie alle conciliazioni monocratiche, si sono visti riconoscere i loro diritti di natura retributiva ottenendo 600mila euro. Un altro dato “forte” dello scorso anno è quello della commissione per i lavoratori salvaguardati (i cosiddetti esodati) che ha complessivamente istruito (fino al 31 dicembre 2014) 706 istanze, riconoscendo il diritto alla salvaguardia a 385 lavoratori.
(Gian. Gin.)
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Quante “aziende” cinesi avete controllato, con la stessa solerzia?
NON E’DIFFICILE FARE CONTROLLI!! BASTA INCROCIARE I DATI CON L’INPS E TUTTI I GIORNI AVETE UN MARE DI GENTE CHE LAVORA IN NERO O IN MODO IRREGOLARE!!
OSSERVAZIONI:
– 79% aziende irregolari = siamo sicuri che il marcio sia nelle nostre aziende? Non è che, per caso, il problema sia l’ente controllore o nel marasma normativo del sistema italia???
– 100% cantieri irregolari = e pensare che le imprese pagano un “botto” per l’assicurazione INAIL nonché per le spese di sicurezza, formazione, consulenza in materia di sicurezza…. per di più con l’assoluta certezza di essere sanzionati considerando che sono irregolari il 100% delle aziende!!!!
– 50% lavoro nero = la crisi si fa sentire non solo sul lavoro regolare, ma anche su quello irregolare!
Mi fa un gran dispiacere vedere sbandierati questi dati come se fosse una vittoria.
concordo al 1000% con San Vinleo. Se le normative in materia di sicurezza fossero chiare e non ci fosse bisogno delle stele di Rosetta per decifrarle, non ci sarebbero tante aziende “irregolari”. Ogni azienda è obbligata a pagare qualcuno che si occupi di farla stare ” a norma”, ma, ahimè, neanche così si è al sicuro perché c’è sempre qualche cavillo in agguato. Se poi non basta, ci sono gli studi di settore a fornire spunti per le multe.Purtroppo questi dati sono sbandierati come se fossero una vittoria perché lo sono: la vittoria del sistema contro le piccole imprese!
@San Vinleo, hai perfettamente ragione poi ha visto quanto è paffuto Rausei….io invece vorrei fare un’altra domanda ma tutti questi controllori come li hanno avuti i posti statali, magari anche li un piccolo controllo si potrebbe fare…io giro anche le province e guarda casa ci sono certi “idioti” che hanno vinto un concorso con 1.000 partecipanti in barba a plurilaureati con il massimo di voti…mah mah!
Tutti numeri a capocchia. L’ispettorato del lavoro messo così è un multificio e basta. Andrebbe soppresso e ricostruito.
@ Yuri, secondo me il Direttore Rausei è l’unico che si salva!! Credo che non sa qualcosa delle porcate che combinano i suoi ispettori!!
Non sono le aziende irregolari, sono le normative che sono fuori di testa.
Il problema credo non siano gli ispettori, anche se spesso ci mettono del loro, ma di quel deff…………. dell’allora ministro Damiano che volle questo cesso di legge 81. Sembra che noi artigiani e piccoli imprenditori siamo tutti dei delinquenti, questi non sanno che ogni mattina ci alziamo alle 6 e terminiamo,quando va bene alle 22 per poterci portare a casa qualcosa da mangiare. questa legge va cambiata, una volta gli ispettori venivano in cantiere, controllavano poi ci dicevano di sistemare quello che non andava. nell’arco di qualche giorno tornavano e se non si era in regola MULTA ma solo dopo l’avvertimento.Oggi appena arrivano prepara 500,00€. per la sanzione che tanto c’è sempre.