di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Ieri, 11 febbraio è stata la Giornata mondiale del malato. Oggi più che mai, il dibattito sull’assistenza sanitaria merita una diagnosi approfondita. Una diagnosi che diventa di attualità se pensiamo che da qui a poche ore “Il Glicine”, nuovo Hospice dell’Ospedale di Macerata riceverà i primi pazienti. Inaugurata lo scorso 20 dicembre (leggi l’articolo), la struttura, eccellenza per le Terapia del dolore in tutto il territorio regionale, si appresta ad entrare nella fase operativa con l’arrivo dei primi pazienti lunedì mattina. Una struttura all’avanguardia che secondo il piano di riforma del sistema sanitario regionale diventerà Hub (il mozzo della ruota a cui sono attaccati i raggi), vale a dire punto di riferimento di tutte le Marche nel trattamento dei pazienti con malattie ad uno stato avanzato. «Gli altri hospice della regione eseguono solo ricoveri – spiega il responsabile Luigi Filippo Nardi – Questo reparto nasce invece come Terapia del dolore e cure palliative domiciliari, erogate nell’ambito dell’ex zona 9 di Macerata da un équipe di medici e infermieri. Oggi la sfida è quella di riorganizzare quel tipo di assistenza distribuendo le prestazioni tra domicilio degli assistititi e l’hospice. La carta vincente è avvalersi che la conoscenza dei due medici (un medico generale e una guardia medica), operanti all’interno della struttura, hanno dei pazienti e del territorio. Qualora il modello si rivelasse funzionale, con conseguente diminuzione delle chiamate al 118 e casi da trattare per il pronto soccorso, si può pensare di esportarlo anche in altre aree vaste».
Oltre ai due medici che si alterneranno in turni di due ore ogni giorno “Il Glicine” si avvarrà anche della competenza di nove infermieri, coordinati da Maria Paola Gava, sei operatori sanitari e una psicologa. A questi si aggiungeranno 16 volontari che cureranno l’aspetto sociale dell’assistenza, occupandosi dell’interazione con i pazienti e delle pratiche quotidiane per aiutare i familiari. Persone di tutte le età (soprattutto donne) formati al trattamento dei malati con un corso erogato dalla fondazione Gigi Ghirotti sovvenzionato dalla banca della Provincia di Macerata. «Innovazione, qualità del servizio e sostegno al territorio sono i capisaldi della nostra mission – dice il direttore generale della Brpm, Ferdinando Cavallini – La formazione dei volontari contiene perfettamente questi obiettivi: innovare attraverso corsi di preparazione in materie in continuo aggiornamento, qualità del servizio in una struttura che sarà punto di riferimento regionale e infine un sostegno al territorio nel supporto al servizio sanitario».
Una sinergia tra pubblico e privato che ha permesso al reparto di dotarsi di ogni comfort per assottigliare ogni forma di disagio, fino ad abbattere le barriere che la vita quotidiana pone di fronte a chi è gravemente malato. Otto stanze per otto posti letto più divani-letto per i familiari. Arredamento, sanitari ed utensili azzerano le difficoltà di movimento, nutrizione ed igiene della persona. In più una stanza per il relax e la ricreazione e una piccola cucina per chi porta assistenza ai malati. «Una struttura residenziale modernissima – commenta il direttore dell’Area vasta 3 Pierluigi Gigliucci – un esempio concreto di come l’integrazione del privato dove non può arrivare il pubblico, schiacciato da un crescente taglio delle risorse, possa generare prototipi da esportare anche fuori regione. Colgo l’occasione per ringraziare la banca della Provincia di Macerata per la sensibilità e l’attenzione mostrata ad un progetto così importante per il nostro territorio».
Una vasca da bagno particolare. Il paziente èuò essere caricato in camera direttamente dal supporto estraibile e poi immerso
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Mi sembra una realizzazione di cui andare fieri . Dunque la sanità di Macerata riesce ancora a crescere in qualità
Un esempio di buona sanità. A dimostrazione che in presenza di professionalità, sensibilità e passione per il proprio lavoro si possono realizzare servizi e strutture che vanno nella giusta direzione: aiutare chi soffre. Complimenti anche alla disponibilità della Banca della Provincia di Macerata per farsi carico della formazione dei futuri operatori. Buon lavoro al Dott. Nardi e ai suoi collaboratori.