di Marco Ricci
Enti, fondazioni e authority, il collocamento dei non rieletti Pd, così si intitola un’uscita di oggi del Corriere della Sera a firma di uno dei più importanti editorialisti della testata di Via Solferino, Sergio Rizzo. Un articolo che denuncia come buona parte dei candidati al parlamento trombati dal segreto delle urne durante le ultime elezioni e buona parte degli ex parlamentari non ricandidati dal Partito Democratico per la Camera o per il Senato abbiano trovato qualcosa con cui consolarsi. Se dunque troviamo l’ex sindacalista Cisl Sergio D’Antoni come presidente del Coni Sicilia o l’ex ministro Nicolais in veste di presidente del Consiglio Nazionale per le Ricerche, sono un “vero esercito”, per dirla con Rizzo, gli ex parlamentari o i trombati dalle urne ad aver ottenuto, complice il ricambio generazionale, una bella ciambella di salvataggio in enti, fondazioni ed authority pubbliche. Chi un incarico di partito, chi un consiglio di amministrazione, chi un posto di sottogoverno, nella lista di Rizzo compare anche il nome di un maceratese, l’ex onorevole Pd Mario Cavallaro.
Già sindaco di Gagliole, avvocato, ex senatore della Margherita ed ex deputato Pd membro tra l’altro della Commissione Giustizia, Cavallaro non è stato ricandidato alle ultime elezioni dal Partito Democratico, diventando però, come ricorda il Corriere della Sera, presidente del Consiglio della Giustizia Tributaria. Un nome, quello di Cavallaro, che forse stona tra i parlamentati prima trombati e poi finiti in Consorzi per lo Sviluppo industriale o con la figura di Luciana Pedoto, epidemiologa di Area-Dem, con laurea in economia, diventata improvvisamente esperta di astri celesti e posta a capo dell’Ente Nazionale di Astrofisica (l’autore dell’articolo, sic!, è laureato proprio in astrofisica e immagina la gioia dei suoi ex colleghi!).
“Perché la scelta dei fatti – scrive Rizzo – è ben diversa dalle dichiarazioni di principio”, come ebbe a raccontarci poco tempo fa proprio un funzionario ministeriale maceratese davanti a nomine passategli tra le mani e su cui ha sempre preferito evitare ogni personale commento non troppo difficile da immaginare. “Competenze a parte, su cui pure ci sarebbe molto da dire – prosegue l’editorialista del Corriere della Sera – il punto è il metodo con cui vengono fatte certe scelte.”
Tralasciando l’onorevole Cavallaro, finito magari nel calderone insieme all’economista Pd con la passione per le stelle o all’ex deputata a cui la Corte dei Conti ha rifiutato la nomina, venendo alle faccende locali sarebbe illusorio credere che lo cose stiano in modo diverso nel maceratese rispetto ai bizantinismi di Roma. Basterebbe semplicemente spulciare le ultime liste elettorali per i consigli comunali, provinciali o regionali, o i nomi di importanti esponenti della politica di ogni partito e di ogni età, per trovare il numero di coloro che sono stati piazzati nelle partecipate, nelle associazioni pubbliche o negli enti locali. Ma la lista sarebbe così lunga da rendere quasi impossibile la disamina dei curricula personali, con il rischio di fare di ogni erba un fascio. Come si dice, però, ogni mondo è paese. E anche il maceratese, sempre così lontano dai tempi attuali e dagli scenari della globalizzazione, a volte non si discosta troppo dalla triste media nazionale.
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Il problema di questo “ricollocamento” maceratese è ancora più grave, perchè, se non erro, lo steso Cavallaro dopo la nomina ebbe onestamente a riconoscere che lui conosceva pochissimo la materia tributaria.
e te pareva
Non vedo la novità…
Negli ultimi 30 ani abbiamo visto crescere a dismisura i Consorzi, gli Enti statali e parastatali, le Authority, le Aziende Pluriservizi, le varie Centrali di Controllo, le Comunità Montane, le Società di Gestione varia pubblico-privata, ecc. ecc. ecc. ecc.
Moltiplicazioni esponenziale di Consigli di Amministrazione, Delegati vari, Consulenze a go-go, ecc. ecc.
Una vagonata di sedie, quasi sempre, ben remunerate…
E spesso, queste sedie, sono DA SEMPRE il “contentino” per i politici trombati.
Perchè non censire gli incarichi e relativi compensi,affidati ad ex della politica maceratese (ex sindaci,ex assessori ecc.)?
Credo che quando un politico si sia dimostrato onesto e preparato non vi sia nulla di male che riceva un incarico importante.Non si puo’ fare di tutta l’erba un fascio.
I politici trombati, sono dei veri e propri onorevoli. Hanno l’onore di essere dei mantenuti nelle centinaia di enti inutili. Tutto sommato, a noi cittadini contribuenti ci sta bene; almeno finché continuiamo a pagare gabelle di tipo patrimoniale come l’IMU non previsto dall’art. 53 della Costituzione. Voluto da quella parte di delinquenza politica abituata impunemente a calpestare la carta costituzionale.
Sig. Massei, sono pienamente d’accordo con lei, solo bisogna vedere se l’incarico che si riceve è utile al contribuente o è un incarico di parcheggio in enti inutili che sono il cancro del paese.
@ Massimo Massei
Sono d’accordo al 100% con lei.
Sebbene poi capita (quando capita) che il politico onesto e preparato e magari specializzato in Agricoltura finsice in un Ente che studia gli oceani e quello onesto preparato in Diritto Commerciale finsice in qualche organismo che controlla se le marmitte dei trattori sono catalizzate
Purtropo però la cronaca ci ricorda che TROPPO sovente il politico che riceve qualche incario paraistituzionale (politico quasi sempre abile suonatore di tromba) è “piazzato” in Enti o INUTILI Sovrastrutture Pubbliche al solo scopo di fargli raccattare incarichi e prebende.
Questo perchè, se andiamo ad analizzare mglio, molto spesso questi Enti o pachidermi statali (sempre creati con la scusa di risolvere i problemi del mondo, se non dell’universo) e parastatali costano un botto alla collettività e producono poco, molto poco..
Se si vuole divertire legga qualcosa sull’ENIT, su quanto ci costava (e ci costa tutt’ora) mantenerlo e su quello che (poco) ha sempre prodotto.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/31/enit-cosa-ci-fa-un-ingegnere-nucleare-a-capo-dellenit/1103771/
http://www.ilgiornale.it/news/politica/quei-sei-mega-dirigenti-carrozzone-enit-pagati-280mila-euro-1064589.html
da vomitare….
E vedrete adesso cosa succederà con i silurati delle Regioni e i senza poltrona delle Province. Senza dimenticare sindaci che hanno finito il doppio mandato e assessori “esterni” che non sapranno più dove andare…!
E fa i pistolotti ai cittadini.
Meno male che in Italia c’e’ qualcosa che funziona: gli uffici di collocamento della casta. Loro ingrassano a dispetto dei giovani disoccupati.
Non entro nel merito dela questione perchè non la conosco.
E comunque è evidente che ci siano ( purtroppo) canali preferenziali per ” ricollocare” i politici tra una elezione e l’ altra….
Concordo…..
Ma, perchè invocare la competenza???
Forse che il vero problema è quello?
Qua, forse, non scrivono avvocati e astrofisici?
Debole come argomento………..
Renzi non era il rottamatore? Più che altro sembra un generoso ‘rigeneratore’! A maggio che poltroncina troveranno per il ‘quasi non sindaco’ di macerata?
in 40 anni di vita, non ho mai visto e sentito un politico dire “lascio la politica e me ne torno a fare quello che facevo prima”…. avete trasformato la politica in una professione, anche troppo remunerata!!!!! e non avete la forza di abbandonare il carrozzone perchè se doveste rimettervi in gioco nel mondo del lavoro oggi, non troveste un cencio di occupazione oppure fallireste dopo pochi mesi!!!!!!! mi vengono i brividi a leggere certe cose….siete stati, siete e sarete sempre la rovina del nostro paese!
E io pago!!!!!!!!!
Caro Gigioxx, non dimentichiamo la moltitudine di sindacalisti dalla doppia pensione d’oro per essere passati dal sindacato alla carriera politica: Marini, Cofferati, D’Antoni, Epifani, Larizza (Cnel), ecc. ecc., e per finirla, basti ricordare lo stipendio di Bonanni (336.000 annui) ed ora una pensione mensile di 8.560 €. Fanno veramente schifo!
Peccato che questi politici trombati pur essendo tanto bravi non riescano mai a trovare un posto in società private avulse dalla politica.
per adesso sta rottamando il Berlusca, dopo averlo “doprato” de sole e de bora. Per quanto riguarda il quasi sindaco pensa per quello con le pezzette rosse che sta riducendo in cenere e pagni sporchi forza italia di casa nostra.
PS sul soggetto dell’articolo stendo comunque un pietoso velo di silenzio.
Perbacco Bommarito, allora bisognerà ri-ricollocarlo!
Massimo Massei…… ? Ai tempi della leva obbligatoria si suoleva apostrofare quelli come te con un bel “leccaaaaaa…”
“Ahi serva Italia di dolore ostello……………………………