Sfida a colpi di autovelox
Il comandante: “Torresi predica bene
ma razzolava male”

LA REPLICA - "E’ sbagliato dare notizie false e tendenziose agli automobilisti già arrabbiati" : questa la risposta del responsabile del servizio autovelox alle critiche mosse dall'assessore provinciale sull'uso dei dispositivi lungo la Val di Chienti

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(Foto d’archivio)

Il capitano Giancarlo Cecchini responsabile dei servizi autovelox in superstrada per i Comuni di Camerino, Belforte, Corridonia, Caldarola, Serrapetrona, Montecosaro e Tolentino risponde alle critiche mosse dall’assessore provinciale Giovanni Torresi sui controlli elettronici della velocità lungo la superstrada Val di Chienti (leggi l’articolo).

«E’ sbagliato dare notizie false e tendenziose – scrive Cecchini – ad automobilisti già arrabbiati perché multati per eccesso di velocità in un periodo di grave crisi economica come quello che sta interessando l’Italia intera ormai da molti mesi. Le dichiarazioni non fanno altro che alimentare false speranze negli automobilisti, diffondendo nei lettori la convinzione che la polizia municipale non possa effettuare servizio autovelox lungo la superstrada, tornando per l’ennesima volta a menzionare la famosa sentenza del giudice di pace di Camerino, che però è stata decisamente smentita dalla corte di cassazione, cui i comuni di Camerino e Serrapetrona, destinatari di quelle sentenze, si videro infine costretti a ricorrere, per altro affrontando spese legali di una certa importanza pur di contrastare l’assoluto arbitrio di quel giudice di pace, tanto che al momento la giurisprudenza è assolutamente consolidata nel ritenere pienamente legittimo l’operato dei Comuni che effettuano pattugliamento autovelox anche lungo strade statali, quale è appunto la statale 77.  Tanto è vero che la polizia locale nell’ambito di tutto il territorio comunale è competente – e ora con l’unione dei servizi fra più Comuni anche in tutto il territorio di tutti i Comuni associati – a prestare qualsiasi servizio di polizia stradale, compreso elevare multe con l’autovelox, e anche effettuare accertamenti con l’etilometro, in superstrada in forza dell’articolo 12 del codice della strada. In sostanza non vede limitata la propria competenza solo alle strade comunali o solo dentro il centro abitato o solo davanti al municipio del proprio Comune, ma ha competenza in tutto il territorio dei comuni associati.

«Rammarica inoltre constatare – continua Cecchini –  che l’autore dell’articolo ora predica bene, ma tempo fa, quando rivestiva la carica di sindaco di Pioraco razzolava male, essendo noto che durante il suo mandato fioccavano multe per violazione dei limiti di velocità, all’interno del comune di Pioraco, dove sono installati gli speed-chek, con verbali ove si contestava, tenuto conto della riduzione di 5 km/h prevista dalla legge, il superamento del limite di velocità di 50 km/h anche di un solo Km/h, denotando ciò una tolleranza pari a zero da parte dell’amministrazione comunale. Non che tale modus operandi fosse illegittimo, anzi assolutamente rispettoso della normativa del CdS, ma oggi viene da chiedersi da quale pulpito arriva la frase “a caccia di soldi, a far cassa”»



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