di Laura Boccanera
Non si capisce ancora bene quale sarà il destino del bar Maretto di Civitanova recentemente inaugurato nello storico locale sotto Palazzo Sforza (leggi l’articolo). Da tempo infatti è in atto una discussione sul dimezzamento dei due spazi, restringimento previsto prima del bando di assegnazione vinto dalla pasticceria Leonardi di Montegranaro che attualmente lo gestisce. Dopo l’assegnazione, in via temporanea, i locali sono stati entrambi occupati su concessione del Comune e per questo la pasticceria versa anche circa 700 euro in più ogni mese per lo spazio maggiore a disposizione. La sala a nord, però, era nel progetto di riqualificazione del piano terra di Palazzo Sforza e nelle intenzioni dell’amministrazione doveva essere destinata all’ampliamento dell’ufficio turistico per l’accoglienza e la promozione.
Alla luce del successo del locale, in maggioranza si è aperta una discussione sull’opportunità di restringere quell’area e proseguire nelle intenzioni iniziali. Un dilemma vero e proprio tanto che se il Comune decidesse di lasciare al bar Maretto entrambi i locali, si andrebbe necessariamente a bando. Questo però porterebbe non poche difficoltà all’aggiudicatario che a pochi mesi dall’apertura potrebbe dover mollare tutto.
Dall’altro lato, andando avanti con i lavori e ampliando l’ufficio turistico, il locale di intrattenimento avrebbe una probabile perdita di incassi e di appeal. In maggioranza se ne discute, ma il sindaco Corvatta sembra essere intenzionato ad andare avanti: «L’Amministrazione comunale non ha operato un dietrofront sulla destinazione dei locali e rimane valido quanto previsto nel bando di assegnazione del locale, che prevedeva una superficie di 98 metri quadri, mentre la sala, sul lato nord, è stata lasciata ai gestori del Bar Maretto in via provvisoria in attesa della partenza dei lavori di sistemazione del piano terra e di rivisitazione degli uffici – spiega Corvatta – La riqualificazione e il potenziamento dei servizi turistici, che rende necessaria l’ala nord del Bar Maretto, si concilia con l’ipotesi di accorpamento con l’ufficio provinciale di accoglienza turistica sul lato sud di Piazza XX settembre. In questa fase è in corso una verifica della fattibilità di tale programmazione». I gestori intanto rimangono sulle spine e per ora non si sbilanciano pur guardando con rammarico ad un potenziale ridimensionamento.
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IL CIRCO BARNUM …..vengono signori verghino tatataratra .. Ogni giorno uno spettacolo nuovo e attrazioni diverse
Quando Corvatta parla di accoglienza seppur turistica, non si sa bene a quale categoria faccia riferimento. Pertanto comprendo appieno la stato ansioso dei gestori del bar caduti nelle grinfie della burocrazia civitanovese. Io me rfaciio rda li sordi e faciio una croce sullo portò de lo comune.
Tengono sempre i piedi su due staffe, tipico della politica, si mostrano fautori della giustizia e questi “poveri gestori” stanno con il rischio di poter lasciare il tutto.
Il sindaco non sa che pesci pigliare ..come sempre.. le decisioni gli passano sopra e si rimettono le mani dieci volte sulle cose decise . E’ la politica del “fare” per far vedere che la sinistra è a disposizione di tutti !!!
Le regole erano molto chiare per il bando PUBBLICO, peccato sia uscito solo qualche giorno prima delle ferie ed i civitanovese erano poco interessati. Chi ha partecipato all’asta era perfettamente a conoscenza che i metri a disposizione erano 98 “nello stato dei fatti in cui si trova” dopo il sopralluogo di rito. (Arredamento compreso). Possibile che un’azienda preparata e professionale che partecipi al bando non si sia accorga delle regole del gioco?
L’amministrazione fai da te, delle irregolarità in serie. Ennesima dimostrazione la gestione della vicenda bar Maretto. Fa una gara per la gestione di un locale (per l’altro c’era in progetto di farne un ufficio turistico). Aggiudicata la gara, il Comune fa un accodo con i vincitori, a cui concede l’uso di entrambe le sale (peraltro omologhe, con affreschi d’autore), con un canone aggiuntivo. Avrebbero dovuto fare opposizione gli altri partecipanti alla gara e magari chi si era astenuto, poichè aveva giudicato gli spazi a bando limitati. Ora che il bar è ben avviato (avevano rinunciato due precedenti gestioni), con i nuovi gestori che hanno arredato la seconda sala – per cui pagano un canone – il sindaco ritira fuori il vecchio progetto di destinarla a ufficio turistico. In questo caso dovrebbero protestare gli attuali gestori, che hanno effettuato spese per una sala che ora si chiede di lasciare. Una giunta in pieno marasma (l’espressione è di Fracchia), il cui assessore delegato (quello degli alberghi sempre strapieni) ritiene che il turismo si promuova aprendo nuovi uffici. Immaginate che spasso per i frequentatori del bar Maretto l’udire il rumore assordante dei martelli pneumatici, impiegati nell’opera di ristrutturazione del locale accanto.
Invece di essere grati a chi ha portato lavoro e rianimato un Comune decadente l’Amministrazione pensa solo a soddisfare le smanie di un assessore megalomane con un ufficio turismo mega… allora sarebbe meglio aprire un Ufficio relazioni con il pubblico come in tutte le città civili