Il giorno dopo la prima amichevole, in previsione del secondo test che si terrà mercoledì alle 17 presso la struttura sportiva del ritiro a Campo di Giove contro la Primavera del Bari, è il momento adatto per fare il punto della situazione e conoscere meglio mister Antonio Mecomonaco, timoniere della Civitanovese volume 2014/2015. Una carriera da calciatore spesa tra Serie D e Serie C (tra le altre Giulianova, Francavilla, Martinafranca, Corigliano, Isernia, Termoli, solo per citarne alcune), tra Calabria, Molise e Abruzzo. Una carriera da allenatore con gli splendidi ricordi legati ai 3 anni trascorsi al Francavilla (più volte sfiorata la promozione) e alla cavalcata trionfale che, pur tra le difficoltà, nella stagione 2012/2013 ha portato il Sulmona in Serie D, culminata poi, nel dicembre scorso, con uno stop brutale, che non ha però cancellato quanto di buono era stato fatto in precedenza. «Conoscevo già la Civitanovese – esordisce il tecnico rossoblu – per averla affrontata da avversario: una grande piazza, un grande calore, un pubblico straordinario. Civitanova vive di calcio e vuole primeggiare: società e tifosi meriterebbero davvero ben altri palcoscenici, ben altre categorie». «La stagione scorsa si è chiusa per me in modo traumatico: impegno, sforzi e sacrifici da parte mia e dei ragazzi non sono mancati, e, pur tra le difficoltà, stavamo facendo molto bene, ed esprimendo a detta di tutti un buon calcio. Poi, a dicembre, per le ben note vicende, i rapporti si sono bruscamente interrotti e le dimissioni di noi tutti sono state inevitabili». «Ho sfruttato il periodo di inattività forzata (gennaio-giugno, ndr) per aggiornarmi professionalmente, per andare a vedere gare e giocatori che ritenevo interessanti, per godermi la famiglia che troppo spesso trascuro, e che invece quest’anno per la prima volta ho potuto vivere appieno. D’altra parte le mie passioni oltre il calcio sono tennis e Tv ed amo tenermi informato a 360°: vivo il campo 24 ore su 24, quando stacco ho bisogno di dedicarmi ai miei affetti più cari». «Sono venuto a Civitanova – continua Mecomonaco – con grande entusiasmo e forti motivazioni, ma a parlare deve essere il campo, i giocatori sono i veri protagonisti. Da loro parte tutto, il mister viene dopo ed ha solo il compito di essere a disposizione e prepararli per farli rendere al meglio: prima ancora che i calciatori sono gli uomini che contano. La Civitanovese versione 2014/2015 sarà una squadra tosta, che rispecchierà il mio carattere e che non mollerà mai. Io, in modo particolare, esterno pochissimo i problemi, sono piuttosto uno che i problemi cerca di risolverli. Vorrei dare ai ragazzi una forte identità di gioco per creare un gruppo determinato, condizione essenziale per ottenere risultati. Ritengo tutte le gare ugualmente importanti e mi approccio in maniera equilibrata ad ognuna di esse: quest’anno avremo tanti derby tra le marchigiane, se il girone manterrà le stesse effettive dell’anno scorso e so che ognuno di loro avrà per noi tutti un sapore particolare». Ogni gara è infatti una storia a sé, ogni giocatore scelto e inserito nell’ambiziosa rosa che il Direttore Generale Bresciani e il Direttore Sportivo Muscariello stanno allestendo ha un suo quid specifico ed un grande contributo da dare: è questo il caso di Emiliano Nicolas Forgione, che, dopo aver vestito anche l’anno scorso la gloriosa casacca rossoblu, proprio questo pomeriggio si è aggregato alla squadra e si è messo a disposizione dello staff tecnico.
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Ahhhh bene, un altro giocatore di Civitanova !!!!! Pardon , del Sulmona guarda caso. Abbonatevi abbonatevi ultras !!!!!
Ma che stai di ? Forgione lo scorso campionato ha giocato a Citano’ !!!
x Cotechini:
1. la società durante la presentazione ha ribadito che non ci saranno abbonamenti.
2 Forgione l’anno scorso ha giocato(e bene) con la Civitanovese e l’anno prima era a SBT.
Questo spiega quanto tu sia distante dalla realtà rossoblù!
Poi se tu vuoi criticare sempre e a prescindere fallo pure, ma almeno informati prima!
informo questo sedicente tifoso rossoblu’ ipercritico che forgione non ha mai giocato a sulmona cosi come la campagna acquisti della civitanovese, non si sta improntando a rimettere in sesto la rosama , per altro validissima, del sulmona dello scorso anno.al momento si segnala ufficiale solo l’under bensaja oltre all’allenatore.Potrebbe esserci pure di berardino ma da qui a dire che sulmona(e poi se a sulmona c’erano giocatori validi, perche’ non prederli?) si trasferisce…significa che sei gia prevenuto e magari non sei neanche civitanovese, o se lo sei , sei di certa parte oppositrice a prescindere.non avremo fatto la campagna sontuosa(sui giornali) della maceratese ma come sempre sempre il campo dara’ le risposte,
Forza vecchi cuore rossoblu !!!’
mi permetto di esprimere la mia opinione e ringraziando dio non la pensiamo tutti alla stessa maniera. Per me il calcio locale e precisamente una squadra di serie D deve essere espressione del calcio locale in primo luogo e si dovrebbe cercare di canalizzare quanto di meglio esiste nei giovani della zona. Poi se scavalchiamo il concetto sopra esposto e vogliamo prendere tutti abruzzesi o tutti africani va bene lo stesso. D