di Laura Boccanera
Tre festival, il teatro dialettale, quello per i più piccoli, il tango, la musica, la comicità acre e caustica, le feste in spiaggia. E’ un mix di ogni genere e per tutti i gusti il programma del luglio civitanovese che riserva quasi un appuntamento o un evento al giorno, spesso anche di più, nel weekend. E proprio nel primo fine settimana di luglio torna “Rive festival”: la tre giorni dedicata all’ambiente, al sociale e ai temi dell’integrazione che ospita da venerdì fino a domenica alcuni grandi nomi: da Enzo Avitabile a Ginevra di Marco e l’Orchestra di Piazza Vittorio, dalla mamma di Federico Aldrovandi a Giusi Nicolini sindaco di Lampedusa.
Sabato prossimo iniziano anche i saldi e per l’occasione i commercianti hanno organizzato “Civitanova sotto le stelle”, eventi, musica e shopping in centro città. Torna anche il teatro ‘mpertinente e le sue commedie cariche di dialetto e vecchie abitudini autoctone e “Si raccontano le favole” l’appuntamento dedicato ai più piccoli.
Tra le novità di quest’anno il tango che la fa da protagonista sabato 12 luglio a Civitanova alta in piazza della Libertà con lo spettacolo del quartetto “Lo que vendrà e il cantante Ruben Peloni e con i ballerini Giovanni Andrenacci e Laura Francia e poi la milonga nel chiostro di Sant’Agostino. Novità anche la presenza di Giorgio Montanini e il suo one man show in piazza XX settembre il 15 luglio. Tante anche le feste in collaborazione con l’Abat sul lungomare nord e su quello sud, praticamente una alla settimana: si comincia sabato 12 con il “Carnevale on the beach” sul lungomare Nord, venerdì 18 è la volta di Sud di notte, mercoledì 23 sempre nel litorale sud un altro appuntamento con Crazy summer night e sabato 26 al nord Dirty dancing night per concludere luglio mercoledì 30 al sud con “Sud summer night”. Ovviamente confermati i festival maggiori come Futura che si svolgerà dal 25 luglio al 3 agosto e “Civitanova Danza” che apre l’11 con l’etoile Eleonora Abbagnato. Un nuovo appuntamento è “Civitamoda”, sfilata di moda in piazza XX Settembre. Da non perdere l’appuntamento col rock di “Ian Paice” martedì 22 luglio. “Civitanova diventa così un grande teatro – ha detto l’assessore a Turismo e cultura Giulio Silenzi – e offre ogni genere di intrattenimento, dalla cultura alla musica, dal divertimento a progetti di qualità. E’ un programma fitto perchè questa è una città attraente e tale deve rimanere. Un programma importante anche per la ricaduta in termini economici che ha sul territorio”.
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Quanti dei soldi per queste attività vengono tolti al sociale? Ancora non si conoscono le spese sostenute da silenzi nell’estate scorsa. Ottimo promuovere Civitanova, anche al fine di rivitalizzare la città nel turismo, ma attenzione anche ai bisogni di chi in questo momento si trova in difficoltà. Non vorrei che per l’apparire di qualcuno qualcun’altro faccia gesti ……….
“Civitanova diventa un grande teatro”. Il teatro, caro assessore alla incultura, bisogna farlo nei luoghi deputati. La ricordo che una perla della sua gestione è la cancellazione della stagione di prosa nel principale Teatro cittadino: il Rossini. Quanto a Rive sarebbe da conoscere la mente acuta che ha pensato di collocare il festival nella fase finale dei mondiali di calcio. Si dirà: nessuno ha visto Rive lo scorso anno e nessuno lo vede quest’anno, ma è pur sempre denaro pubblico. A poche settimane dall’inizio invece, top secret per Futura Festival. Nella passata edizione la kermesse venne presentata il giorno dell’inizio, data in cui venne approvato il preventivo di spesa. Quest’anno a parte i cinguettii leopardiani, che mostrano il tipo di collaborazione con le scuole (gli organizzatori dispongono, gli insegnanti eseguono), non si sa nulla. Anzi meraviglia che l’assessore regionale alla cultura si sia prestato qualche settimana fa ad una finta presentazione del festival. Stupisce ancora di più che egli abbia velatamente criticato l’impostazione di Popsophia, festival che pur la Regione aveva finanziato.
Ad oggi per Futura è stato solo snocciolato il nome di qualche partecipante, senza precisare tema trattato e data dell’incontro. Manca il cartellone del festival, compreso il titolo della mostra che sarà allestita, e figuriamoci la spesa prevista. A proposito di spesa, deve ancora essere precisata quella dell’edizione 2013 e con la delega al bilancio all’assessore alla incultura le probabilità diminuiscono. Come si fa a promuovere una manifestazione – una mostra in particolare che è la parte più costosa – se ancora il festival non è stato presentato. Se tutto viene fatto all’ultimo momento, non ci si può lamentare se gli studiosi, come avvenuto, rinunciano e se agli eventi assiste solo qualche sparuto spettatore.