di Alessandra Pierini
Chi negli ultimi 30 anni si è rivolto alla biglietteria dei teatri in piazza Mazzini a Macerata per un qualsiasi motivo ha senz’altro conosciuto Sergio Del Gobbo, il quale l’ha gestita per anni fino a quando una malattia, che l’ha accompagnato fino alla morte nel febbraio 2011, l’ha tenuto lontano dall’attività che aveva fondato e potenziato. La biglietteria però non è rimasta incustodita e a portare avanti l’attività intrapresa dal padre ci hanno pensato i due figli di Sergio Del Gobbo, Emanuela e Simone, ai quali si è affiancato il marito di Emanuela, Carlo Cupelli. I tre hanno portato avanti l’azienda familiare Sergio Del Gobbo. Lo scorso 30 settembre, però, il loro contratto con l’associazione Sferisterio è scaduto, la loro esperienza sta per finire e Macerata sta per buttare alle ortiche una esperienza trentennale della biglietteria, che non ha dato tra l’altro mai problemi, per di più a pochi mesi dall’inizio dalla stagione di opera.
A raccontare, con molta amarezza, quanto è successo sono Emanuela Del Gobbo e Carlo Cupelli: «Il sindaco Carancini, nel 2012, ha rinnovato il nostro contratto con l’associazione Sferisterio riconoscendoci un compenso lordo di 36 mila euro l’anno. Il contratto è scaduto il 30 settembre ma non ci siamo preoccupati perchè finora, pur ritardando sempre nel rinnovo, non ci sono mai stati problemi. Convinti che tutto sarebbe andato come sempre abbiamo anche preparato le vendite per la stagione 2014. Solamente a gennaio il sindaco Carancini ha comunicato a Simone (fratello di Emanuela ndr) che non ci avrebbero confermato il contratto e che solo lui sarebbe stato riassunto dall’Amat». A questo punto Carlo ed Emanuela, solo dopo numerosi solleciti, hanno avuto un incontro con il sindaco: «Carancini – raccontano – ci ha spiegato che il CdA ha fatto questa scelta per motivi economici ma ci riesce difficile pensare ad un compenso più basso considerando anche che ci hanno chiesto di fare durante l’estate orario continuato e lo abbiamo fatto senza chiedere un euro in più. Tra l’altro il nostro è un lavoro di responsabilità. Basti pensare ad esempio che l’hanno scorso un uomo è entrato e ha tentato di rapinarci ma siamo riusciti ad evitarlo dopo una colluttazione. Abbiamo chiesto una telecamera e dei vetri di sicurezza ma ci hanno sempre risposto che non c’erano fondi. In questi anni abbiamo riservato a tutti la massima attenzione, siamo stati disponibili e non abbiamo mai negato la nostra collaborazione. Tra l’altro conosciamo perfettamente i frequentatori abituali dello Sferisterio e sappiamo a memoria chi conferma gli stessi posti tutti gli anni. Bisogna iniziare a lavorare subito dopo ferragosto, siamo arrivati esattamente a quattro mesi dalla prima del Macerata Opera Festival, cosa aspettano?».
Comunque la scelta dell’associazione sembra ormai irreversibile e Simone Del Gobbo è già stato contattato dall’Amat: «Il presidente dell’Amat Gilberto Santini – va avanti Carlo – ha proposto a mio cognato un contratto stagionale. L’Amat, pur avendo avuto un incontro con i vertici dello Sferisterio ne attende un altro. Non erano a conoscenza della mole di lavoro necessaria e quindi non hanno ancora preso una decisione lasciandoci nel limbo. Nonostante tutto, continuiamo a lavorare perchè a motivarci è il bene dell’attività che abbiamo portato avanti per tutto questo tempo».
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Ma come? E perché? Senza la famiglia Del Gobbo non c’è biglietteria…
…se c’e un sindaco così….cosa c’e da aspettarsi?????
La famiglia Del Gobbo, prima ed ora, ha portato avanti l’attività con cortesia, disponibilità, pazienza, professionalità e competenza. Quando una cosa va bene, bisogna cambiarla?
Cmq bisogna ampliare le prenotazioni e pagamenti on lìne….meno cash!..e ridurre le file per prenotazioni gradinate…
Sergio, si sarà rivoltato nella tomba! Ma perchè si pensa che cambiando, le cose vadano meglio? Spero che queste disposizioni non si effettuino!
Veramente una cosa indegna.
E’ una vergogna che l’amministrazione comunale abbia consentito questo cambiamento. Il Sindaco deve dare spiegazione ai cittadini di questa scelta immotivata che tocca nel profondo un servizio portato avanti con professionalità e competenza. La politica deve fare il bene comune non gli interessi di chi?
Entrando in biglietteria si respira aria di professionalità e cortesia proprio come quando c’era Sergio, è un vero peccato che questi ragazzi così in gamba vengano fatti fuori! Speriamo che ci ripensino.
Sono troppo bravi e professionali,x cui…….
Ma questi signori hanno speso 45.000 per una campagna pubblicitaria per palazzo Buonaccorsi e dicono di non avere 36,000 euro per un anno, questi ragazzi sono talmente gentili e professionali, ma a voi nessuno vi manda a casa che state rovinando Macerata e le famiglie ma andate a ca c………….re
il nepotismo è finito da un pezzo,il servizio di biglietteria è soggetto anch’esso a gare pubbliche per l’affidamento,se c’è un soggetto che offre lo stesso servizio ad un minor prezzo e con modalità migliori è giusto che se lo aggiudichi,non è tollerabile che una biglietteria stia aperta solo due ore il mattino e due ore il pomeriggio e che spesso non accetti neppure i pagamenti bancomat o le prenotazioni on line
E’ una vergogna…dopo tutto quello che l’ impagabile Sergio ha fatto per noi tutti e la sua famiglia che ha saputo supplirlo altrettanto bene e’ veramente incredibile essere arrivati a un tale livello disumanizzante. Quando ci troveremo noi tutti , dalla mattina alla sera , con una bella, nuova macchinetta perfettamente funzionante che ci guiderà verso tutto quello deciso automaticamente
A me sembra assurda questa storia. Chiederò formalmente alla Presidente della Commissione IV Ciarlantini di interloquire con i membri del Consiglio di Amministrazione dello Sferisterio in Commissione, e nel frattempo, tenterò con i colleghi Consiglieri di presentare o una mozione o un Ordine del giorno.
Cara Emanuela,
a me pare davvero una brutta faccenda. Non solo per l’esperienza trentennale, ma anche per la memoria del caro Sergio. Salvo prova contraria, a me sembra l’ennesimo benservito ai danni di chi per questa città ha dato il meglio della propria professionalità.
Purtroppo la lista è lunga…
Sono proprio curioso di vedere chi prenderà il loro posto.
Si aprono le scommesse per indovinare l’area di provenienza dei sostituti
E’ una vergogna…dopo tutto quello che l’ impagabile Sergio ha fatto per noi tutti e la sua famiglia che ha saputo supplirlo altrettanto bene e’ veramente incredibile essere arrivati a un tale livello disumanizzante. Quando ci troveremo noi tutti , dalla mattina alla sera , con una bella, nuova macchinetta perfettamente funzionante che ci guiderà verso tutto quello deciso automaticamente? Non si capisce mai bene e perché avvengano queste cose e soprattutto chi le manovra e i fini a cui tendono. Solo invidiosi ed ignoranti che non capiscono quanta esperienza occorre e con così esigui mezzi necessari per portare avanti con la massima professionalita’ un tale incarico
Immagino che prevedano un maggior afflusso di spettatori e turisti, siamo pieni di turisti quando andiamo in piazza non si cammina.
Sergio e famiglia rappresentano il bene della nostra città.
Gabriella ha ragione: il management ci dice che se una cosa funziona non deve essere cambiata. La Gestione Del Gobbo funzionava… Quindi, perchè cambiarla?
Forse, lo capiremo quando vedremo chi metteranno al loro posto. Con la solita giustificazione: ci costano meno. Se questa è la giustificazione, dovremmo ridurre del 50 per cento l’indennità dei nostri amministratori. Temo che sarà la solita pastetta per soddisfare interessi particolari all’nterno dei giochi di potere.
Per cui: avanti M5S ! (se smetteranno di fare cagnara).
No 1 prima di Fare tante polemiche chiedete al signor Cupelli perché non e’ stato riconfermato. Il motivo c’e’ e lui lo sa perfettamente.
No.2 Perché il figlio di del Gobbo non si Lamenta? Forse lui non e’ stato licenziato!!?
N3. L’Amat regionale gestisce le biglietterie di tutte le Marche , perché a Macerata giustamente come ha detto qualcuno deve esserci un nepotismo fuori moda? siamo meno civili delle altre provincie?
N4. Prima di suscitare certi polveroni su Cronache Maceratesi e creare patemi d’animo in tutta la gente di Macerata che ha gia’ tanto a cui pensare , almeno sentite ambe le parti e
comunque Informatevi meglio !
No4.
Gent.ma Carla Moreno,
se ha letto bene non è stata riconfermata neanche Emanuela Del Gobbo, poi il sig. Carancini ha dato solo spiegazioni riguardo un progetto con l’Amat e aspetto finanziario … Se lei è a conoscenza del motivo,mi faccia sapere perché io ed Emanuela non sappiamo nulla… Grazie….
Il mio personalissimo consiglio a CM in casi come questi è di fare il possibile per raccogliere tutte le informazioni sull’evento portato in Cronaca. Quali sono i motivi per cui è stata interrotta la relazione con la famiglia del Gobbo ? Alcuni commentatori sembrano indicare delle cause che giustificano la scelta almeno dal punto di vista della efficienza ed efficacia del servizio; sarebbe il caso di avere indicazioni a riguardo . Sono particolarmente stupito poi delle posizioni di qualche consigliere di maggioranza che avrebbe avuto tutti i motivi e tutte le occasioni per approfondire l’argomento prima di lanciarsi in aggettivate considerazioni di critica. Ma cosi va il mondo…
Sindaco la sua città sta morendo!
Ohibò, a Parigi si fece una Rivoluzione per molto meno.
Signor Meschini non finisce mai di stupirmi !!!!
Per gli incarichi legali suggerisce di mettere in piedi un nuovo “carrozzone” che come tutti i carrozzoni pubblici servono poi in pratica solo a sistemare amici degli amici ed a sperperare denaro.
Contemporaneamente per un avvicendamento nella gestione della biglietteria parla di vergogna !!!
Nel settore pubblico non possono, e non devono, esistere contratti “a vita” e lei, consigliere comunale, certamente questo me lo insegna.
Posso comprendere commenti di cittadini che, tanto per sparare sull’ospedale, perchè questa è la moda, commentano sempre ed in ogni caso CONTRO. Non comprendo pero’ lei, consigliere comunale (di maggioranza?) . Nel pubblico è ora di iniziare ad operare come nel settore privato. Scegliere sul libero mercato professionalità si, ma anche economicità, in un equilibrato c0nnubio e gli incarichi a vita, in senso lato e senza riferimento allo specifico, non vanno in questa direzione.
Non conosco la vecchia gestione della biglietteria e non ho elementi per giudicarla. Dico solo che quando una amministrazione stimola la concorrenza e sceglie per ottimizzare è una buona amministrazione.
Sull’articolo si dice una cosa e la realtà è un’altra, dei motivi per cui hanno deciso di chiederla ma perché non si danno informazione corrette?
[email protected] MA COSA VUOI ASPETTARTI DA PADRE MESCHINI, é LA CONTRADDIZIONE FATTA IN PERSONA!!! …DEMAGOGIA ALLO STATO PURO!!!!!!!!!!!
Dunque, giustamente, Gabri (per cui Gabriella, credo) suggerisce l’inopportunità di usare sempre la solita retorica del cittadino-contro. Quindi seguo senz’altro l’indicazione. Certamente ci saranno stati dei motivi alla base della decisione: economicità del servizio, qualità aggiornate (ad es. pagamenti elettronici, prenotazioni online, etc.). E, se ho ben capito, c’é un discorso con l’Amat per l’appalto o gare d’appalto del servizio biglietteria/prenotazioni. Il punto é che 36.000 euro non mi sembrano un costo che possa trovare ulteriori riduzioni, tantomeno se si esigeranno orari di apertura maggiori di quelli attuali. Inoltre, come dice sempre Gabri, alcuni commentatori non hanno mai avuto esperienza di trattare con Sergio o i suoi parenti per una prenotazione o un biglietto, per cui non possono valutare la bontà di un servizio fornito per 30 anni. Per cui anche il solo discorso tecnico-economico non tiene molto, secondo me. E tralascio gli aspetti nepotistico-clientelari (amici di .. parenti di ..), anche perché profetizzo che se ne parlerà sicuramente al momento della nuova attribuzione. In sostanza, però, vorrei dire che, anche in questo caso, ci ingabbiamo nel vizio capitale moderno di guardare solo il lato economico delle cose (costi, efficienza etc.), formalmente necessario, ma pur sempre relativo. Io, in biglietteria di P.zza Mazzini, sono andato oppure ho telefonato migliaia di volte, nel corso degli anni, e non ho avuto mai problemi con Sergio! E non ho mai sentito di problemi, disguidi o di inefficienze. L’uso del bancomat o l’online poi sono un dettaglio. E l’Arte non sta dietro ai dettagli. Li rappresenta e basta! Infine, penso che Sergio Del Gobbo meriti un rispetto umano che trascende qualsiasi banalità materialistica. E di seguito, anche la sua famiglia! Un abbraccio a loro, ai Teatri e a tutta la cultura maceratese!
…..BIANCHINI, GARUFI E PADRE MESCHINI, MA CHE STATE A FARE IN MAGGIORANZA SE PASSA TUTTO SOPRA LE VOSTRE TESTE?????????? …NON AVETE ANCORA CAPITO CHE IL SINDACO FA E DISFA A SUO PIACIMENTO!!!???
@ Sig. Prosperi
La prego di leggere con piu’ attenzione il mio commento. Non ho scritto che alcuni commentatori non hanno mai usufruito dei servizi della biglietteria. Ho detto che io non ho elementi per giudicare il servizio.
Resta in ogni modo che operare a “vulimmoce bene” non è consentito ad una pubblica amministrazione.
Certamente, qualora la nuova gestione risultasse piu’ costosa e/o inefficiente dovremo, da cittadini, chiederne ragione.
Francamente mi sfugge l’utilità di dover beneficiare dei soldi dei maceratesi (dato che i soci e maggiori finanziatori di Macerata Opera sono il Comune e la Provincia) l’ennesimo carrozzone regionale, l’ amat, che non brilla per qualità ed efficienza nella sua attività e sembra più che altro rispondere a logiche di vicinanza ed egemonia da parte del partito democratico regionale. La biglietteria dello Sferisterio per la mia esperienza ha sempre funzionato bene con la attuale gestione. Non vorrei che dietro le invocate motivazioni economiche ci fosse un “suggerimento” giunto dagli ambienti vicini alla Giunta regionale per favorire il monopolio amat nelle attività culturali regionali.
Badate bene che piano piano si toglieranno di torno anche Simone! Vedrete! L’ Associazione Sferisterio un grande caldaio!
Sono perfettamente d’accordo con Renato Coltorti. L’AMAT é un carrozzone di quelli che vorremmo tanto, a parole, ristrutturare. Dal punto di vista culturale, molto importante, ma nella pratica poi …. Noi italiani, spiace dirlo, siamo formidabili in questo tipo di ipocrisie. Comunque, e lo dicevo in parte nel mio commento, dietro la decisione si potrebbero tranquillamente intravedere i soliti meccanismi clientelari, di cui abbiamo ampia e consolidata esperienza, in tutti questi anni di storia italiana. Forse, a livello regionale (PD nordmarchigiano o altro), come dice Coltorti, qualcuno …… E non ce ne vogliano Carancini & Co. Sono semplici e generiche riflessioni. Di questi tempi, d’altronde, se si vuole cercare di migliorare un po’ le cose, é più che necessario e opportuno, no?
Volsi così colà dove si poute ciò che si vuole, e più non dimandar…… (Dante Alighieri)