Anche se alcuni detti popolari, dal punto di vista climatico, descrivono il mese di febbraio come un “mese corto e maledetto”, a causa dei ricorrenti periodi freddi e spesso nevosi che lo caratterizzano, quest’anno tutto ciò non si è sinora verificato. Infatti di precipitazioni se ne sono avute poche e all’inizio del mese, mentre altre zone d’Italia hanno avuto abbondanti precipitazioni sia piovose che nevose; inoltre le temperature si sono attestate su livelli decisamente superiori alla norma. In particolare faccio notare che a Macerata le temperature medie, sino ad oggi, si sono portate sui 9.8°C , cioè 3.5° superiori al valore statistico medio pluridecennale. Altrettanto fanno registrare sia le temperature minime che massime (rispettivamente +3.2° e
+4.5° ) con un a punta massima di 23.5° raggiunta lunedì 17, che rappresenta il valore massimo assoluto a partire dal 1950. Nei prossimi giorni comunque vi sarà un graduale ritorno alla normalità per il fatto che le predominanti correnti meridionali, che finora hanno dominato in generale sul versante adriatico dell’Italia, verranno soppiantate per lo più da quelle settentrionali, notoriamente più fredde e spesso associate a perturbazioni. L’andamento sinusoidale, quest’anno alquanto accentuato, dei flussi di masse d’aria che investono la fascia temperata del nostro emisfero, ha penalizzato alcune vaste aree, dove vi sono state alluvioni e tempeste di neve (come in Inghilterra e negli Stati Uniti orientali) e risparmiato altre, dove invece il clima ha favorito caldo e siccità (ad esempio in California) e miti inverni (zone della Russia). Ecco, se ce ne fosse ancora bisogno, una ulteriore prova della “estremizzazione dei fenomeni meteorologici” causata dai cambiamenti climatici, che molti temono ma che pochissimi combattono.
*Redo Fusari, meteorologo dell’Osservatorio Geofisico di Macerata
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Me cojoni..se po di’?!!!! 🙂
E se pioe perché pioe , se c’è lu ventu ma che ade su ventu , se negne perché negne ….. Ma cazzu volete ooooooooooo e w lu sole
Quindi? Un dato puntale che è già stato osservato 64 anni or sono. Niente di eccezionale. Temperature sopra la media “pluridecennale”: Ok, quindi statisticamente significativo come range di tempo… a memoria d’uomo! Invece di parlare di T°C medie, sarebbe opportuno mettersi in testa che il clima cambia. Punto. Lo ha sempre fatto, sempre lo farà.
a Mazzulè, il clima è sempre cambiato e la terra gira intorno al sole… ok… ora facciamo un passettino avanti. Sei pronto? negli ultimi decenni, il Pianeta si è riscaldato notevolmente, è in gran parte è per colpa nostra, delle nostre emissioni. Dai un occhiata qui, serve per “crescere”:
http://www.climalteranti.it/2014/01/07/tranquilli-il-riscaldamento-globale-non-si-e-fermato/
http://www.nimbus.it/articoli/2013/130927rapportoIPCC.htm
http://www.climafluttuante.blogspot.it/2014/01/plateau-iv-di-trend-e-di-interpretazioni.html
Tognetti, non leggere sempre e solo quello che ti pare. Cerca di allargare un po’ l’orizzonte delle tue fonti. Ti do una mano:
http://www.climatemonitor.it/?p=34750
climatemonitor è un noto sito negazionista, non lo leggo per scelta, preferendo di solito cosa dice la comunità scientifica internazionale decisamente più accreditata (IPCC). Che non sia un sito serio lo si capisce subito, visto che non c’è scritto da nessuna parte chi è l’autore del sito, chi c’è dietro, se c’è un comitato scientifico, e tanto meno un elenco di pubblicazioni accreditate. Bellissima poi la pagina Contatti: IN PROGRESS! non si firmano e non trovano nemmeno il tempo di allestire una pagina che un discreto informatico lo farebbe in 5 min.
Nel merito dell’articolo segnalato dall’amico ‘cavecamen’, mi fermo al primo grafico segnalato per non infierire troppo. Il grafico è ripreso (fonte da climatemonitor) dal blog http://www.coyoteblog.com/ registrato da Warren Meyer (http://www.forbes.com/sites/warrenmeyer/) che tra l’altro ha lavorato per la Exxon… quindi un qualche conflittino d’interesse ce l’ha.
E poi è dimostrato che il dataset Hadley a cui il grafico fa riferimento ha una scarsa copertura globale come descritto in modo dettagliato qui http://www-users.york.ac.uk/~kdc3/papers/coverage2013/, in particolare non copre in maniera sufficiente l’Artico la parte del Pianeta che si sta riscaldando maggiormente. Dunque, purtroppo per noi, il Pianeta si sta ancora scaldando e il trend è tutt’altro che fermo.
E’ un po’ di anni che lo dico: stiamo andando – anche abbastanza rapidamente – verso una catastrofe climatica, ma l’agenda politica si preoccupa della disoccupazione… ci estingueremo con un lavoro a tempo indeterminato ?
Sui conflitti di interesse, perché non parlare anche dei grossi finanziamenti che Al Gore sta ottenendo dall’amministrazione Obama per le cosiddette energie pulite, in cui l’ex vice presidente USA ha fatto grossi investimenti? Quindi, come la vogliamo guardare, il più sano c’ha la rogna. Se siamo così certi dell’AGW, abbiamo comunque intrapreso la strada più sbagliata. I dati dicono che la CO2 è in costante aumento e lo scempio a cui stiamo sottoponendo il nostro povero pianeta è sotto gli occhi di tutti (vedi fotovoltaico, eolico e biogas).
Comunque, leggendo tra le righe nel link qua sotto, mi sembra che anche l’IPCC nel 5° report abbia ammesso che negli ultimi 15 anni la temperatura non è cresciuta quanto ci si aspettava. Non è che forse i modelli sovrastimano la sensibilità alla CO2?
http://judithcurry.com/2014/01/06/ipcc-ar5-weakens-the-case-for-agw/
Al Gore e l’IPCC hanno in comune che hanno preso il Nobel nello stesso anno: il fine è lo stesso, ma il metodo è ben diverso.
I dati dicono che la CO2 è in costante aumento e lo scempio a cui stiamo sottoponendo il nostro povero pianeta è sotto gli occhi di tutti (vedi fotovoltaico, eolico e biogas).
L’incremento della CO2, così come degli altri gas serra (es. metano) dipende dal consumo delle fossili e non all’installazione delle rinnovabili (sic!); è vero che in alcuni casi, anche nella nostra Regione, il territorio ha subito l’eccessivo impatto di alcuni impianti sovradimensionati per il territorio stesso, ma imputare alle rinnovabili le emissioni di CO2 mi sembra piuttosto ardito….
Leggendo tra le righe nel link qua sotto, mi sembra che anche l’IPCC nel 5° report abbia ammesso che negli ultimi 15 anni la temperatura non è cresciuta quanto ci si aspettava.
Secondo Organizzazione Meteorologica Mondiale, un periodo climatico sufficientemente lungo è di almeno 30 anni, perchè altrimenti intervengono con troppo peso le variabilità naturali che posso nascondere un certo trend (sia negativo che positivo). Quindi, non si può prendere un periodo qualsiasi, magari corto e poi affermare: “ecco, il riscaldamento si è fermato!”. Prendere il periodo che parte dal 1998 è sleale, perché nel 1998 c’è stato l’ultimo forte evento di “El Nino” mentre negli anni successivi è prevalsa “La Nina” che influisce negativamente sulla crescita delle temperature globali. E nonostante ciò la temperatura globale è continuata a crescere anche se in maniera meno accentuata (ma comunque statisticamente significativa). Insomma, sarebbe meglio prima “leggere le righe” ( a proposito, ha letto il V rapporto dell’IPCC?) piuttosto che “tra le righe”, possibilmente senza filtri.
non credevo che in quello che ho detto ci fosse tanta ambiguita’, e comunque questo atteggiamento di saccenza mi sta infastidendo. La strada presa e’ sbagliata perche’ NONOSTANTE ci stiamo incaponendo su fonti energetiche alternative a quelle fossili, per ridurre la co2, questa non diminuisce e in piu’ stiamo devastando il paesaggio. E’ piu’ chiaro? secondo punto. Quelli bravi come te dicono che le temperature degli ultimi 10 anni sono le piu’ alte del secolo, quindi 10 anni di aumento sono un indice incontrovertibile che la terra sta arrostendo. Invece i 15 anni di hiatus non indicano niente, perche’ per avere un quadro rappresentativo occorrono almeno 30 anni di osservazioni…..bene, bene. tra 15 se il buon Dio vorra’ vediamo chi aveva ragione…
Interesante un articolo dell’ultimo numero dell’Espresso, purtroppo ancora visionabile online solo a pagamento
“Questo pazzo pazzo tempo”
La strada presa e’ sbagliata perche’ NONOSTANTE ci stiamo incaponendo su fonti energetiche alternative a quelle fossili, per ridurre la co2, questa non diminuisce e in piu’ stiamo devastando il paesaggio
anche se la CO2 permane in atmosfera per pochi anni, gli effetti dovuti ai suoi eccessi si riassorbono dopo qualche secolo (https://www.skepticalscience.com/translation.php?a=80&l=17). Quindi, le conseguenze di una qualche politica (seria) di riduzione di emissioni di CO2, si avranno dopo parecchi anni, forse secoli. Quello che facciamo adesso dunque, ricadrà sulle spalle dei nostri figli e nipoti.
… e comunque questo atteggiamento di saccenza mi sta infastidendo
Non volevo assumere un tale atteggiamento, ma solo sostenere con dati e fatti reali le mie argomentazioni.
Ma, ad esempio, il comune non potrebbe varare un bel piano per l’indipendenza energetica individuale dei cittadini ?
Magari si potrebbe partire con qualcosa del genere: http://www.consorzioabn.it/it/azioni/progetti-speciali/progetto-1000-tetti
Oppure, a mio avviso ancora più interessante, una cooperativa comune-cittadini come si sta sperimentando in alcuni comuni:
http://www.ticinonews.ch/ticino/186519/mendrisiotto-uniti-per-i-pannelli-solari
http://blog.fotovoltaicowebitalia.it/fotovoltaico-in-cooperativa-la-prima-esperienza-a-melpignano/
Lasciamo perdere i soggetti che accreditano il sito skepticalscience (“Hoskibui“, “Doug” “Makie“, “rockytom“, etc.), sicuramente personaggi più autorevoli di quelli che scrivono su climatemonitor (“sporchi negazionisti”), comunque mi devi spiegare perché se la scala temporale rappresentativa della CO2 sono 500 anni, stiamo ragionando sull’aumento delle temperature degli ultimi 25 anni? In più, perché nonostante ogni anno la CO2 aumenti di 3,3 Gt, le temperature degli ultimi 15 anni hanno avuto fluttuazioni trascurabili?
“..ma solo sostenere con dati e fatti reali le mie argomentazioni” Allora argomentami perché l’aumento di temperatura media dei 10 anni precedenti al 1998 sono certamente una modifica del clima, mentre i 15 anni seguenti di temperature ferme non dicono niente perché per avere un’idea delle dinamiche climatiche occorrono almeno 30 anni di osservazioni????…