Ciabatte o scarponi,
i politici in vacanza
Poi si riparte da rifiuti e nodo Lube

L'ex primo cittadino di Civitanova, Massimo Mobili, ha scelto Ussita, come il senatore Morgoni. Tommaso Corvatta andrà in Trentino, Fabio Pistarelli è a San Ginesio. Irene Manzi ha scelto la Maremma, mentre il sindaco di Macerata, Carancini, è al mare. Niente ferie per Pettinari, montagna e spiaggia per Capponi

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Vacanze_Politici_2013

Romano Carancini

Romano Carancini

di Filippo Ciccarelli
e Laura Boccanera

Una passeggiata in riva al mare pensando all’inceneritore del Cosmari da spegnere o una escursione sulle vette trentine in attesa della firma della convenzione con la Lube. I politici sono in vacanza – molti hanno scelto come meta la nostra provincia -, ma per settembre sono tanti gli appuntamenti nella loro agenda.

Ha scelto di andare al mare, ma è top secret la località dove sta soggiornando, il sindaco di Macerata Romano Carancini. Una settimana con la famiglia, sulle spiagge di uno dei

Fabio Pistarelli

Fabio Pistarelli

mari più belli della Penisola. Ma da domani il primo cittadino tornerà a Macerata. «Abbiamo diverse situazioni importanti in ballo già da settembre. Se dovessi scegliere una priorità direi che auspico lo spegnimento definitivo dell’inceneritore del Cosmari. Che è una questione molto sentita dai cittadini, in particolare da quelli che vivono a Sforzacosta». Questo il progetto, portato in vacanza dal sindaco. Il suo sfidante alle ultime elezioni, Fabio Pistarelli, sta invece trascorrendo le vacanze a San Ginesio. «Venivo qui fin da ragazzino, a casa dei nonni, e la settimana di Ferragosto la trascorro in queste splendide zone a due passi dai Sibillini – dice Pistarelli – qui ci sono storia, arte, natura, e pure una piscina che da 20 anni funziona, a differenza di Macerata». Il consigliere del Pdl, però, più che al polo natatorio di Fontescodella guarda alla crisi del lavoro in provincia e alla

Tommaso Claudio Corvatta

Tommaso Claudio Corvatta

situazione di Banca Marche. «Macerata non ha fatto le scelte che andavano fatte in passato, e per questo in autunno cercherò di portare l’attenzione su un problema fondamentale, come la tenuta del lavoro, specialmente in un quadro di crisi come quello di Banca delle Marche. Sono concetti che ho provato a esprimere anche in Consiglio durante la discussione sul bilancio. L’identità del capoluogo come città di servizi è fortemente messa in discussione, e questo mi preoccupa molto». Fin qui i politici del capoluogo. Sulla costa le mete scelte dai politici civitanovesi per le vacanze estive sono le montagne. Il sindaco di Civitanova, Tommaso Corvatta, ormai è un habituè del Trentino, dove a Lavarone il padre acquistò una casa nel 1978 e dove tutta la famiglia Corvatta, puntualmente, ogni anno a settembre torna per trascorrere una settimana di relax fra montagne e paesaggi incantevoli. «Ho sempre scelto di fare vacanze a giugno o settembre – spiega il primo cittadino – non è stato l’impegno da sindaco che mi ha fatto destagionalizzare». Al ritorno dalle ferie lo aspettano però numerose questioni ancora irrisolte: «prima della partenza sicuramente incontreremo Civitapark per la nuova fiera e fisseremo un

Massimo Mobili

Massimo Mobili

appuntamento con la Lube per la firma della convenzione. Poi università e ex liceo le questioni più urgenti. Inoltre ho intenzione di riprendere il dialogo con Trenitalia e tornare a parlare del passaggio a livello sulla statale 16». La settimana di Ferragosto l’ha trascorsa in montagna, a Ussita, anche l‘ex sindaco di Civitanova, Massimo Mobili. Gran viaggiatore, Mobili negli anni passati era stato in vacanza negli Stati Uniti per un giro nell’America del Grand canyon e in Australia. Una meta quindi quest’anno molto più “abbordabile”, quasi a chilometri zero. «Sì, quest’anno tutta Italia, sono stato a luglio una settimana a Londra e una a Parigi per dei matrimoni di amici, ma per le vacanze scelgo l’Italia. Ora sono nel nostro entroterra e devo dire che ci lamentiamo spesso di Civitanova, ma mi sono dovuto ricredere». A settembre un’altra capatina mordi e fuggi per il consigliere d’opposizione, stavolta la meta è il sud: «Andrò alle Eolie dal 13 settembre, poi al ritorno il primo impegno come consigliere sarà quello di controllore: del bilancio, dei conti, del preventivo, vogliamo vedere quanto si spende e come».

Antonio Pettinari

Antonio Pettinari

Non va in ferie il presidente della Provincia Antonio Pettinari, che si rilassa nella sua Santa Maria in selva facendo giardinaggio: «A luglio la mia famiglia è stata a Porto Recanati e non sono riuscito a stare con loro che per qualche ora, perché i lavori della Giunta sono continuati fino al 14 agosto. D’altra parte anche il giorno di Ferragosto, con la Provincia che era chiusa, il lavoro dei volontari non si è fermato. Molte persone hanno vigilato sugli incendi boschivi, e di questo sono orgoglioso. Per l’autunno vorrei portare a termine le quattro grandi opere su cui ci stiamo impegnando. La variante del Glorioso, il ponte di Villa Potenza, quello a Montecosaro e il polo scolastico di Camerino. Ma è molto importante passare all’affidamento in house dell’intero ciclo dei rifiuti, coinvolgendo tutte le amministrazioni pubbliche. La discarica di Cingoli? I lavori stanno andando avanti». Franco Capponi, ex presidente della Provincia e sfidante di Pettinari alle ultime elezioni, ha scelto invece le montagne di Sarnano e le spiagge di Porto San Giorgio per le sue ferie d’agosto: «Ma sul lavoro in Provincia, purtroppo, non c’è niente da dire. La nostra Giunta è ferma, non esiste. Abbiamo fatto solamente 3 Consigli provinciali, 2

Franco Capponi

Franco Capponi

dei quali convocati per le interrogazioni fatte da noi dell’opposizione. Non ci sono progetti, né strategie, né dialogo. Le giunte politiche non servono e Macerata lo dimostra in pieno: mi concentro sul mio lavoro per l’agricoltura, auspicando che le piccole e medie imprese resistano, e cercando di lavorare soprattutto con le opportunità e i bandi che arrivano dall’Europa». Ferie finite per il senatore Pd Mario Morgoni, rientrato a casa oggi dopo una settimana passata insieme alla moglie a Ussita, «un territorio che ha tantissimi pregi e bellezze, anche se a volte non adeguatamente valorizzate». In attesa del ritorno a Palazzo madama, però, sta lavorando ad una norma sul tema delle pensioni. «Vorrei proporre una legge – spiega Morgoni – che ponga un tetto ai trattamenti pensionistici, è scandaloso che ci siano pensioni scollegate dai contributi versati. Il 70% circa delle pensioni non supera i 500 euro. Allo stesso tempo lo Stato, che dovrebbe garantire la dignità delle persone, a volte è invece garante di privilegi per pochissimi. Non si possono

Mario Morgoni

Mario Morgoni

percepire decine di migliaia di euro al mese di pensione, che con i contributi versati dal singolo c’entrano poco o nulla. Sto lavorando ad un tetto massimo sia per le pensioni pubbliche che private, e ad un contributo di solidarietà per chi è ai margini ma ha diritto ad una vita decorosa».  La sua collega di partito, Irene Manzi, invece, ha scelto una soluzione mordi e fuggi: «Sono arrivata oggi pomeriggio in Maremma, insieme ad alcuni amici. Rimarrò fino a martedì, prima di tornare a Macerata. Poi mi concederò un altro break, un paio di giorni a Como». Alla Camera, il deputato maceratese sarà attesa da un tour de force: «In questi giorni di vacanza studierò con attenzione il

Irene Manzi

Irene Manzi

disegno di legge proposto dal Governo sul tema della cultura, per vedere di apportare eventuali modifiche in Commissione. Ma ci saranno tanti temi che riguardano le Marche e Macerata, penso a quelli relativi ai trasporti, come ha detto l’assessore regionale Viventi, e alla riforma delle province. Poi dovremo affrontare anche la questione femminicidio e la Legge di stabilità: ci aspettano mesi impegnativi».

 



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