Verso la definizione finale il bilancio 2013 del Comune di Macerata. Se ieri, dopo la presentazione di lunedì (leggi l’articolo) sono state approvate senza emendamenti particolarmente significativi la delibera al piano finanziario, al regolamento e all’approvazione delle tariffe Tares per l’anno 2013 e la delibera che lascia invariate le aliquote Imu e l’addizionale comunale Irpef, oggi è andato in discussione il Bilancio di previsione. A livello complessivo, a fronte di minori entrate per circa 1.6 milioni di euro vengono aumentati i fondi destinati al il sociale. Dei quasi 16 milioni di euro riservati ai servizi, quelli alla persona coprono adesso quasi 56% del totale. Cifra a cui si aggiunge un 11% destinato alla cultura e al turismo. Un indirizzo che in passato l’assessore Blunno ha giudicato “nel pieno spirito del centrosinistra.” Del programma degli investimenti invece, nel 2013 ne verranno coperti circa 6 milione di euro, buona parte dei quali per manutenzioni.
Un bilancio che non ha particolarmente entusiasmato la maggioranza ma che allo stesso non ha creato quelle frizioni pubbliche apparse chiaramente durante l’approvazione del bilancio 2012. Una maggioranza i cui consiglieri non hanno prodotto né interventi né emendamenti significativi, in un clima quasi annoiato di scarsissima partecipazione. Forse colpa del caldo estivo, forse per colpa degli scarsissimi limiti di manovra che presenta un bilancio ingessato sugli anni precedenti, anche la ripetuta mancanza del numero legale ha dimostrato – insieme ai pochissimi interventi dei Consiglieri di maggioranza – come la politica di maggioranza sia ancora oggi mancata all’appello.
La grave situazione delle finanze locali e la considerazione dei danni che sta creando con i suoi interventi lo stato centrale alle municipalità, sono state considerazioni comuni a maggioranza e opposizione. Ma con i dovuti distinguo. Il Consigliere Pdl Castiglioni è stato infatti molto duro con la maggioranza durante il suo intervento odierno. L’ha accusata di aver dato all’opposizione tempi troppo ristretti per studiare il bilancio e proporre emendamenti. “La prego eviti Assessore Blunno – è intervenuto – di dire che anche quest’anno non siamo stati collaborativi quando a noi i documenti sono stati resi disponibili solo il 15 luglio e le commissioni sono state convocate solo a partire dal 22”. Ma cosa avrebbe proposto Castiglioni? “Bisogna agire sulle spese. Delle spese correnti, ci dicono gli uffici, sono fisse quasi 30 milioni ma il resto (circa 15 milioni, ndr) sono di natura politica. Ebbene, agendo su questa spesa il dieci per cento sarebbe potuta andare alla riduzione fiscale.” Venendo alla Tares, Castiglioni ha rifiutato la possibilità che “che il tributo sia frutto solo delle imposizioni dall’alto. Non mi si venga a raccontare la frottola” – si è rivolto alla Giunta e alla maggioranza – “che una raccolta differenziata sopra il 60% non avrebbe portato il costo di smaltimento da 217 a 173 euro a tonnellata. L’alibi del tutto va bene”, ha concluso il suo intervento, “copre le inefficienze. Oggi sono critico e non propositivo. Sarei stato propositivo se avessi avuto tempo. Ora non lo sono più.”
Un intervento di taglio molto diverso – apprezzato anche con un “bravissimo” finale da parte del Sindaco – è stato quello di Fabrizio Nascimbeni. Il Consigliere di Macerata è nel Cuore ha affrontato la questione risorse partendo da un dato di fatto piuttosto semplice ma spesso dimenticato. L’evidente intenzione dello Stato centrale di ridurre progressivamente le risorse verso i comuni. “Un milione e seicentomila euro quest’anno, ulteriori due milioni e mezzo per il 2014. Oggi possiamo permetterci ancora lo Sferisterio?” Da qui la proposta politica rivolta a maggioranza e opposizioni. “Mi sento di iniziare un discorso di consapevolezza in Consiglio e assieme di consapevolezza verso la città. Il mondo dal 2010 al 2013 è cambiato. Così a Macerata non possiamo più permetterci le spese sui servizi. Servizi utili ma non più sostenibili a meno di aumentare ulteriormente la pressione fiscale. Questa è la situazione reale.” Secondo Nascimbeni è necessario spiegare ai cittadini che per necessità alcuni servizi o i fondi destinati alle associazioni come al sociale vanno tagliati. “La politica tutta insieme deve assumersi la responsabilità delle scelte a un anno dalla campagna elettorale, di dire chiaramente cosa vada garantito e cosa no. Musicultura? Lo Sferisterio? Valutiamo seriamente e decidiamo.” Così in chiusura di intervento ha proposto di aprire da settembre la Commissione Bilancio a tutti i capogruppo “per assumere collegialmente le responsabilità.” Quindi un’altra conta del numero legale: questa volte c’è, ma ormai si è fatto tardi. Il voto presumibilmente domani.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Anche questa volta vi devo dire che avete fatto un pessimo spettacolo, non mi stancherò mai di dirvelo, volete far vedere che ognuno svolge il proprio ruolo, ma purtroppo non e cosi. Vi accusate a vicenda sia la minoranza sia la maggioranza, che non svolgete il proprio dovere.
Apprendo dall’articolo: una maggioranza i cui consiglieri non hanno prodotto né interventi né emendamenti significativi, in un clima quasi annoiato di scarsissima partecipazione. Forse colpa del caldo estivo, forse colpa di troppa …………
Quando si arriva a questo punto, si devono cambiare per forza tutti gli attori per un rinnovamento radicali. Purtroppo la gente di Macerata, e troppo buona, altrimenti già da molto tempo avreste cambiato aria. Sono fiducioso nei giovani se creano liste civiche (non come queste attuali) per far si che vi tolgono dal comando della citta di Macerata.
Aumentare il sociale per farci cosa??? Qualcuno, tipo BLUNNO, ce le spieghi questi aumenti, invce li andava tagliato…
BLUNNO CI ILLUSTRI QUESTI IMPORTANTISSIMI INVESTIMENTI NEL SOCIALE, TUTTI… IMMAGINO CHE SARANNO IL CENTRO SOCIALE E QUALCHE COOP DI PARTITO…
Nascimbeni dice quello che dico io da anni…
o si taglia lo Sferisterio così come è che non serve a nulla se non alla politica (Micheli insomma),
o si investe per una stagione all’altezza senza politica e senza Micheli e senza PD.
Insomma sopprimerlo è più facile…
Caro Fabrizio Nascimbeni,
tu puoi davvero credere o pensare che, con la diligenza del buon padre di famiglia, sindaco – giunta – consiglio vi mettiate a tavolino a discernere ciò che può sopravvivere e ciò che invece va tagliato inesorabilmente?
Figlio caro, dimmi almeno la verità: hai trovato un escamotage dialettico per tirarti fuori d’impaccio senza prendere posizione, all’insegna di un democristianissimo ennesimo “volemose bbene” (sia pure senza voce accorata). Non farmi credere che lo pensi davvero: la trovo un’offesa tanto alla tua quanto alla mia intelligenza.
Sì, è vero, lo Stato centrale riduce i finanziamenti verso i Comuni. E non è vero che noi cittadini non ce ne ricordiamo, anzi! Dal momento che facciamo fatica ad arrivare alla fine del mese, lo sappiamo meglio di voi. Ma a me pare che alla fine della giostra i soldi per Musicultura – chissà come mai – spuntano sempre fuori e quelli per la Stagione lirica lo stesso (e quelli per gli incentivi ai dirigenti lo stesso). Di meno quelli a sostegno dei cittadini più in difficoltà…
Sicché? Si rende indispensabile tagliare i servizi? Specie quelli sociali?
Papa Francesco sindaco! Mi sa che è l’unica.
Carino ed elegante Ricotta sempre alle prese con il cellulare!
16 Mio spesi per i servizi: il 56% per quelli alla persona (quasi 9Mio), 11% a cultura e turismo (1,76Mio). Magari qualche parola sugli oltre 5Mio mancanti non avrebbe guastato.
“6 Mio per gli investimenti, di cui buona parte per le manutenzioni”. Ma le manutenzioni sono spese correnti e non investimenti, perchè ci sono ogni anno! Le vere spese per investimenti sono quelle cd one-shot: si fanno una volta e valgono per più anni! In altre parole, pare intuire che i veri investimenti non sono stati previsti, almeno finanziariamente.
Finalmente, (meglio tardi che mai) una nota positiva: qualcuno che inizia a chiedersi se lo Sferisterio (e le enormi spese che esso determina) servono veramente alla comunità maceratese! Si potrebbe cominciare a pensare se dirottare le ingenti somme che queste attività chiamate “culturali” assorbono verso altre che interessino una fetta decisamente più vasta della cittadinanza.
Caro Maurizio Morelli,
basterebbe effettuare due manovre: un consiglio d’amministrazione non politico ma tecnico (nel senso alto del termine, ossia di gente addetta ai lavori musicali e dello spettacolo, insieme a qualche amministrativista) e l’affido in gestione dell’Arena a privati. Invece di invitarli – come ha fatto Spacca – a rifinanziare la Banca delle Marche, coprendole il buco nero, invitarli ad essere responsabilmente attivi nella macchina produttiva dello Sferisterio. Tanto, se i soldi ce l’hanno per Banca Marche, ce li hanno pure per lo Sferisterio. Semmai, come sempre, non ce li hanno per gli operai…
LO SFERISTERIO E’ E DOVREBBE ESSERE UNA RISORSA PER L’ITALIA PER LE MARCHE E NON SOLO PER MACERATA, solo che se si organizza la Notte dell’Opera in un giorno lavorativo e si mettono le opere nei fine settimana significa che dei turisti a Micheli non gliene frega niente è solo per risparmiare soldi sulla pelle delle maestranze (coro,orchestra,comparse etc etc) I sindacati dove sono ?