La seduta del Consiglio Comunale di Macerata convocato per domani 2 luglio si occuperà del recepimento da parte dell’Amministrazione cittadina di due normative nazionali promulgate nel 2011 e nel 2012, la prima relativa alla Tassa Rifiuti e Servizi (Tares), la seconda sull’accorpamento delle Sedi Giudiziarie. Verranno inoltre discusse l’interrogazione presentata dal Consigliere Pd Marco Gasparrini relativa alla riqualificazione di Villa Potenza, in particolare dei luoghi di socializzazione che nel programma del centro-sinistra sarebbe potuto rientrare nel progetto “una piazza per ogni Frazione.” Fabio Massimo Conti, inoltre, interpellerà l’Amministrazione in merito alle modalità di scelta degli spazi dove si sono svolti il 13 e il 14 giugno gli eventi legati alla Festa della Musica.
Venendo al punto più sostanzioso, cioè alla Tares, ricordiamo che tale tributo riguarda la gestione dei rifiuti e va a sostituire dal 1 gennaio 2013 la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia) e la Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (Tarsu). Con la Tares verranno finanziati anche i così detti “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale quali l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale e le aree verdi. Sebbene con l’introduzione della Tares si preveda a livello nazionale un aumento dei costi per il cittadino particolarmente sostanzioso – per alcuni comuni della Provincia, come abbiamo riportato, si suppone addirittura un aumento di due, tre, quattro volte rispetto alle tariffe dello scorso anno – a Macerata lo scenario è migliore. Se infatti la Tarsu deve garantire una copertura complessiva di poco inferiore del cento per cento del costo effettivo dei servizi, l’attuale tassazione in vigore nel capoluogo copre già questa cifra in maniera consistente. I rincari per i maceratesi dovrebbero quindi contenersi ad un massimo del 20%, sebbene i conteggi definitivi siano ancora in corso da parte dell’amministrazione. Un aumento che di certo non agevola famiglie e imprese ma che non può propriamente essere definito “una stangata.” La delibera posta all’Ordine del Giorno va comunque ad anticipare le prossime modalità di pagamento della Tares. Il tributo dovuto verrà rateizzato in tre pagamenti: il primo entro il 30 settembre, il secondo entro il 2 dicembre mentre per l’ultima rata non si è ancora definita una data precisa. Si suppone comunque che non si vada oltre fine di febbraio del 2014. I maceratesi pagheranno le prime due rate di Tares versando al Comune gli stessi importi corrisposti lo scorso anno per la Tarsu, a cui seguirà il conguaglio finale al momento del pagamento dell’ultima rata, quando ovviamente i maceratesi conosceranno l’importo esatto da versare.
Sempre per domani – a seguito di un’interpellanza presentata dai Consiglieri del Pdl Riccardo Sacchi e Fabio Pistarelli – l’Amministrazione risponderà in merito all’accorpamento delle Sedi Giudiziarie dovute alla chiusura del Tribunale di Camerino e della sede distaccata di Civitanova Marche, oltre al trasferimento degli Uffici dei Giudici di Pace e dell’Unep. Per quanto riguarda i Tribunali la legge non ammette deroghe o eventuali proposte alternative provenienti dai Comuni interessati. Così i giudici provenienti da Camerino e da Civitanova Marche si trasferiranno presso l’attuale Palazzo di Giustizia di Macerata. Per gli Uffici dei Giudici di Pace la situazione è invece più complessa e ancora non del tutto definita. Interessati dal trasferimento sono i Giudici di Pace di Tolentino, San Severino, Cingoli, Civitanova Marche e Recanati. Entro il 30 aprile queste amministrazioni dovevano far pervenire al Ministero la volontà o meno di accollarsi il costo del servizio per mantenere i rispettivi uffici del Giudice di Pace nel loro territorio. Adempiuto questo atto lo stesso Ministero ha dodici mesi di tempo per stilare un elenco definitivo degli Uffici da trasferire. A rendere più nebulosa la situazione sono sia la presentazione di un ricorso al Consiglio di Stato in merito proprio al trasferimento delle sedi di cui sia avrà a brevissimo l’esito, sia per la proposta di un rinvio dei termini dei trasferimenti attualmente in discussione alle Commissioni Giustizia di Camera e Senato. In vista di questi possibili spostamenti a Macerata, il Comune ha già individuato un possibile nuovo spazio nel Palazzo Trevi-Senigallia di recente ristrutturazione. La Provincia invece aveva dato la propria disponibilità nel mettere a disposizione l’Istituto Pannaggi, sede in prossimità dell’attuale Tribunale. Anche se non c’è ancora l’ufficializzazione, è molto probabile che i Giudici di Pace di San Severino, Cingoli, Tolentino e Recanati si trasferiscano a Macerata. Il Comune di Civitanova Marche invece sembra aver presentato una propria proposta al Ministero di Grazia e Giustizia per il mantenimento della sede presso lo stesso comune.
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Considerato che la nuova TARES , tra i vari servizi forniti dal Comune, comprendera’ anche l’illuminazione pubblica, ci dovremo sobbarcare anche il peso della luce erogata dalla miriade di lampioni( per il momento inutili) della lottizzazione Valleverde?
Lo scorso anno mi sembra che l’APM abbia pagato OLTRE 1 milione di euro di tasse: certo è che se hai una azienda che è tu quasi al 100% (quindi sei tu che decidi come investire, acquistare, risparmiare, pagare) questi soldi, finiti (stupidamente?) in tasse, potevano/potrebbero essere impiegati/dirottati al contenimento della TARES
Maledizione!!!con una raccolta differenziata superiore al 50% la tassa sui rifiuti dovrebbe essere abbassata non aumentata!……Ma siccome la TARES è anche una tassa sui servizi,ci diranno che i costi dei servizi sono aumentati!!!(chissà se gli stipendi dei politici locali sono inclusi nella tassazione?)
Non è vero che l’Ufficio del Giudice di Pace di San Severino sarà trasferito a Macerata, ma sarà accorpato con quello di Camerino. Solo per amore della verità!