Truffa da 200 mila euro all’Inps
Denunciati 25 immigrati

OPERAZIONE KARONTE - Gli extracomunitari, residenti in diversi comuni dell'entroterra maceratese, avevano trovato il modo di percepire uno o più assegni sociali, senza averne diritto, facendo arrivare gli anziani genitori dai paesi di origine per sbrigare le pratiche e poi farli rientrare a casa. Ad insospettire le Fiamme Gialle il loro tenore di vita non congruo alla situazione professionale

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Il comandante Papetti e il tenente Feola

di Alessandra Pierini

Avevano trovato il modo di avere un reddito certo, ai danni dello Stato, senza lavorare i 25 immigrati denunciati dalla Guardia di Finanza di Camerino per una truffa del valore complessivo di 200 mila euro. Il sistema di frode utilizzato permetteva di recepire uno o più assegni sociali, pur non avendo i requisiti richiesti dalla legge.
«Da un paio di mesi – ha spiegato il tenente Francesco Feola – tenevamo sotto osservazione alcuni soggetti extracomunitari, per lo più albanesi, che sebbene non lavorassero, passavano le loro giornate in alcuni bar, giocavano alle slot machine, consumavano alcolici e avevano auto di medio tenore. I colleghi hanno analizzato il loro stato di famiglia e, conoscendo bene il territorio, si sono accorti che sulla carta risultava la presenza nelle famiglie di genitori ultrasessantacinquenni che di fatto non c’erano».
In effetti la legge, per il rilascio dell’assegno sociale che può essere di un importo compreso tra i 370 e i 429 euro ma può aumentare fino a 700 euro in caso di figli a carico e reddito particolarmente basso, chiede il superamento dei 65 anni di età, il soggiorno continuativo per almeno 10 anni nel territorio nazionale e la residenza effettiva, salvo che per gravi motivi sanitari che vanno documentati. «In realtà – ha sottolineato il tenente Feola – ci siamo accorti che i soggetti indagati facevano arrivare in Italia i  genitori,  in molti casi sia del marito che della moglie, attraverso l’istituto del ricongiungimento familiare, poi si recavano all’Inps per ottenere la pensione sociale, aprivano conti correnti cointestati in cui far versare l’assegno e una volta presa la pensione tornavano a casa. Attraverso un significativo passarola e la diffusione anche su internet, il sistema è molto conosciuto tra gli immigrati ».

Finanza_Operazione_Karonte (4)Le Fiamme Gialle di Camerino hanno a questo punto deciso di approfondire queste situazioni nell’operazione “Karonte” che ha interessato 50 soggetti beneficiari dell’assegno. Di questi 25 sono risultati non in regola e sono stati segnalati alla Direzione provinciale dell’INPS d Macerata per la revoca o sospensione del sussidio che hanno riscosso nel periodo 2007/2013 per un totale indebitamente percepito di 200 mila euro. Tutti i soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per truffata aggravata e continuata ai danni dello Stato.
«Da sottolineare – ha insistito Feola – che in Italia sono ben 30 mila gli stranieri che percepiscono l’assegno sociale per una spesa annuale di 50- 60 milioni di euro, quindi un’indagine sul territorio nazionale è auspicabile e porterebbe a risultati importantissimi».
Molto soddisfatto il comandante provinciale Paolo Papetti: «In due mesi di indagini abbiamo ottenuto risultati importanti e continueremo con i controlli in tutta la provincia. Oltre alla repressione, puntiamo alla prevenzione e vogliamo che i furbetti sappiano che non lasceremo passare anomalie».

I NUMERI DELL’OPERAZIONE KARONTE: Tra i 25 beneficiari della previdenza, 2 sono risultati irreperibili e cancellati dalle liste dell’anagrafe, 22 non hanno rispettato il requisito della residenza effettiva e abituale in Italia facendo ritorno e permanendo nei paesi di origine, uno è risultato irregolare sin dalla predisposizione della domanda non avendo la residenza effettiva da almeno dieci anni sul territorio nazionale.

Tra i denunciati 5 erano di Castelraimondo, 5 di Matelica, 5 di Gagliole, 4 di San Severino, 2 di Serrapetrona, 1 di Camerino, 1 di Fiuminata, 1 di Acquacanina, 1 di Ussita. Tra i denunciati, oltre a molti albanesi, anche diversi cubani, una donna del Marocco e un indiano.

(Foto Cronache Maceratesi – vietata la riproduzione)

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