“Un provvedimento che intende ridare fiducia alle persone in difficoltà in questo momento di forte crisi economica che colpisce duramente molte famiglie residenti nel nostro territorio. Si tratta di una risposta concreta dell’Amministrazione, di certo non risolutiva, che vuole offrire opportunità anche di possibile reinserimento nel mondo del lavoro e non rimanere così legati a pure logiche assistenzialistiche. Meglio la dignità di un qualsiasi lavoro che la pura assistenza!”. Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali, Stefania Monteverde annunciando il nuovo provvedimento dell’Amministrazione comunale in favore delle categorie più a rischio. Si tratta di buoni lavoro, per un valore complessivo di 12.200 euro, che entro il prossimo mese di maggio si trasformeranno in opportunità quali lavori destinati alle persone in difficoltà sociale ed economica per cui sono previsti interventi di sostegno in base ai criteri indicati dal regolamento comunale e su progetto sociale individuato dagli assistenti sociali dei Servizi alla Persona. “Tenendo conto delle attitudini di ciascuno e delle prestazioni lavorative da svolgere – prosegue l’assessore Monteverde – verranno individuati i lavori di pubblica utilità in cui spendere i voucher”. Saranno lavori socialmente utili rivolti a soddisfare esigenze di pubblica utilità quindi relative a manifestazioni sportive, culturali fieristiche e a lavori di emergenza e di solidarietà, nonché lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi e monumenti.“Con questa iniziativa l’Amministrazione comunale – conclude l’assessore alle Politiche sociali – prosegue concretamente sulla linea della scelta intrapresa fin dal suo insediamento con lo stanziamento di due fondi anticrisi per un totale di oltre 250.000,00 euro e vuole combattere il rischio che si aggravi il senso di sfiducia che può instaurarsi quando, in assenza di alternative concrete, si è costretti a ricorre continuamente al sistema assistenziale. Tutto questo infatti si riflette negativamente nel senso di autostima delle persone in difficoltà e aumenta il disagio. L’utilizzo dei buoni lavoro invece rappresenta un modo per fornire al tempo stesso aiuto e magari anche innescare un virtuoso circuito di ripresa della fiducia in se stessi”.
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Non è così che si crea occupazione, questo serve soltanto a sperperare denaro pubblico, denaro prelevato dai già tartassati contribuenti che sono allo stremo. Il lavoro si crea facendo le riforme: liberalizzazioni, privatizzazioni, riforma del mercato del lavoro, taglio pesante della spesa pubblica improduttiva e taglio altrettanto sostanzioso della pressione fiscale sui cittadini e sulle imprese.
“…il resto è noia”
Non va bene il provvedimento dell’assessore e non va bene il commento. Il lavoro non nasce per decreto. Invece di parlare con formule vuote come riforme liberalizzazioni privatizzazioni ed altre stupidaggini che sentiamo da ormai 30 anni (dimenticavo: competitività, la più recente e la più grande), si deve prendere atto del fatto che il mondo che abbiamo inventato nelle nostre menti fatto di crescita continua data da consumi all’infinito, invece è FINITO. I paesi sottosviluppati , si sono sviluppati ed oggi esportano da noi ciò che producono con le loro risorse, mentre prima noi rapinavamo le loro risorse, le trasformavamo e le rivendevamo loro a caro prezzo. A mio avviso l’unico modo per creare lavoro è togliere le macchine operatrici e ridare le pale ai muratori, le ramazze agli spazzini,le zappe agli agricoltori e le penne agli impiegati. Ovviamente pagandone dieci con lo stipendio di uno. Invece sono cinque anni che stiamo studiando le misure per la CRESCITA, senza ovviamente cavare un ragno dal buco. E’ finita un’epoca, prendiamone atto ed attrezziamoci, sopratutto mentalmente. Forse soffriremo meno se saremo preparati.
io sono di tolentino invalido vivo in una roulotte da 4 anni senza servizi igienici e senza acqua aiutatemi..
buongiorno mi chiamo giovanni denocenti di tolentino volevo sapere per un lavoro vivo in una roulotte da 4 anni invalido senza acqua e senza i servizi igienici potete aiutarmi?
12.000 euro totali, ammazza se so sforzati tutti… poi c’era in provincia chi prendeva oltre 100.000 euro l’anno… vabbè…
Solo per comprendere a fondo la bontà dell’iniziativa, è possibile sapere:
1) 12.200 euro complessivi da dividere in quanti , sulla carta ?
2) compenso lordo o netto?
3) materiali di consumo a spese di chi? vernici, pennelli, detergenti, carburanti etc.etc.? e ogni altra spesa viva?
4) l ‘assicurazione contro gli infortuni pagata da chi?
Inoltre. E’ stato valutato in termini economici, il contraccolpo per quelle piccole imprese, partite iva, autonomi, che di questo tipo di impiego di settore essi vivono e già arrancano, fanno fatica a tenere aperte le loro posizioni fiscali-contributive ? A questi non si abbassa la loro autostima, oltre che il loro fatturato, sostituito da un compenso a basso prezzo, così pagato dal Comune?
Non mi pare corretta in linea di principio, tale applicazione di assistenza sociale.
Togliamo da una parte già disagiata, per dare ad altri disagiati e quindi creare altri disagi?Certo, non saranno 12.200 euro sottratti a questi ad incrementare le loro difficoltà, ma vale in quanto impianto mentale , quale approccio ai problemi che un’amministrazione si trova a gestire.
E grazie per la risposta.
Ma è sicura l’assessore Monteverde ,che si possa inquadrare questo tipo di prestazione lavorativa sotto forma di diversa assistenza sociale , ai lavori socialmente utili? Ne saprà più di me senz’altro, ma nella previsione di legge sui LSU, e tanto per cominciare già nell’ambito di applicazione, mi sembra rientri solo in un tipo di intervento, quello sul patrimonio culturale e lo sviluppo del turismo, rispetto tutti quelli da lei elencati, e poi mancano tante altre condizioni , non ultima quella che :
“Non possono essere impiegati a copertura di carenze di organico e comunque in servizi istituzionali dell’ente e/o in servizi che l’ente potrebbe dare in appalto a terzi.”
http://www.informagiovani.it/lavoro_formazione/legislazione/sociale.htm
Credo valga la pena discutere e approfondie l’argomento con chi ne sa meglio e più di me.