Banconote false a Porto Recanati ma ai carabinieri non risultano denunce o casi di particolare allarme.
A farne le spese sono state una tabaccaia che ha incassato il denaro finto ma anche la sua cliente, una trentenne che lavora in un locale di Porto Recanati e che aveva appena prelevato la banconota falsa da un bancomat.
E’ accaduto nel week end quando la ragazza è entrata nella tabaccheria e ha pagato con 20 euro quello che aveva preso. La tabaccaia, forse controllando come sua prassi o insospettita da quella banconota, l’ha maneggiata notando qualcosa di strano ma ha poi accettato il denaro e dato il resto alla cliente. Questa mattina, però, la giovane è tornata ancora una volta nella tabaccheria dove la commerciante le ha fatto notare l’accaduto. A questo punto la portorecanatese, molto stupita, ha pagato con denaro corrente e ha rivelato di aver prelevato la banconota falsa l bancomat di una banca della città. Decisa ad andare fino in fondo, si è rivolta ai carabinieri e alla banca dalla quale aveva ritirato il denaro per avere chiarimenti. La banconota, infatti, sembrava perfettamente uguale all’originale e sembrava avere tutto perfettamente in regola, dal colore agli altri accorgimenti tecnici della Zecca di Stato, tranne lo spazio quasi assente in alto.
non è il primo episodio di questo genere. A maggio scorso a Recanati due giovani erano stati denunciati per possesso di banconote false dopo che avevano tentato di pagare la loro spesa con soldi finti (leggi l’articolo). Anche quella volta in gioco c’erano delle banconote da 20 euro e anche quella volta era stato il commerciante ad accorgersi che qualcosa non quadrava. La differenza è che i due ragazzi volevano spacciare quelle banconote per vere mentre questa volta la malcapitata era all’oscuro di avere denaro falso. Nella città della poesia il commerciante si era rivolto ai carabinieri per far rintracciare i due ragazzi mentre questa volta i due portorecanatesi, commerciante e cliente, hanno risolto la cosa bonariamente tra loro.
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non ci possiamo più fidare neanche delle banche?????
Quando vado in banca a depositare la cassiera conta manualmente i soldi: tot centesimi, tot 1 euro, tot 2 euro…. E poi passa a contare le banconote: tot da 5 eruro, tot da 10 e così via.
Poi prende tutte le banconote e, per sicurezza, fa un secondo controllo facendole passare tutte atttraverso le macchinette conta-soldi che, in brevissimo tempo, ri-conta tutti le banconote e, sul lettore, si vede anche (in automatico) quante banconote da 5 euro, quante da 10 ecosì via….
Mi è stato detto che queste macchinette conta banconote oltre che, ovviamente, contarle le VERIFICA pure…. Quindi la cassiera sa con buonissime probabilità se le banconote che io verso sono buone o sono false….
Siccome queste macchinette conta banconote sono altamente professionali MI SEMBRA MOLTO STRANO (ma tutto è possibile) che in banca raccattino soldi falsi e non se ne accorgono, finendo per rimetterli in circolo attraverso il bancomat!!!
A questo punto la filiale che ha RI-messo in circolo le banconote false deve essere (A) una filiale piuttosto sfig@ta (tanto da non avere decenti macchine verifica soldi) oppure (B) il cassiere non fa la verifica con la macchina conta soldi (e ci sarebbe da chiedersi il perchè!!) oppure (C) la signora ha fatto confusione e i sodi falsi non erano quelli prelevati dal bancomat.
caro Gianfranco,
purtroppo non è come dici tu, anche a me infatti, tempo fa, è capitato di fare bancomat e ricevere banconote false, quando mi è stato fatto notare (pochi minuti dopo il prelievo) ho fatto ritorno in banca ad esporre il problema, si è concluso tutto con la perdita delle banconote perchè il cassiere ha l’obbligo di ritirare e distruggere le banconote false.
Ora, se è vero che debbono essere distrutte, è altrettanto vero che la macchinetta contasoldi li conta e basta e il cassiere che trova banconote false nella sua cassa ne deve rispondere personalmente, rimettendoci di tasca propria, quindi se la matematica non è un’opinione e due più due fanno quattro, se ne deduce che le banconote false arrivate nel cassetto della banca, potrebbero essere trasferite al bancomat per non doverci rimettere di tasca propria e così prima o poi a farne le spese sono gli ignari clienti che dopo aver effettuato il prelievo al bancomat rischiano di ritrovarsi una denuncia sul groppone
….mi capitò molti anni fà che uno studente mi disse che il Bancomat le aveva dato un biglietto da 50euro falso, allora andai a controllare, ma dal Bancomat risultava che erano stati erogati 5 biglietti da 10….
Questo problema è impossibile che si verifichi perchè tutte le banconote dei Bancomat per normativa Bancaria Europea con entrata in vigore EUR debbono essere tutte provenienti smistate senza nessun logoro o biglietto strappato da un centro Privato di raccolta o dalla Banca d’ Italia che divide e smista tutte le banconote ed eventuali biglitti logoro o falsi vengono rilevati e bloccati.
….considera che STRAPPARE o deturpare una banconota anche scrivendovi sopra è reato,l’alterazione di banconota è un reato previsto dall’articolo 454 del codice penale, pertanto in questi casi c’è solo da redigere il verbale di sospetto di falsità e sarà la Banca d’Italia a stabilire se è falso.Considera che se dietro di te quel giorno ci fosse stata una persona in divisa il cassiere rischiava la denuncia. Il cassiere voglio solo pensare che non abbia fatto quello che tu dici.
Con tanti “falsi” politici… ci possono essere “false” banconote…!!!
@ Incazzato Cronico
Io lavoro con 2 banche diverse e tutti i cassieri (dopo aver contato manualmente le banconote) le fanno passare sotto la macchinetta conta soldi/verifica banconote, che dovrebbe essere più “sofisticata” di quelle che ogni tanto usano nei supermercati (per intendersi quella che i soldi li controlla sputandoli).
Tale macchina, mi è stato detto, è di fascia “molto alta” sul mercato e pertanto la possibilità che banconote false vengano lette come vere è molto scarsa: ovvio che se ci sono filiali di banche che NON controllano i soldi che ricevono (ma si affidanoi solo alla mano e all’occhio del cassiere) il discorso cambia