Parliamo ancora di sprechi maceratesi e ancora di energia. Dopo la segnalazione di ieri della lettrice Cinzia sulle luminarie ancora accese in centro (leggi l’articolo) oggi ci occupiamo di Valleverde, sulla illuminazione della zona ancora priva di attività produttive era già giunta nelle settimane scorse un’altra segnalazione (leggi l’articolo) ed ora riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Roberto Cherubini:
“Le luci accese a Valleverde sono molto di più di un indecenza e di uno schiaffo alla crisi. Le luci accese a Valleverde testimoniano l’assoluta inadeguatezza della nostra classe politica, molto impegnata le fare il salto da un partito all’altro per non perdere i posti di privilegio, ma molto meno impegnata nelle questioni pratiche che interessano le persone. Le luci accese a Valleverde forse sono pagate dal consorzio, forse dal Comune, ma questo non conta nulla, perché sono comunque uno spreco senza alcun senso. Le luci accese di Valleverde testimoniano che in questa città la cultura ambientalista è distante milioni di km. Un qualsiasi amministratore dotato di un minimo di responsabilità avrebbe immediatamente fatto spegnere quei lampioni che illuminano il nulla. Si palleggeranno le responsabilità, come succede sempre, ma io mi vergogno di essere rappresentato da chi non nota il contrasto stridente tra l’esigenza di risparmiare l’energia ed i lampioni accesi sul nulla. Il risparmio energetico non è più una “cosa bella da fare” ma è un’ esigenza del pianeta; un pianeta che stiamo demolendo per la nostra frenesia consumistica. Mentre scrivo queste poche righe mi raggiunge una notizia ancora più curiosa: nonostante la chiara opportunità in quella zona ricca di falde di realizzare pozzetti per l’estrazione dell’acqua da irrigazione, per le rotatorie verrà usata l’acqua potabile. Acqua ed energia non sono risorse infinite!
Nel mondo varie guerre si combattono per la conquista di zone ricche d’acqua; nel mondo l’eccessiva richiesta di energia provoca la distruzione di enormi quantità di territorio. Siamo circondati da comuni virtuosi che chiudono i centri storici e li rendono vivibili grazie a mezzi di trasporto ecologici, che decidono di azzerare il consumo del territorio, che inseriscono le lampade a led nell’illuminazione pubblica, che incentivano gli impianti fotovoltaici sulle case private, che riducono gli esorbitanti consumi energetici delle strutture pubbliche, che effettuano campagne pubblicitarie contro le bottiglie di plastica e l’uso dell’acqua di rubinetto. Noi no! Noi accendiamo a giorno Valleverde ed innaffiamo le rotatorie con l’acqua potabile. Vergogna!”
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Che p…lle .
caro roberto, hai perfettamente ragione
il grande totò avrebbe detto “e io pago”
A proposito di rotatorie, quali sono le proprietà che un incrocio deve possedere affinché divenga potenzialmente oggetto di trasformazione in rotatoria? In altre parole, ‘ste rotatorie sono veramente tutte necessarie?
Ma come… se uno annaffia il giardino con acqua potabile rischia una severa multa e questi possono annaffiare addirittura una rotatoria???????????
Abbiamo oramai preso coscienza che ValleMorta è, come direbbe Fantozzi, una [email protected]@… pazzesca.
Molto probabilmente si svilupperà poco e qualcuno, complice l’avidità, che sperava di farci tanti bei soldini finirà a ramengo.
Detto questo ci sarebbe però da capire se è stata “presa in carico” da Comune oppure no.
Perchè ogni altra eventuale polemica è sterile.
Nooooo ancora… Ma Roberto Cherubini non è lo stesso che per anni ha riproposto calendari e nuove pubblicazioni con le stesse foto storiche di Macerata? Un pochino ripetitivo nella scelta degli argomenti…
Visto che parliamo di una nuova installazione il comune ha provveduto a rispettare le normative circa il contenimento del consumo energetico e per l’abbattimento dell’inquinamento luminoso?
Sono passato solo una volta ma mi sembra che l’illuminazione non sia a led o a ridotto consumo energetico?
La visione dell’alto dell’area sembra davvero le piste di un aeroporto.
Spero di non sbagliarmi ma l’idea di installare lampade energivore e meno costose anziché investire in prodotti magari inizialmente più costosi ma con costi di gestione, manutenzione e consumi elettrici inferiori rappresenta una visione non a lungo periodo e assolutamente sbagliata.
Spero che il comune possa smentirmi dichiarando quali sorgenti luminose ha installato e quante e quanta energia si stima di consumare in quest’area produttiva.
Grazie mille
QUELLE LUCI SERVONO PER ABBAGLIARE IL MACERATESE IDIOTA CHE DOVRA’ VOTARLI.
se in una piccola città come Macerata non si riescono a gestire con oculatezza situazioni palesi di spreco come questa, è evidente che chi è responsabile per la gestione di queste cose non sa fare il proprio lavoro.
Perfettamente d’accordo con Cherubini. Vorrei sapere chi è’ quel genio che ha autorizzato uno spreco di denaro pubblico ( anche nostro) in questi tempi di crisi.
In compenso qualche tempo fa, per economizzare, il Comune a Piediripa, in alcune vie anche densamente abitate, permetteva alla notte l’accensione di un lampione ogni due. Ma che geni i nostri amministratori!
quel SILENZIO ASSORDANTE DELLE MEGA ROTATORIE del Valleverde per ora è solo illuminato dai lampioni accesi ma, PURTROPPO, NON SARA’ MAI ROTTO DALLA VIVACITA’ DELLE IMPRESE
Ma la strada è aperta al pubblico?
E’ già transitabile ? In questo caso è normale che sia illuminata anche se non ci passa una mosca.
Al contrario NO e quindi c’è uno spreco.
Se è aperta e nessuno la usa allora la domanda che si farebbe un bambino è: perché è stata costruita ? Chi ci ha guadagnato?
@ Macera Tese
Premettendo che se per ipotesi la strada è tutt’ora privata (anche se non credo) i soggetti proprietari ne fanno quello che vogliono e, pertanto, potrebbero anche essere poco virtuosi e fregarsene del risparmio energetico (e quindi essere molto e assai imbecilli) ma se volessero illuminarla a giorno avrebbero tuto il diritto di farlo poichè ognuno, con i propri soldi, ne fa quel che vuole….
Il problema credo che sia invece a monte, cioè nel senso che quando si sono concesse le licenze FORSE sarebbe stato il caso che gli uffici competenti (o incompetenti??) avessero valutato meglio il progetto, magari chiedendo delle migliorie soto il profilo del risparmio energetico, anche perchè poi tutto l’ambaradan sarebbe passato sotto il Comune e doveva pertanto essere una cosa intelligente cercare di prevedere un adguato contenimento dei costi futuri.
Stesso discorso va fatto per il manto stradale, maricapiedi e accessori vari: poichè è possibile realizzare manufatti che DURANO a lungo (senza eccessiva manutenzione) -e visto che poi tutto sarebbe ricaduto sotto il Comune (che ne avrebbe poi sostenuto le spese)- sarebbe stato da cretini oceanici non pretendere di avere una realizzazione “a regola d’arte” e non a membro di seguigio, come spesso accade in questi casi in cui il privato, che poi cede al pubblico, risparmia il più possibile dando dei manufatti che non verrebbero realizzati più nemmeno nel IV Mondo….
Poichè sono almeno 15 anni che (anche in un Paese retrogrado come l’Italia), volendolo,si può costruire in modo da limitare i costi futuri e risparmiare (energia, acqua, ecc.) resto sempre stupefatto quando i Comuni italici permettono delle realizzazioni di bassissima qualità (di cui poi se ne andranno a fare carico):
cioè resto basito nel constatare che il marito/Comune italiano, per fare un dispetto alla moglie, non solo si taglia gli zebedei, ma fornisce alla moglie anche l’amante con cui sostituirlo….
Qualcuno, comune o consorzio, ci “illumina” su chi paga la bolletta elettrica? Se fosse il consorzio, affare dei soci. Se fosse il comune, sarebbe bene che i consiglieri che hanno autorizzato la lottizzazione mettessero mano al portafoglio (loro, non nostro). Grazie
Nel momento in cui il Comune di Macerata ha preso in consegna, dopo averli collaudati, i lavori di urbanizzazione realizzati dal Consorzio Valleverde, l’illuminazione, la manutenzione, la segnaletica e quant’altro sono a carico del Comune.
@ Prenna,
lo spreco di energia, con il conseguente inquinamento (uso idrocarburi, CO2, cambiamenti climatici, etc.), non è mai un affare esclusivo di chi la spreca, ma di tutti noi. Ovvio che se, in più, paghiamo noi le bollette, è ancora peggio.
A Corridonia, dove abito da un pò, sono anni che il parcheggio di fronte casa mia ha i lampioni accesi di giorno, nonostante i ripetuti solleciti alla riparazione. Se ne stra-fregano, tanto i soldi delle bollette mica li cacciano loro…. ma ciò finirà presto.
Comunque, tornando a noi, io credo che chi di dovere DEBBA delle spiegazioni alla giustissima osservazione che ha fatto Cherubini. Se, come al solito, dominerà il silenzio sulla questione, sarà l’ennesima conferma del distacco tra amministratori e cittadini.
Infine, a chi dice ‘che p.a.l.l.e.’, un caro invito a farsi avanti e pagare lui le bollette, così di certo non sarà più infastidito.
In genere, l’illuminazione notturna è – in senso lato – spreco, tranne in qualche caso, dove, chi cammina, necessariamente ha da vedere dove mette i piedi; il fatto è che ormai non cammina più nessuno, soprattutto di notte.
Così come è indubitabile che il massimo dello spreco sia illuminare le vie deserte dei centri artigianali e commerciali anche nella notte fonda, quando in genere non ci passa neppure una macchina.
Buon senso vorrebbe che si regolasse l’emissione delle luci e si “contingentasse” il consumo pubblico di energia; sarebbe, lo dico in italiano, un bel risparmio.
Fare il contrario è offesa all’intelligenza e alla penuria dei tempi: ha ragione Cherubini, naturalmente ed ha ragione soprattutto perché pone la questione sotto il profilo della civiltà.
Il fatto che da noi tutti possono aver ragione perché ormai si è perso completamente il senso della vita civile ed ogni corporazione, ogni ufficio, persino ogni singolo fanno di testa loro. Male. Non ci coglie più nessuno, neppure per sbaglio. Tutto è dannoso e quindi produzione di debito pubblico. Persino le illuminazioni notturne: quando si è smarrito il senso della misura, tutto diventa “smisurato” direi irragionevole.
I costi di illuminazione sono a carico della collettività? Se è così, la crescita delle città e delle periferie creano un’occasione per l’Imu o altre porcherie nell’immediato; debito futuro, per il resto.
Credo sia ora di cambiare registro.
Bravo Cherubini, il pianeta si salva partendo dall’evanescente Macerata.
A FULVIO VENTRONE, se ho scritto( che palle) è perchè ad ogni cosa che si fà a MACERATA e dintorni c’è sempre qualcuno che ha da ridire, poi volevo aggiungere che il sottoscritto fà parte del consorzio Valleverde quindi pui capire il perchè!!!!! l’illuminazione è strapagata dà noi soci.
per franco teodori,visto il suo commento,e per gli altri soci del consorzio valleverde che la pensano come lui………c’é potete fa’ li sverdi!!!!!!!