di Filippo Ciccarelli
Un tiepido sole di gennaio accompagna l’ultimo viaggio terreno di Roberto Scocco. Ci sono centinaia di persone all’interno e sul sagrato della chiesa di San Francesco, troppo piccola per contenere la folla: familiari, amici, conoscenti, tutti ugualmente increduli e incapaci di spiegare perché Roberto abbia deciso di togliersi la vita. Negli ultimi tempi il suo furgoncino veniva notato spesso nei pressi di Villa Lauri, ma le persone residenti in zona non avevano dato peso alle frequenti visite di quell’uomo che nel collegio dei frati all’interno della stessa villa aveva frequentato le scuole medie e dove ha scelto di morire. Nonostante la folla un silenzio irreale circonda la chiesa, il parroco ricorda la vitalità, l’allegria, il carattere attivo di Roberto, testimone del Vangelo tramite le azioni compiute: “Chi ama il prossimo, chi vive facendo del bene è figlio di Cristo. Conoscevo benissimo Roberto, ricordo che poco tempo fa siamo stati a cena insieme ed abbiamo parlato molto davanti a un tipico piatto di Santo Domingo: oggi il suo corpo è qui, ma il suo spirito ha lasciato questa dimensione terrena e sta già contemplando la dimora eterna”. Commossi e sgomenti i familiari: oltre al fratello, Roberto lascia la moglie Yunaly – che fino all’ultimo ha accarezzato la bara, coperta di fiori bianchi e rossi, accompagnando il feretro sul carro funebre diretto al cimitero – e i figli ai quali era legatissimo. Al primogenito, di 7 anni, Scocco aveva dato il suo stesso nome, Roberto, mentre il più piccolo ha 5 anni e si chiama Rodrigo. Al momento dell’uscita del feretro dalla chiesa di San Francesco decine di persone si sono congedate dal 56enne, militante del Msi fino alla svolta di Fiuggi e poi candidato due volte con Fiamma Tricolore, scandendo per tre volte “camerata Roberto Scocco presente” e facendo il saluto romano. Tra le personalità presenti gli onorevoli Luciano Magnalbò, Carlo Ciccioli e Giulio Conti, oltre a moltissimi politici locali, anche di aree politiche opposte a quella di Scocco.
(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)
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Articoli precedenti:
A Macerata l’ultimo saluto a Roberto Scocco (leggi l’articolo)
Roberto Scocco trovato morto (leggi l’articolo)
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Vorrei esprimere l\’insopportabile senso di dolore che mi ha colpito alla notizia che è stato ritrovato senza vita Roberto Scocco; un imprenditore che non ha trovato la forza o la possibilita di condividere le difficoltà in cui versava e in cui molti di noi, purtroppo continuiamo a sopravvivere . Condizioni che ci assillano e non ci fanno dormire, e che a volte portano a perdere la speranza… ne faccio parte tristemente anch\’io. Penso anche a quella ragazza che a capodanno è \”riuscita\” a togliersi la vita. Faccio mente locale e penso alle fondamenta della nostra società, le Istituzioni e non vedo nessuno affacciarci all\’uscio, il sindaco…??? la camera di commercio…??? la provincia…? o non so chi o altro,dove sono!? Vien da ridere…o meglio vien da piangere. Molti, piccoli, medi,imprenditori maceratesi, p.iva, i figli di nessuno, vivono nell\’abbandono più totale, se non ce la fanno , problemi loro… noi che siamo l\’asse portante dell\’ economia, noi che ogni mattino ci chiediamo: cosa possiamo fare oggi per creare quel reddito dentro il quale considerare il socio occulto, ma di maggioranza, che è lo Stato, Stato invisibile ma subdolo e soffocante da farti mancare anche l\’aria.
Sono stanco, arrabbiato, per me, per Scocco che lascia un famiglia, per le persone di buona volontà che ancora credono nel lavoro, nell\’onesta, nella ormai utopistica giustizia sociale, non voglio essere indifferente alle furberie di chi appena si siede su una poltrona dimentica l\’unico motivo per cui ne avrebbe diritto, occuparsi dell\’interesse comune.
Vengano allo scoperto non si mostrino solo alle commemorazioni di chi hanno contribuito ad uccidere.
Siamo cittadini italiani, senza nessuna tutela , il popolo delle p.iva, che ogni giorno si alzano la mattina cercando di correre più veloce del leone, ma… attenzione, il cuore ci sta scoppiando.
Grazie per l\’attenzione…
Lo sapete che l’apologia del fascismo è un reato ed è anticostituzionale?
emanuela, evita davanti ad una notizia del genere di fare polemica. un uomo è morto, è una tragedia. Rispetta chi non c’è piu ed evitiamo commenti del genere. RIP
emanuela, vergognati
Signora Emanuela (perdoni mi passi il termine, Signora) a volte il silenzio è importante… Nel suo caso sarebbe stato INDISPENSABILE. Capisco che si fa di tutto per un attimo di considerazione. Comunque la saluto, siamo Uomini prima che Fascisti di certo non maleducati ed intransigenti. Qundi la prossima volta pensi e valuti bene prima di scivere!!! Ps. il mio nome e cognome è Alberto Venezia e non solo un nome di persona… Emanuela
Ciao Roberto se ne è andato un amico che ricordo coraggioso nell esprimere le sue idee, sempre corretto e leale.
Non capisco quale frase scandalosa abbia detto Emanuela! Forse poteva evitarlo non so ma siete esagerati…non vedo nessuna mancanza di rispetto verso chi è morto…
Di fronte alla morte siamo solo uomini ! e dovremmo esserlo anche nella vita!
Rispetto per favore !
condoglianze ai familiari e un calcio nel sedere a quegli stupidi fascisti che ne hanno strumentalizzato la scomparsa
Frodo Baggins, vergognati!!
@Emanuela….lei conosce il significato della parola VERGOGNA? Io non credo!
cari Manuela e Max, anche in questo drastico gesto Roberto ha dimostrato il suo coraggio, cosa che voi di sinistra non conoscete. Almeno portate un po’ di rispetto per una persona che sicuramente non avrete avuto il piacere di conoscere ma che ha portato prestigio alle nostre zone. Ciao Roberto, la tua forza, la tua capacità di sdrammatizzare, il tuo amore per la famiglia e la tua gentilezza rimarranno sempre nei nostri cuori. Ci mancherai.
@lubeebastadaniele ……E lei riesce a capire ,invece,quando si è completamente fuori luogo?….e la parola inopportuno?….Credo di no…altrimenti non prenderebbe le inutili difese della emanuela
Sorvolando sulla ridicolaggine di alcuni commenti, vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine e stima per un uomo che amava il suo lavoro e che ha dato molto alla provincia di Macerata. E al Sig. Borsella tutta la mia solidarietà.
Emanuela e Max, siete due personcine piccole piccole.
Roberto, ora sei in un posto migliore… onore a te.
Nobis.
provo veramente vergogna per certa gente che non ha rispetto neanche della morte. Era prevedibile pero’ e Cm dovrebbe disabilitare i commenti oltre ad evitare di sbattere come prima foto proprio guarda caso quella del saluto
Oggi, colui che tragicamente non c’è più, da parte di alcune persone presenti alla funzione religiosa in una chiesa ha ricevuto l’ultimo saluto, mentre da altre ha ricevuto l’ultimo saluto romano.
E’ morto un UOMO, un grande uomo, nè fascista, nè comunista!!!!!!!!!!!!!
Luois Gino Borsella: condivido in toto quello hai scritto. Un pensiero particolare alla famiglia e alla tragedia che dovranno assimilare, semmai ci riusciranno. Un altro pensiero alla Sig.ra Emanuela: che tristezza leggerla. forse il silenzio sarebbe stato meglio piuttosto che fare queste figure di m………… Onore a te Roberto.
Qui l’unico responsabile è l’editore, proprio non si poteva fare a meno di una foto dove si saluta con un gesto ridicolo come il saluto romano. Emanuela non deve vergognarsi: la vostra arroganze e maleducazione centrata sempre e solo sull’attacco personale è da vergogna.
Basta con tutte queste polemiche politiche, destra sinistra de qua e de là, sono fuori luogo e non servono a nulla ormai. E’ vero, è morto un uomo ed aggiungo buono, leale, ottimista, gioviale ma soprattutto generoso, padre (di due splendidi bambini), marito, zio e anche prozio. Oggi quest’anima buona, esemplare e beata ha trovato la pace eterna e ognuno di noi l’ha salutata come meglio credeva e com’era solito fare, trasmettendole amore, fratellanza e calore. Se è vero che esiste “un mondo migliore dove c’è solo amore”, zio Roberto sicuramente ne avrà già preso parte e, da lassù, il suo spirito non accetterebbe tante critiche e polemiche gratuite.
Roberto Scocco: tanti amici, tanto onore; questa è stata, è e sarà sempre la sua grandezza.
Sono in qualche modo , DISGUSTATO, da alcuni commenti politici e dalla presenza degli stessi ,che sicuramente sono stati assenti nella vita di quest’uomo , bravo ,buono e onesto e padre di famiglia,che sicuramente non avrebbe lesinato un’aiuto ,un’appoggio morale o materiale senza secondi fini come quello della propria propaganda.
CIAO A TUTTI, MI CHIAMO ANDREA SPALLETTI E HO CONDIVISO PARTE DELLA MIA VITA CON ROBERTO NEI PERIODI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA;LE VICENDE DELLA VITA CI HANNO ALLONTANATO PER TANTI ANNI FIN QUANDO CI SIAMO DI NUOVO INCONTRATI CIRCA UN MESE FA ED ABBIAMO PARLATO TRA NOI COME SE IL TEMPO NON FOSSE MAI PASSATO.
A POCHE ORE DI DISTANZA DALL’ULTIMO SALUTO A ROBERTO,MI TORMENTA L’IDEA CHE IL SUO RICORDO SI POSSA NEL TEMPO AFFIEVOLIRE NON TANTO NEI CUORI DI CHI LO HA CONOSCIUTO E FREQUENTATO PERSONALMENTE, MA DI CHI NE HA SOLO SENTITO PARLARE DAGLI ALTRI.
PER QUESTO MOTIVO STAVO RIFLETTENDO SULLA POSSIBILITA’ DI ISTITUIRE UNA FONDAZIONE A SCOPO BENEFICO INTITOLATA A SUO NOME CHE DIA AIUTO E SOSTEGNO A FAVORE DI ES. BAMBINI AFFETTI DA PATOLOGIE DI PARTICOLARE GRAVITA’ O DI PERSONE IN STATO DI GRAVE DISAGIO SOCIALE ,AFFINCHE’ IL GESTO ESTREMO DI ROBERTO SERVA AD EVITARE ALTRE TRAGEDIE COME QUESTA.
NELL’IMPULSO DEL MOMENTO, PENSAVO ALLA POSSIBILTA’ DI ORGANIZZARE DELLE MANIFESTAZIONI COLLATERALI IN OCCASIONI DI EVENTI DI UNA CERTA IMPORTANZA COME MUSICULTURA, STAGIONE LIRICA,FIERA DI S. GIULIANO,O ANCHE MANIFESTAZIONI,MAGARI DI TIPO ARTISTICO CULTURALE,CREATE AD HOC E CHE IN UN CERTO SENSO TESTIMONIASSERO LE SUE PASSIONI IN VITA.
A COLORO CHE FOSSERO INTERSSATI LASCIO LE MIA MAIL, PIUTTOSTO CHE IL N. DI TELEFONO IN QUANTO PER MOTIVI DI LAVORO NON POTREI RISPONDERE TEMPESTIVAMENTE.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE.
ANDREA SPALLETTI
[email protected]
Capisco la signorina Emanuela cui, come a tutti i giovani delle ultime generazioni, hanno i condensato la storia sul Fascismo negli ultimi tragici 20 mesi settembre ’43 aprile ’45. Nulla essi sanno di cosa è avvenuto prima, ne di quello che è avvenuto dopo. Nulla sanno delle centinaia di riforme sociali, ancor oggi in vigore, nate in quel periodo, nulla sanno del l’unico statista al mondo che non si è arricchito in vent’anni di potere, anzi é morto senza una lira in tasca (Fidel Castro è uno degli uomini più ricchi del pianeta per esempio). Un saluto o meglio un omaggio ad un grande uomo comune Roberto crea indignazione. Ma se nel caso di Robeto essere fascista voleva dire essere un uomo di grande cultura, un esperto archeologo, una persona sensibile ad aiutare il prossimo, i diseredati, le persone sole, uno strenuo lavoratore, uno strenuo ricercatore delle verità storiche,allora sono orgoglioso di essere fascista come lui. E cara signorina perché mai invece dovrebbe essere legittimo poter salutare con il pugno chiuso? Qualcuno le ha nomai detto che la Russia comunista (che usava quel saluto) ha trucidato più di 6.000.000 di persone nei gulag? Allora lei dovrebbe essere fiera di ciò mentre noi dovremmo vergognarsi di chi ha :1) istituito l’INPS;2) istituito l’ INAIL 3)la PENSIONE D’INVALIDITÀ CIVILE;4) la RIFORMA DELLA SCUOLA che combatté l’analfabetismo etc etc sono oltre 100. Quindi la prossima volta abbia il pudore di lasciar piangere un fraterno amico in Santa pace. Se le da fastidio quel saluto si giri dall’altra parte. Ma un consiglio, studi la vera storia.
Quel saluto dà fastidio a tutti gli italiani che hanno dovuto subire la dittatura fascista, non quella comunista.
Spiace che l’esibizione dell’adesione ad un’ideologia tanto infame si faccia anche ad un funerale, trasformando un momento di raccoglimento nel dolore e di testimonianza di vicinanza alla famiglia del defunto in una sceneggiata politica.
Povero Roberto, riposa in pace.
Poveracci tutti quelli che strumentalizzano la morte di una persona, a partire da quelli che salutano “fascistamente”, a quelli che si indignano e sottolineano la stupidità altrui.
Per servec: studiala meglio la storia e non vedere solo quello che vuoi vedere. Poi leggiti la Costituzione.
Ogni dittatura è orribile e schifosa dx o sx che sia. Stalin era un pazzo, ma lo era anche mussolini. Castro è un sanguinario e lo erano anche Franco, Pinochet, Mao.
Non posso avere stima di quelli che distinguono le persone solo dal colore della pelle.
Lasciamo riposare in santa pace Roberto.
APPREZZAMENTI al dott. Andrea Spalletti ,per l’iniziativa da lui proposta che dimostra una vera e profonda amicizia sincera e disinteressata nei confronti del suo, perso e poi, ritrovato amico Roberto.
Servec Lei è un pò di parte, i suoi sono i soliti luoghi comuni frutto di grande ignoranza.
Non ho conosciuto Roberto, ma dai commenti sembra emergere la figura di un “galantuomo” che meritava e merita rispetto. Ogni gesto o commento di carattere “politico” sono inopportuni in questo momento.
Ci saranno occasioni per ricordare la sua figura come uomo e come “politico”.
@servec. Poteva risparmiarsi la sua lezioncina di storia. Non è vero che dai più è conosciuto solo l’ultimo periodo della storia del “ventennio” ed essere contro il ritorno a certe ideologie non significa limitarsi a quella fascista, ma comprende ogni forma di degenerazione di qualsiasi tipo di ideologia, compresa la comunista.
@ivo salvini ma come si permette lei? Che il saluto romano sia un gesto ridicolo….lo dice lei e tutti quelli come lei…..indegni pure di farsi pubblicare commenti cretini come i suoi…..! Se siete disgustati da certi gesti,evitate di guardarli e commentarli,almeno mostri un minimo di educazione
Ci vuole rispetto per far funzionare qualcosa in questa italia di mer……
Rispetto per la vita delle persone che hanno vissuto dando il meglio di sè…. e ci vuole rispetto per la loro morte.
Il saluto fascista, purtroppo, è più che ridicolo: è osceno.
Configura il reato di apologia del fascismo ed è, comunque, un insulto per la democrazia, che consente ai fascisti, che pur la disprezzano, di dichiararsi tali senza il rischio di essere sbattuti in galera o al confino.
E questo non c’entra niente con il rispetto alle persone decedute, perché il valore di ogni vita umana va ben oltre le appartenenze politiche.
E non dubito che Roberto Scocco sia stato una persona umanamente eccezionale, come dimostrano le testimonianze di dolore e di affetto rese anche da amici di convinzioni politiche opposte alle sue.
Tutto il rispetto per la persona che Robero Scocco è stata e per il dolore dei suoi familiari e amici, dunque, ma chi più profondamente lo ha apprezzato dovrebbe essere il più seriamente impegnato a non confinare il suo ricordo entro lo stretto recinto dell’adesione ad una, per me nefasta e comunque controversa, ideologia politica.
E’ VERGOGNOSO PARLARE DI POLITICA IN QUESTO CONTESTO….SI VERGOGNI PURE LEI MOBY DICK…
@Moby Dick
Roberto lo ricorderemo anche per questo: http://youtu.be/j8lOk-wclDw
Non dimentichiamo nessuno dei Nostri Morti, perché sono e saranno sempre al nostro fianco.
E li saluteremo come ci pare, fregandocene delle leggi e della repressione della sedicente “democrazia”
trovo patetici questi professorini che speculando sulla comunanza di una comunità umana e politica da oggi lezioni sulla costituzionalità o meno delsaluto romano. Ho conosciuto Roberto tanti anni fa, credo fosse il 1977, e fui immediatamente colpito dalla sua purezza d’animo, dal suo sorriso pulito, dalla sua gentilezza. Ed il poterlo ritrovare tramite FB, a distanza di quasi quarant’anni, fu per me una gioia immensa, tant’è che avevamo ripreso i contatti seppure solo virtualmente. Mi rendo conto che parlare di Roberto farebbe pensare facilmente alla retorica del momento tanto Roberto era pieno di quelle qualità umane che oggi sembrano tanto mancare, mi basterà rappresentare che in occasione di uno dei tanti concerti che Roberto tenne alla fine degli anni ’70 ne fece uno in provincia di Salerno e precisamente ad Angri. Ebbene in quell’occasione fu ospite a casa mia ed a distanza di quarant’anni ancora non perdeva l’occasione per ringraziarmi quell’ospitalità che, da parte mia, era solo un modo per ricambiare la sua disponibilità a percorrere tanti km. e mettere il suo talento al servizio della comunità. Roberto Scocco, PRESENTE!
trovo patetici questi professorini che speculando sulla comunanza di una comunità umana e politica danno oggi lezioni sulla costituzionalità o meno del saluto romano. Ho conosciuto Roberto tanti anni fa, credo fosse il 1977, e fui immediatamente colpito dalla sua purezza d’animo, dal suo sorriso pulito, dalla sua gentilezza. Ed il poterlo ritrovare tramite FB, a distanza di quasi quarant’anni, fu per me una gioia immensa, tant’è che avevamo ripreso i contatti seppure solo virtualmente. Mi rendo conto che parlare di Roberto farebbe pensare facilmente alla retorica del momento tanto Roberto era pieno di quelle qualità umane che oggi sembrano tanto mancare, mi basterà rappresentare che in occasione di uno dei tanti concerti che Roberto tenne alla fine degli anni ’70 ne fece uno in provincia di Salerno e precisamente ad Angri. Ebbene in quell’occasione fu ospite a casa mia ed a distanza di quarant’anni ancora non perdeva l’occasione per ringraziarmi quell’ospitalità che, da parte mia, era solo un modo per ricambiare la sua disponibilità a percorrere tanti km. e mettere il suo talento al servizio della comunità. Roberto Scocco, PRESENTE!
A leggere i vostri commenti sembra di stare in una trasmissione di Barbara D’Urso… evitate…..
Disprezzo per la democrazia, saluti romani, presente!
Questo rimestare tra i cascami di un’idelogia tragica e grottesca del tempo che fu è veramente patetico e umanamente triste.
Il ricordo di una persona perbene infangato da interventi patetici di nostalgici di un regime morto e sepolto.
Salve sig(h) Servec, le faccio notare che il Mussolini, il fascista, è stato un alleato di un certo Hitler Adolf, con tutte le sue conseguenze, leggasi leggi razziali e deportazioni di civili verso i lager (lager non nel senso di birra) e che in Italia il comunismo di stampo sovietico/cubano/cinese/coreano/livornese non c’è mai stato e per questo non c’è da ringraziare l’MSI, di cui il defunto in questione era un fan. Poi certo, il Benito ha creato le pensioni, l’Inail, la luce nei campi, la scampagnata in russia coi soldati in versione estiva e il signore degli anelli…quest’ultimo adottato qualche anno dopo. Un caro saluto alla sig.ra EMANUELA_.
Alcuni volumetti storici scritti anche da Roberto Scocco:
– A. Di Nicola, G. Piervenanzi, R. Scocco, Sarnano 1944, L’ultima crociata, Pollenza, 1944;
– G. Piervenanzi, R. Scocco, 1944 Monte San Martino Sant’Angelo e dintorni , L’ultima crociata, Pollenza, 1944;
– G. Piervenanzi, R. Scocco, Muccia 1944, L’ultima crociata, Pollenza, 1944.
Inoltre Roberto ha contribuito in maniera rilevante alla redazione dell’Elenco Caduti e Dispersi per quanto riguarda la nostra Provincia:
http://www.laltraverita.it/elenco_caduti_e_dispersi.htm
la democrazia è quel sistema d’organizzazione sociale, certamente perfettibile, che consente anche agli analfabeti di scrivere baggianate sul regime dello squadrismo, dell’assassinio di matteotti e di tanti altri oppositori,delle leggi razziali, della pulizia etnica in slovenia e della criminale avventura africana (tutta robetta che è successa ben prima della fine ignominiosa del regime). ecco, la democrazia è il regime che vi consente di parlare. può non piacere ma se ce l’abbiamo non è certo merito dei camerati.
Ieri c’ero anche io ai funerali di Roberto. Ho voluto parteciparvi per salutare un caro amico che non ce l’ha fatta ad andare avanti. Ci eravamo conosciuti una decina di anni fa, per lavoro. Ho capito chi avevo davanti quando la notte prima dell’inaugurazione del ‘nostro’ museo Roberto fece l’alba per portare a termine il suo incarico. Persona affabile, ingegnosa, generosa. Distanti politicamente, non abbiamo mai avuto il minimo dissidio. Il rispetto reciproco era troppo forte per permettere ad ideologie diverse di inficiare seppur velatamente la nostra amicizia. Parlavamo di lavoro, della iniziative da intraprendere, della cultura e di chi l’amava e di chi la offendeva.
Negli ultimi mesi ho raccolto tante sue confidenze sui gravi problemi, personali e professionali, che si trovava ad affrontare. Ieri in chiesa, oltre al dolore della perdita di un caro amico, mi affliggeva il rimorso di non aver capito in pieno la sua situazione e soprattutto di non aver compreso a fondo il bisogno di aiuto che aveva. Sarebbe bello ora non rimanere affossati sulle disquisizioni politiche, ma vedere come mai siamo arrivati a questo punto. Nonostante il mio impegno politico, sono pronto a subire accuse di qualunquismo affermando che oggi purtroppo l’Italia è divisa in gente onesta e ladri, come forse è sempre stato, con la differenza però che i disonesti stanno sempre più accalcandosi dalla parte di chi detiene il potere, mentre gli altri, i padri di famiglia onesti lavoratori, continuano a subire.
Apprezzo l’idea del sig. Spalletti: diamoci da fare per quel poco o tanto che è in nostro potere, per salvare qualche altro amico che sta per cedere. Ciao Roberto!
mi dispiace dirlo, ma io trovo patetici tutti voi, che state qui a parlare di politica, se è meglio la destra o la sinistra, quando invece molti di noi hanno perso un amico davvero grande. Magari evitare…. sarebbe meglio. Oppure spostare la discussione in altri ambiti, non in questo.
Robi mi mancherai tanto.
Anche dvanti ad una tragedia , riescono a far polemica ! VERGOGNATEVI ! Roberto era un uomo !
Non volevo più intervenire, oramai il mio affetto per Roberto l’avevo già esternato. Avevo già un impegno e sono mancato (fisicamente) ai funerali di Roberto, però alcuni commenti che avrei condiviso in altre situazioni, qui .lì ritengo indegni anche della democrazia.
Allora in due parole vorrei ancora ricordare chi era per me Roberto Scocco. Di certo le idee politiche non ci univano, anzi eravamo diametralmente opposti (come ha ricordato un altra brava ed onesta persona in altro articolo che era addirittura di Lotta Continua, anche lui lontanto dalla mia fede repubblicana).
Questo però non ci ha impedito di essere amici e di condividere l’amore per la storia. Quando eravamo adolescenti, perchè esonerati da applicazioni tecniche in III media uscivamo (il mercoledì, mi sembra) alle 11 e insieme passavamo ore ed ore al museo di Macerata. Spesso facevamo i compiti l’uno a casa dell’altro e parlavamo sempre di storia, di arte come due giovani piccoli appassionati. Quel quadro che voleva restaurare…l’ho ancora nella mente!
Passati al Liceo Scientifico (Roberto ha fatto solo i primi due anni con me) la nostra amicizia era continuata anche se le idee politiche, che cominciavano a inserirsi su di noi ci dividevano. Ma sempre con affetto e amicizia. Quante volte abbiamo discusso, anche per il suo attivismo che talvolta gli faceva fare azioni che io contestavo e che gli rimproveravo…ma mai tra noi c’è stata una parola di troppo, sempre con reciproco rispetto.
Poi per anni ci siamo persi di vista. Fino a che un giorno l’ho ritrovato a Caldarola prima presso un negozietto che vendeva libri e gadget da lui gestito. Quello è stato un giorno bellissimo per me aver ritrovato e riparlato, ridiscusso civilmente con un amico con idee tanto diverse dalle mie, ma di piacevole compagnia! Poi l’ho rincontrato in pranzi e visite con altri amici presso il Castello di Caldarola dove ho potuto apprezzare la sua competenza storica sul luogo e la sua competenza sull’organizzazione.
Si eravamo diversi, ma oggi piango un amico e se qualcuno l’ha voluto omaggiare con il saluto romano (che in altre occasioni non accetterai mai), lo comprendo e non lo condanno è un omaggio al mio amico! Io se fossi stato presente lo avrei salutato in altro modo, ma sempre con grande affetto! Impariamo, non sono le idee politiche a cementare l’amicizia, ma l’onestà!
Credo che tutti i commenti, sia pro che contro il saluto fascista (che si vede nella foto all’uscita della chiesa), potevano/dovevano essere evitati.
Capisco che un giornale debba dare la notizia che determini visite e letture, capisco che il saluto romano sia un un gesto che possa scaturire dibattito, confronto e scontro, invece NON CAPISCO e non accetto che si possa strumentalizzare una tragedia come questa che ha avuto come protagonista una persona che nella sua vita ha dimostrato, correttezza, serietà e sopratutto rispetto delle idee politiche di tutti, sia utilizzata in primis da un rispettato giornale come CM per questo squallido teatrino di commenti generati da un sottotitolo provocatorio “saluti romani all’uscita del feretro” e relative foto. Se eravate corretti o non dovevate fare un articolo come questo o non dovevate far inserire i commenti di certa gente che voleva infangarlo. All’ultimo saluto di Roberto hanno partecipano parenti e amici, persone che hanno condiviso con lui momenti di vita, passioni e sentimenti, quindi anche idee politiche, campagne elettorali, esperienze, avventure, storie, tragedie, vittorie, ecc. Quindi nessuno si può permettere di giudicare, commentare o speculare, ne tantomeno Cronache Maceratesi avrebbe dovuto rovinare con un articolo provocatorio il saluto dei suoi amici a Roberto con il “Presente”, proprio come lui avrebbe desiderato. Con le tragedie che stiamo vivendo in questi anni, oggi avete ancora paura dei saluti romani? Dovevate ricordare Roberto per le cose belle che ha fatto, tutti a Macerata conoscevano il suo impegno politico da oltre 40 anni, serviva il giorno del suo funerale fargli questo? Vi dovreste vergognare tutti.
@porcomondo…… RISPETTO PER LA VITA DELLE PERSONE CHE HANNO VISSUTO DANDO IL MEGLIO DI Sè…. E CI VUOLE RISPETTO PER LA LORO MORTE!!!! ci vuole rispetto per i morti sempre e comunque anche per quei milioni di soldati mandati allo sbaraglio da quel genio di mussolini….. e cmq persona rispettabile o meno, d’ideologia fascista o comunista…ora non nulla ha più senso, questo signore merita una pagina in questo giornale e il ricordo di noi solo perchè ha cercato di far funzionare qualcosa in questo periodo di crisi. E tutti voi avete strumentalizzato un’idea solo per discutere di qualcosa che ormai non esiste più e che solo gente come voi, poteva tirar fuori in un momento del genere, in cui l’unica cosa che bisognava fare, era pregare per un uomo,applaudire il suo impegno sociale e non la sua ideologia.
INOLTRE NON SONO Nè IO, Nè @IVO SALVINI A DIRE CHE IL SALUTO ROMANO è UN GESTO RIDICOLO , MA è ESPLICITAMENTE ESPRESSO NELLA COSTITUZIONE ITALIANA CHE L’APOLOGIA DEL FASCISMO è UN REATO GRAVE CHE è PUNITO DA 18 MESI FINO A 4 ANNI DI GALERA…..
Vedo che la mia provocatoria risposta ha scatenato un mondo di polemiche. Volevo solo far capire alla signorina che ridurre il dramma che ha colpito quel l’uomo e la sua famiglia, dovuto anche al disagio che la società attuale porta a determinate categorie di lavoratori, alla solitudine che viviamo ognuno nel momento del bisogno, sia stata ridotta a notare che su centinaia di persone presenti a rendere omaggio a chi si è distinto nella vita in diversi campi, dal culturale all’imprenditoriale al sociale, c’è ne sono state una ventina che hanno fatto il saluto romano. Le altre 500 ( me compreso) stavano semplicemente piangendo l’uomo e l’amico.
e quindi risposta ridicola ad annotazione ridicola ed irrispettosa.
Leggendo tutto posso immaginare che se invece del saluto Romano gli avvessero fatto il saluto Maceratese, sarebbe ancora a maledirvi. Portate rispetto alla sua donna e ai loro figli. Farisei
E’ triste PENSARE che neanche il pensiero di lasciare 2 figli ……attesi e desiderati da chissà quanto TEMPO lo abbiano trattenuto a COMPIERE UN GESTO COSI’ ESTREMO……per arrivare a ciò ……ERA “DISPERATO TANTO”……altrimenti non compi 1 gesto simile…..l’idea del signor ANDRE SPALLETTI è ECCELLENTE…..la porti AVANTI….
VOLEVO SOLO SAPERE SE FOSSE STATO UN “COMPAGNO” E I “COMPAGNI” AVESSERO SALUTATO CON IL PUGNO CHIUSO SE IL FATTO AVESSE POI SCATENATO COSÌ TANTE POLEMICHE. UN GESTO RIDICOLO È ANCHE SALUTARE CON IL PUGNO CHIUSO. IL COMUNISMO STORICAMENTE NEL MONDO HA GENERATO MOLTE PIÙ ATROCITÀ DEL FASCISMO E SAREBBE SICURAMENTE DA BANDIRE NON SOLO IN ITALIA MA IN TUTTO IL PIANETA. PER NON PARLARE DI TUTTO QUELLO CHE HANNO COMMESSO I NOSTRI PARTIGIANI CONSIDERATI EROI MA ANCHE LORO HANNO UCCISO ATROCEMENTE ESATTAMENTE COME I LORO NEMICI, QUASI SEMPRE A TRADIMENTO. IN ITALIA ESISTE ANCORA UN’ASSOCIAZIONE PARTIGIANI CHE RICEVE SOLDI PUBBLICI, MA PER COSA? COSA DEVONO TESTIMONIARE? ORMAI SIA POLITICAMENTE CHE ECONOMICAMENTE ENTRAMBI IL FASCISMO E IL COMUNISMO NON POTRANNO MAI PIÙ TORNARE, QUINDI LA PRESENZA DI UNA ASSOCIAZIONE PARTIGIANI NON SERVE A NIENTE SE NON A FORAGGIARE QUALCHE SUBDOLO AFFARE POLITICO.
IL MONDO HA VISTO EROI COME GANDHI, CHE HA LIBERATO IL SUO POPOLO SENZA MAI PRENDERE LE ARMI, NON E’ POSSIBILE CONSIDERARE ALLO STESSO LIVELLO “EROI DELLA PATRIA” PERSONAGGI COME PERTINI E COMPAGNI, D’ALTRONDE ERANO DELLA STESSA PARTE POLITICA DI CRAXI.
POI QUI CI SONO COMMENTI DI COMPAGNI TRA I PIÙ RICCHI DI MACERATA, DISTANTE ANNI LUCE DAI PROBLEMI DI PERSONE COME ROBERTO, CHE HANNO FATTO I SOLDI CON LE SCARPE NATI COME COMUNISTI AL 100% PASSATI AL SOCIALISMO DOPO UN PO’ E ADESSO NON SI SA SE È CARNE O PESCE.
SIETE SOLO DEI LURIDI PATETICI, MORALISTI ED IPOCRITI. NEMMENO UN MINIMO DI RISPETTO DI FRONTE ALLA MORTE, PER VOI L’UNICA COSA IMPORTANTE è DISCUTERE SULL'”ILLEGALITà” DEL SALUTO ROMANO O SU CHI SIA MEGLIO TRA COMUNISTI E FASCISTI. NON SIETE DEGNI DI ESSERE CONSIDERATI UOMINI.
RIPOSA IN PACE
Non facciamo confusione. A volte non è tanto importante il gesto, quanto il significato che gli vuole attribuire.
Il saluto romano per un amico degno di rispetto ci può stare, ma dai commenti risulta evidente che ad esso si vuole attribuire ben altro significato.
Il saluto con il pugno, quando non fatto per evocare regimi pseudocomunisti, assassini e dittatoriali, ma lotte comuni per la democrazia, la libertà, i diritti dei lavoratori, delle donne ecc ecc. non può essere confuso con il saluto fascista fatto per evocare il totalitarismo, le leggi razziali, l’odio contro chi non la pensa come uno vorrebbe, l’olio di ricino, le squadracce ecc ecc.
Grazie a quelle lotte, si anche quelle di Pertini, ora tutti possiamo anche esprimere opinioni diverse. Capito la differenza?
Che Gevara potrebbe essere stato anche un delinquente, ma se io indosso una maglietta con il suo volto, in quanto presunto eroe battutosi per la libertà dei popoli, che male c’è. Ma sE indosso una maglietta con la svastica perché voglio dichiarare il mio essere razzista, allora non va bene perniente.
dai commenti si capisce benissimo il significato che i più danno al saluto fascista.
Trovo assolutamente sterili le polemiche sul saluto romano… Solo chi ha fatto parte di una comunità ideale ben precisa può sapere che quel gesto, fatto in quell’occasione, rappresenta solo l’ultimo affettuoso e rispettoso saluto a chi di quella comunità ha fatto parte con grande merito, null’altro.
Giorgio Di Tomassi
Ringrazio Ivo Salvini per aver centrato il punto e compreso appieno la mia riflessione. Ecco il suo commento: “Qui l’unico responsabile è l’editore, proprio non si poteva fare a meno di una foto dove si saluta con un gesto ridicolo come il saluto romano. Emanuela non deve vergognarsi: la vostra arroganza e maleducazione centrata sempre e solo sull’attacco personale è da vergogna. ”
Nel momento in cui si sbatte in prima istanza la foto del saluto romano al passaggio del feretro, si vuole CONSAPEVOLMENTE evidenziare questo aspetto.
OVVIAMENTE da persona (e da figlia!) comprendo la portata della morte di un padre di famiglia.
La mia critica è ESCLUSIVAMENTE rivolta al becero teatrino andato in scena fuori dalla chiesa e non nei confronti della persona defunta.
Repetita iuvant: l’apologia del fascismo è un reato ed è anticostituzionale.
Caro Cecco, vallo a chiedere ai migliaia di ufficiali Polacchi fatti sparire dai bolscevichi nel dopoguerra, o agli Ungheresi del 1956 se poi la falce e martello e il pugno chiuso è poi così sinonimo di lotte sociali e libertà. Ma anche senza andare tanto distante basta vedere in Croazia per capire cosa i compagni della combriccola di Pertini hanno combinato con il massacro delle Foibe. Crimini orribili contro civili commessi dai partigiani che legavano mani e piedi a persone con la sola colpa di essere italiani per essere poi spinti in dirupi alti 200 metri. Cari comunisti arricchiti, la storia bisogna leggerla e studiarla per intero e adesso non ci sono neanche scuse perché basta farsi delle ricerche in rete per capirla davvero… sempre ammesso che uno la voglia proprio capire perché si sa che l’uomo di sinistra è sempre recidivo alla comprensione, se non ha il suo tornaconto.
Anche se questo contesto, con la morte di Roberto, non è certamente indicato per discussioni del genere, è solo un’occasione per far capire ad un popolo comunista troppo sicuro di se che le lotte sociali e le libertà dietro le quali lori si riparano altro non sono che propaganda di massa per nascondere le loro molteplici e orribili malefatte… a livello mondiale.
Potrei dirne tante altre come un massacro in Polonia durante la seconda guerra mondiale ad opera dei Russi che gli Americani hanno scoperto, ma hanno poi attribuito ai Tedeschi per non incrinare l’allora alleanza. Cari miei, documentatevi, è un bene solo per l’umanità.
Ciascuno può e deve scegliere come sarà il suo funerale, se non si rispetta nemmeno questo, allora… cmq ne approfitto per fare le condoglianze alla famiglia di Roberto…
E comunque sono d’accordo con Emanuela perché tra tante foto (immagino che ce ne siano diverse decine) quella scelta è proprio prevaricatrice e probabilmente scelta da una mente poco equilibrata.
A nome di tutti coloro che hanno apprezzato Roberto, anche se di visioni diverse: CHIEDO UN PO’ PIU’ DI ELASTICITA’ MENTALE!
@ LuSbutualtu
Come avevo detto in precedenza tutti i commenti, sia pro che contro il saluto fascista (che si vede nella foto all’uscita della chiesa), potevano/dovevano essere evitati per rispetto.
Però lei chiede di documentarsi ma fa disinformazione e scrive inesattezze; solo per fare un’esempio: gli americani non scoprirono proprio nulla sul massacro della foresta di Katyn
VERGOGNATEVI…avete fatto scempio della tragedia di un UOMO…
Il saluto romano davanti alla bara del camerata morto con l’invocazione del suo nome e la risposta corale “presente” appartiene alla tradizione politico/culturale alla quale Roberto aveva deciso di aderire….di che stupirsi?Sono sicuro che si sarebbe divertito tantissimo a leggere tutti i commenti che quel saluto avrebbe provocato, lui che si presentava alle manifestazioni pubbliche con il labaro dei reduci della RSI. Mi unisco infine al plauso per il progetto (?) di Andrea Spalletti e mi permetto di aggiungere un consiglio: qualsiasi cosa si faccia si faccia in fretta…..Macerata è una città che dimentica velocemente
@ EMANUELA
GRANDISSIMA MALEDUCATA – PRIVA DI TATTO – INVADENTE
LA SMETTA DI INTERVENIRE
PORTI UN MINIMO DI RISPETTO
NON LA SI PUO’ PIU’ SOPPORTARE………….
enrico linardelli sei tu? andavamo al liceo insieme
Non è importante il TIPO di SALUTO…..poteva essere quello o qualche altro…..avevano piacere a FARLO…..è DOLOROSO constatare che non lo ABBIA FATTO DESISTERE dal prendere una DECISIONE COSI’ DRASTICA …..neanche il PENSIERO della MOGLIE e dei FIGLI…..e dai TIRI AL PALLONE che non potrà PIU’ FARE con i FIGLI……li farà dal cielo, ma era meglio che seguitava a farli in terra
@emanuela
repetita Iuvant: la costituzione magnatela a colazione (per non essere volgare).
RISPETTI IL VOLERE DELLA GENTE CHE VOLEVA BENE A ROBERTO E CHE HA DECISO DI SALUTARLO IN QUESTA MANIERA ED IMPARI A VIVERE.
L’UNICO BACERO TEATRINO LO STA ADEMPIENDO LEI CON QUESTE FUTILI E PATETICHE POLEMICHE
SI VERGOGNI
http://www.pagine70.com/forum/upload/index.php?act=ST&f=3&t=16747&s=730d457165c63fddbb4f3db677841dc5
E’ stato ricordato sul FORUM DI DISCUSSIONE anni 70 (anche 60-80)…..R.I.P. in pace
Egregio Gandag, egregia signora Emanuela chi sta strumentalizzando, forse accecati da odio e da livore e non ve ne rendete conto, siete soltanto voi. Difatti state continuando la strumentale tiritera piuttosto che scegliere una congeniale ed opportuna strada del silenzio. Si tratta di una comunità che Roberto ha condiviso col suo impegno e che ha inteso salutare romanamente come segnale di comunanza umana e politica. E’ così difficile da comprendere?
Tommaso Martello è l’unico che in questa discussione ha mostrato un po’ di cervello, riconoscendo, pur dall’enorme distanza politica, il saluto di una comunità ad un suo uomo.
Per il resto, sterili polemiche da una parte e dall’altra da parte di chi, pro o contro, ha la pretesa e la spocchia di riassumere in poche righe quello che il fascismo è stato, riuscendo solo ad elencare banalità e a mostrare la propria pochezza.
Un ragazzo che Roberto lo ha conosciuto da bambino.
…ci sono persone che pur “mancando” non se ne andranno mai…sono quelle che hanno vissuto donando e talvolta senza ricevere…con la bontà nel cuore…. “Presente” R.I.P.
Per aiutare un amico, mi sono rivolto ad amici.
Mario Pianesi, il Presidente di UPM, ha risposto prontamente e generosamente.
Lo ringrazio per questo e per il gentile pensiero avuto verso la famiglia Scocco.
Valido Capodarca
Il Professore e dottor Mario Pianesi non è nuovo a questi comportamenti.
Ero amico di Roberto Scocco, ho condiviso dei momenti felici con lui.
Ho conosciuto Mario Pianesi in un momento molto difficile, ero stato vittima di un poco di buono e mi trovavo in gravi difficoltà. Mario Pianesi senza conoscermi e senza chiedermi nulla mi ha aiutato, in un modo che mi ha commosso. Solo dopo diversi mesi ho saputo chi era (è un altruista nato) incarna le antiche tradizioni marchigiane.
Grazie Mario
Moreno Natali
Caro Roberto,
amico e compagno di scuola di tanti, troppi anni fa.
Purtroppo da lungo tempo sono lontano dall’amata Macerata e dagli amici di un bellissimo tempo passato, alcuni dei quali ho ritrovato nei commenti alla Tua tragica scomparsa che ho appreso solo ora.
Ti ricordo e Ti ricordero’ sempre come una Grande Persona, sempre corretto e disponibile con tutti.
E’ un dramma che nessuno abbia saputo capire capire per tempo i tuoi problemi che Ti hanno portato a fare questo gesto estremo e deleterio.
Peccato non averti potuto aiutare.
Riposa in Pace Caro Amico