di Alessandra Pierini
Incredulità e dolore in tutta la provincia per la morte di Roberto Scocco, gestore del castello Pallotta a Caldarola. Archeologo, editore, titolare di un’agenzia di promozione pubblicitaria e per i beni culturali a Casette Verdini. Ma anche cantautore, militante politico nell’area della destra sociale, padre di due bambini piccoli. Era tutto questo Roberto Scocco, il 56enne che si è tolto la vita sparandosi in una torretta del parco di Villa Lauri (a Pollenza), dove in gioventù aveva studiando, frequentando la scuola media inferiore al collegio dei frati (leggi l’articolo).
«Da sempre impegnato in politica, a destra, – così ne ha parlato oggi il Secolo d’Italia – dopo la svolta di Fiuggi si era candidato con la Fiamma tricolore alle comunali e in Regione. Negli anni Settanta i giovani missini ascoltavano le sue canzoni in musicassetta, tra le quali “A Sergio”, dedicata a Sergio Ramelli, il giovane assassinato a sprangate dall’ultrasinistra a Milano, “La vendetta della civetta”, e soprattutto “Contadino”, uno dei suoi primi brani, nel quale auspica un recupero del rapporto tra l’uomo e la natura. Ha partecipato ai campi Hobbit, i raduni della giovane destra, sempre negli anni Settanta, fu esponente del Fronte della Gioventù di Macerata, teneva concerti fortemente caratterizzati. Aveva anche un’impresa di grafica pubblicitaria e organizzava eventi e iniziative culturali. A detta dei suoi amici, non era tipo da fare quel che ha fatto, perché aveva una visione scanzonata e ottimistica della vita, scherzava sempre. Fu lui l’autore della parodia dell’Avvelenata di Francesco Guccini, un cult del gruppo rautiano del Msi, modificata in funzione politica con i nomi di allora. Diceva cose tipo “boia chi molla è il motto della colla”, e così via… Ma non sempre scherzava. Ultimamente aveva scritto così: «Ho lavorato sempre e tanto ma ho anche coltivato molte passioni cercando di non lasciare niente indietro…adesso non è il massimo ma vado avanti lo stesso e mi sento sempre più una roccia in mezzo alla tempesta…o uno scoglio?».
Alla luce di quanto accaduto, prendono il sapore di una premonizione le parole della canzone “Sergio”, dedicata a Ramelli, da lui scritta “finalmente hai raggiunto la vera libertà in un altro mondo dove c’è armonia dove non c’è odio ma solo amore”.
Non sono stati trovati, al momento, biglietti o lettere che possano spiegare il suo gesto estremo. L’uomo, che parlava più lingue ed era sposato con una donna sudamericana, aveva anche gestito l’organizzazione della mostra su De Magistris curata da Vittorio Sgarbi e che si è tenuta a Caldarola nel 2007. Sembra comunque che ultimamente Scocco fosse tormentato da alcune difficoltà economiche, anche se nessuno tra i suoi amici e conoscenti avrebbe mai pensato che fosse capace di suicidarsi, proprio per via della sua personalità solare e attivissima.
Gli inquirenti comunque, hanno deciso, di non sottoporre la salma all’esame autoptico. Scocco è stato infatti trovato riverso sul cortile con il quale si è sparato un unico colpo al petto. La morte, secondo le forze dell’ordine, risale alla mattina del 2 gennaio, quando è uscito da casa.
In pochissimo tempo la notizia della sua tragica morte si è diffusa e decine di persone hanno lasciato le loro testimonianze, le loro attestazioni di affetto e i messaggi di addio e cordoglio su Cronache Maceratesi e sulla bacheca di Roberto Scocco. C’è chi lo ricorda come amico di lungo corso con il quale ha condiviso momenti significativi o semplici momenti di svago e piacere e chi invece, pur avendolo conosciuto solo qualche ora prima della morte, sottolinea il suo entusiasmo e la disponibilità.
«Oggi ho perso una delle persone più importanti della mia vita – scrive Sandra Pinzi – che si è lasciato andare che si è arreso di fronte a problemi grandi ma che io al suo fianco non ho mai reputato insormontabili. Non ho capito, non ho nemmeno creduto fosse vero perché lui era un faro per me in mezzo ad un mare pieno di nebbia ed un faro non ti tradisce mai resta immobile ad indicarti dove andare e cosa fare sempre.
Vorrei che tutti quelli che lo conoscevano possano ricordare senza mai avere un solo dubbio la sua lealtà, sincerità, il suo cuore buono.
La salma di Roberto Scocco si trova all’obitorio dell’ospedale di Macerata. I funerali si svolgeranno domani alle 15,00 nella chiesa di San Francesco, a Macerata.
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Era anche presidente dell’associazione nazionale caduti e dispersi della RSI e ogni hanno teneva delle commemorazioni sugli eccidi compiuti dai partigiani a Muccia, Sarnano e a Monte San Martino. R.I.P. Roberto Scocco
r.i.p
Esprimo il mio cordolio alla famiglia per la perdita di Roberto, una persona che non ho avuto il piacere di frequentare ma di cui ho molto apprezzato l’operato:il tentativo di conservare e far rivivere dimore storiche, portato avanti con esiti assai brillanti – sono stato partecipe a molte delle iniziative da lui organizzate -, nonché l’impegno politico, nell’ambito di Fiamma Tricolore e della destra tutta.Forse è l’ennesima vittima di uno Stato indifferente alle difficoltà economiche dei cittadini, ma sollecito a favorire le banche e ad applicare nuove continue tassazioni, senza preoccuparsi delle conseguenze. Simone Consolani.
Roberto ha deciso di andarsene. Ritroveremo sempre il suo sorriso nei nostri cuori. “Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte.”
Anche se ci si vedeva raramente, in pochissimo tempo si era già in sintonia con lui. persona molto aperta, disponibile e solare!
Voglio unirmi anche io al dolore dei familiari ed amici, per la scomparsa di una persona davvero poliedrica, veramente leale e generosa, che ha lavorato tantissimo e sempre con il sorriso sulle labbra e con l’entusiasmo di poter aiutare gli altri. Spero per Roberto che si siano aperte, anzi spalancate, le porte di un nuovo mondo, dove ad aspettarlo abbia trovato la meritata serenità ed il riposo eterno.
Ci mancherai Roberto. R.I.P.
Le sue idee saranno più vive e presenti di prima. Mi sento solo di pregare per lui e la sua famiglia. Ma tutti dovremmo riflettere perchè persone straordinarie come Roberto possono giungere a compiere gesti simili.
Sono proprio le persone più intelligenti e sensibili che ….ad un certo punto della vita…..non ce la fanno più a sopportare il peso delle tante peripezie passate e presenti….Viviamo in un periodo storico molto precario e duro! Io non mi meraviglio di vedere come molta gente prendano il coraggio di fare gesti estremi….La causa di tutto ciò è il sistema politico che ci governa e impone continue assurdità,giorno dopo giorno….e se ci ammaliamo?…..come la mettiamo con la sanità?…..Ma lo sapete che se vi ammalate dovete essere ricchi?….si ..certo…non aspettatevi di certo un sostegno da una pensione per invalidità…..
Ha voluto farsi ricordare nel pieno delle sue forze,ed è sicuramente riuscito a trovare una grande forza dentro di sè per questo gesto estremo e disperato!
Ad un certo punto non se ne può più…. di tante cose…..ed è giusto scegliere così di porre fine a tutto ciò….a mio parere…
ciao roberto dagli amici della x° legione della sibilla
Non si vorrebe mai leggere queste notizie.
Non ci sono parole né per quanto accaduto né per descrivere la persona straordinaria che eri e rimarrai per tutti noi. Un forte abbraccio per il viaggio che ti attende.
R.I.P.
vorrei esprimere l’insopportabile senso di dolore che mi ha colpito alla notizia che ,ieri sera ,è stato ritrovato senza vita Roberto Scocco; un imprenditore che non ha trovato la forza o la possibilita di condividere le difficoltà in cui versava e in cui molti di noi, purtroppo continuiamo a sopravvivere . Condizioni che ci assillano e non ci fanno dormire, e che a volte portano a perdere la speranza… ne faccio parte tristemente anch’io. Penso anche a quella ragazza che a capodanno è “riuscita” a togliersi la vita. Faccio mente locale e penso alle fondamenta della nostra società, le Istituzioni e non vedo nessuno affacciarci all’uscio, il sindaco…??? la camera di commercio…??? la provincia…? o non so chi o altro,dove sono!? Vien da ridere…o meglio vien da piangere. Molti, piccoli, medi,imprenditori maceratesi, p.iva, i figli di nessuno, vivono nell’abbandono più totale, se non ce la fanno , problemi loro… noi che siamo l’asse portante dell’ economia, noi che ogni mattino ci chiediamo: cosa possiamo fare oggi per creare quel reddito dentro il quale considerare il socio occulto, ma di maggioranza, che è lo Stato, Stato invisibile ma subdolo e soffocante da farti mancare anche l’aria.
Sono stanco, arrabbiato, per me, per Scocco che lascia un famiglia, per le persone di buona volontà che ancora credono nel lavoro, nell’onesta, nella ormai utopistica giustizia sociale, non voglio essere indifferente alle furberie di chi appena si siede su una poltrona dimentica l’unico motivo per cui ne avrebbe diritto, occuparsi dell’interesse comune.
Vengano allo scoperto non si mostrino solo alle commemorazioni di chi hanno contribuito ad uccidere.
Siamo cittadini italiani, senza nessuna tutela , il popolo delle p.iva, che ogni giorno si alzano la mattina cercando di correre più veloce del leone, ma… attenzione, il cuore ci sta scoppiando.
Grazie per l’attenzione…mi auguro che qualcuno che leggerà questo mio sfogo, lo possa condividere, io mi faccio promotore di un disagio, che so essere quello di molti, da solo, però , non conto nulla.