Dopo due cadute di misura, diametralmente opposte nel risultato, la Cluentina sabato è tornata a muovere la propria classifica in quel di Serralta. Una sfida in chiave salvezza terminata 1-1 così da lasciare i locali (a caccia del primo successo interno) fuori dai playout con 13 punti e tenerci dentro i biancorossi, quart’ultimi a quota 10. Una Cluentina che schierava Luchetti centrale al posto di Piancatelli, ritrovava Salciccia, era priva per squalifica di Canesin mentre Papasodaro partiva dalla panchina perché non al meglio. Il punto preso è prezioso perché conseguito nel finale recuperando uno svantaggio che durava dal 21’, ma per molti a Piediripa la punizione di Rapacchiani è stata magra consolazione. Mister Bonfigli un buon pari o prevale il rammarico per le occasioni non capitalizzate nel rocambolesco finale post 1-1? “Era importante ripartire dopo 2 sconfitte, ma il rammarico c’è sia per queste chances nel finale, sia perché la partita l’abbiamo sempre fatta noi. Poi gli episodi arbitrali ci hanno penalizzato con un rigore contro molto dubbio ed uno a nostro favore non datoci”. Avete ottenuto gli stessi punti, 5, in casa e fuori: come spieghi questa cosa? “In trasferta su campi più grandi riusciamo a giocare meglio, semmai mi stupisce che i risultati siano arrivati quando abbiamo giocato male”. Sabato ospitate la Moglianese che ha 9 punti in più, può entrare nei playoff e ha perso solo una volta. Gara dura, cosa occorre per spuntarla? “Ci serve una vittoria per uscire dai playout e dovremo imitare proprio lo spirito della Moglianese, una squadra che si aiuta e dà l’anima in campo”. Infine, un bilancio di questi primi 100 giorni da allenatore…”Sicuramente una bella esperienza, magari speravo di avere 4-5 punti in più e di non perdere così spesso la voce…”.
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