di Filippo Ciccarelli
Ladro di rame finisce in manette. E’ successo la notte scorsa a Santa Barbara di Camerino, dove i carabinieri della Compagnia di Tolentino hanno fermato un uomo di 57 anni, G.D., disoccupato di Tolentino, che aveva appena smontato circa 40 metri di grondaie in rame da un casolare di campagna non abitato. L’uomo aveva appena caricato il pregiato “oro rosso” nel suo furgone, quando sono intervenuti gli uomini del capitano Cosimo Lamusta che lo hanno arrestato per furto in flagranza di reato. Dopo le formalità di rito espletate nella caserma di Tolentino, l’uomo, già conosciuto dalle forze di polizia, è stato condotto agli arresti domiciliari nella sua dimora tolentinate. Il valore del rame sequestrato, e subito restituito alla persona derubata, è di circa 3000 euro.
L’arresto è arrivato a seguito di una intensificazione dei servizi sul territorio, proprio per il continuo reiterarsi di questo tipo di reato, particolarmente remunerativo visto che può arrivare a rendere anche duemila euro alla settimana, e che negli ultimi mesi a portato a vere e proprie spoliazioni dalle case di campagna disabitate, dai cimiteri e dagli insediamenti abbandonati come, ad esempio, l’Hotel Marche di Tolentino dal quale è stato rubato rame per decine di migliaia di euro.
Le indagini dei militari della Compagnia di Tolentino proseguono ora per cercare di risalire ai ricettatori del rame sequestrato a G.D. e ad eventuali collegamenti con gli altri furti di rame messi frequentemente a segno negli ultimi tempi.
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non conosco la situazione di quest’uomo e quindi quelo che dico è solo una considerazione generale che può valere in molti casi, spero anche in questo.
un lavoro sicuro può aiutare a non farsi venire certe idee per la testa.
non credo che con qull’attività, anche faticosa, ci si possa arricchire facilmente.
un’altra considerazione che mi viene in mente, per tutti quelli che vorrebbero la pena capitale per tutti anche al primo errore. tra il bianco e il nero ci sono infinite sfumature di grigio e non si può condannare allastessastregua un ladro di polli e uno che ruba milioni di euro a migliaia di risparmiatori.
non cè assolutamente giustificazione neanche per avere rubicchiato un pacchetto di caramelle !
Se volete continuare a giustificare azioni di questo genere per pietà fate pure, poi non vi lamentate se verranno anche a casa vostra a rubarvi il portafoglio mentre dormite beati.
L’articolo parla di “disoccupato” ……. forse doveva usare un’altra parola per il soggetto 🙂
Voglia di lavorare saltami addosso…lavora tu che io non ne ho voglia
Non mi sembra che Cecco voglia giustificare il furto. Gianni da per scontato che il “ladro” sia uno sfaticato. Di questi tempi è una teoria debole. Ma non è questo che conta. Cecco parte dal presupposto che uno abbia voglia di lavorare. Non può essere? Quel tipo di furto richiede un certo impegno, o no?
Io condivido il ragionamento di Cecco, soprattutto quando invita a distinguere. Questo a Gianni non interessa. Per lui uno che ruba le caramelle è come Tanzi che ha messo sul lastrico migliaia di famiglie.
Certo che mi lamento se uno viene a casa mia e mi ruba il portafogli. Ma con il ragionamento di Cecco non c’entra un emerito cacchio.
si deve conoscere il “soggetto” per giudicare
appunto gianni. è un pò quello che volevo dire. siamo portati a giudicare in fretta e senza considerare mai le “attenuenti” e l’entità del reato.
non giustifico nulla te lo assicuro, ma le leggi e i giudici ci sono proprio per questo.
Pieno accordo con quento scritto da Cecco e Gianpaolo. A questo ladro di rame si sono aperte le porte della galera. Ai grandi ladroni che sfruttano ed evadono silenzio-assenso.
Faccio un po di chiarezza, forse non mi sono espresso bene.
ovviamente non accomuno il ladro di poca roba con Tanzi ma mi sembra giusto che determinate “punizioni” in rapporto al maltolto vengano applicate.
In questo caso la “punizione” è l’arresto domiciliare, come scritto dal giornalista e non come ha scritto Giorgio Rapanelli cui secondo lui si sono aperte le porte della galera.
Figuriamoci ! In galera non va neanche chi ha ammazzato ( e neanche Tanzi)
Per quello che riguarda G.D non ho fatto considerazioni affrettate, il “soggetto” è molto conosciuto e purtroppo molto recidivo, non do per scontato che sia uno sfaticato ma i fatti sono fatti.
Leggetevi anche un’articolo su CM apparso il 10 Febbraio 2012