di Alessandra Pierini
Dramma della solitudine a Macerata dove è stato trovato questa sera il cadavere di un uomo, morto ormai da mesi. A dare l’allarme i vicini che da tempo sentivano uno strano odore e non lo vedevano più uscire di casa. La vittima è Roberto Poccioni, 73 anni, insegnante in pensione e pittore. L’uomo viveva, da più di 20 anni, in una palazzina cielo terra al civico numero 5 di via Leopardi. I vicini di casa lo ricordano come una persona molto schiva e riservata e lo avevano visto per l’ultima volta lo scorso febbraio. «L’ho visto uscire mentre spalavo la neve davanti all’ingresso e poi più niente» ricorda un giovane che vive in un appartamento nella palazzina adiacente. Da tempo si sentiva un cattivo odore ma i vicini hanno pensato che, in assenza dell’uomo, qualcosa in casa potesse essere andato a male. Fino a questa sera quando una vicina ha deciso di avvisare le autorità Immediatamente sono intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco e la Polizia di Macerata che in un primo momento temevano si trattasse di una fuga di gas. Quando sono riusciti ad entrare nell’appartamento la macabra scoperta. La salma di Roberto Poccioni era sul suo letto in avanzato stato di decomposizione e con il viso ormai scheletrico, il che fa pensare che fosse morto da almeno quattro o cinque mesi. Le persiane e le finestre erano tutte chiuse e sigillate dall’interno con plastica e scotch molto spesso, una sorta di protezione nei confronti del mondo esterno.
«Era andato in pensione molto presto – ricordano alcuni conoscenti – poi ha continuato a lavorare come pittore. Fino al 2003 ha vissuto con la mamma e per anni abbiamo visto entrare ed uscire dal palazzo solo ragazzi che portavano la spesa. Poi la mamma è morta e lui, buonissimo di cuore, rimasto solo, ha iniziato a vedersi un po’ di più ma sempre con moderazione. Ogni tanto si allontanava e andava a Roma per poi tornare. Per questo non ci siamo preoccupati per lui». Del decesso sono stati informati i familiari dell’uomo ai quali, pur non essendo in stretto contatto con lui, è stato chiesto di riconoscere il corpo. Sul posto anche la polizia scientifica che ha raccolto tutti gli elementi utili per stabilire con certezza cosa sia accaduto.
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E’ una notizia sconvolgente, agghiacciante!
Allucinante! Che tristezza. Pensare che fino a una ventina di anni fa si era tutti una famiglia, almeno nelle nostre zone ancora a misura d’uomo.
Oramai l’indifferenza pervade!
Era meglio quando si stava peggio. Senza telefoni, telefonini, ipod e diavolerie simili, senza internet e mail, un tempo, dopo due giorni, la gente dei paraggi se ne sarebbe accorta…
Bocche piene della parola “solidarietà”, ma cuori vuoti da parte nostra.
ECCELLENZA, NE PARLI NELLA PROSSIMA OMELIA.
PS – potete farci vedere la foto del Pittore Roberto Pocciani? Probabilmente, lo conoscevo. Altri mi chiedono la stessa cosa. Grazie.