Il Pdl di Camerino: “Pronti a passare all’Umbria”

"Puntiamo comunque a salvare la Provincia, dunque, e non certo gli amministratori provinciali che hanno dimostrato un disinteresse ed una scorrettezza senza eguali nei confronti di Camerino, in particolare in merito alla recente soppressione del tribunale"
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Gianluca Pasqui, vice sindaco di Camerino e coordinatore del Pdl

La nostra è stata una scelta di responsabilità, non certo dettata dalla stima o dalla fiducia che riponiamo verso chi governa la Provincia di Macerata. Così il PdL di Camerino spiega il motivo del voto favorevole all’Ordine del Giorno presentato in Consiglio Comunale per salvare la Provincia di Macerata, in particolare dall’accorpamento con Ascoli Piceno. Un voto favorevole, quello del PdL camerte che, di fatto, ha permesso al sindaco Dario Conti di mantenere la maggioranza, dopo l’astensione dei consiglieri Salvucci, Gamberoni ed Elisei ed il voto dei rappresentanti delle opposizioni (ad eccezione dell’on. Mario Cavallaro).

“I rappresentanti del nostro partito – fanno sapere dalla sede camerte del Popolo delle Libertà – hanno ritenuto di salvaguardare l’istituzione, in particolare dalla minaccia ascolana. Se avessimo scelto di votare l’Ordine del Giorno in base al comportamento del presidente Pettinari e dell’amministrazione provinciale in genere nei confronti della città di Camerino, non avremmo avuto il minimo ripensamento ad esprimere un voto contrario, come hanno fatto altri nostri colleghi della maggioranza nel consiglio comunale di lunedì sera”.

Salvare la Provincia, dunque, e non certo gli amministratori provinciali che hanno dimostrato un disinteresse ed una scorrettezza senza eguali nei confronti di Camerino, in particolare in merito alla recente soppressione del tribunale.

“Nel corso del consiglio comunale di lunedì – proseguono i consiglieri azzurri – ci è stato chiesto di esprimere un voto in merito al rischio di finire tutti in Provincia di Ascoli Piceno e non un parere sull’operato di chi governa la Provincia di Macerata. Pertanto, pur condividendo l’impulso di chi esprimendo un voto contrario ha voluto lanciare un segnale forte, abbiamo ritenuto ancora una volta di dover operare una scelta di responsabilità. E’ chiaro, infatti, che se la Provincia di Macerata sta trattando il territorio montano a pesci in faccia, ancora peggio farebbe quella di Ascoli Piceno o chiunque altro”.

A questo proposito, il PdL di Camerino fa sapere di restare aperto, invece, all’ipotesi di un passaggio di Camerino – e dell’intero territorio di riferimento – all’Umbria e di essere pronto a sedersi con serietà e determinazione ad un eventuale tavolo di lavoro che operi in questa prospettiva.



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