A tu per tu con bomber Pagliardini
“Recanatese, ho fatto la scelta giusta”

SERIE D - L'ex centravanti dell'Urbania: "Preferisco giocare partendo dall'esterno"

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Pagliardini

L'attaccante della Recanatese Filippo Pagliardini

Lo scorso martedì c’è stata l’ufficialità del passaggio dell’attaccante Filippo Pagliardini dall’Urbania alla Recanatese. Un colpo importante da parte della società leopardiana, che vuole sì puntare e valorizzare i giovani ma senza rinunciare ad allestire una squadra competitiva, “affamata”, composta da ragazzi con voglia di emergere, di qualità insomma in grado di regalare ai supporters giallorossi delle belle soddisfazioni. Non è difficile immaginare che dietro all’arrivo di Pagliardini, ci sia stato il “pressing” di mister Baldarelli che lo conosce molto bene avendolo avuto alle sue dipendenze nell’ultima stagione ad Urbania. Proprio l’ultimo campionato è stato determinante per la consacrazione di Pagliardini, che grazie ai suoi 19 gol (nessuno dei quali su palla inattiva!) ha permesso ad una giovanissima Urbania di piazzarsi tra le prime del campionato, a ridosso della zona play-off. Abbiamo chiesto al diretto interessato quale fosse stato, secondo lui, il segreto dell’esaltante stagione dell’Urbania: “Sicuramente il grande gruppo che si era creato, sia fuori che dentro il campo. Abbiamo espresso un bel gioco, veloce, palla a terra e questo mi ha messo nelle condizioni ideali per fare bene, permettendo di sfruttare al meglio le mie caratteristiche”. Campionato meritatamente vinto dalla Maceratese, oppure il Tolentino avrebbe qualcosa da recriminare? ”Entrambe formazioni fortissime, ma un campionato è fatto di alti e bassi e spesso ha la meglio la squadra che sa sfruttare i momenti no dell’altra. Comunque, ripeto, due grandi squadre”. Filippo, stando a quanto scritto sui giornali, prima di accettare la proposta della Recanatese avevi avuto altre proposte, a cosa è dovuta la scelta di Recanati? ”Mi hanno parlato molto bene di Recanati, come ambiente e società, in più ha pesato la decisione anche avere Baldarelli come mister, persona che stimo sia come uomo che come allenatore, mi sono trovato bene con lui la scorsa stagione, conosco i suoi metodi e questo ha fatto si che la mia scelta ricadesse su Recanati”. Qual è stato l’impatto con la società? ”Serietà, organizzazione e con le idee molto chiare nel perseguire un progetto basato sui giovani ma senza rinunciare alla qualità”. Ricordiamo che la serie D è un palcoscenico che Filippo Pagliardini ha già calcato con le casacche della Cagliese nelle stagioni 2006/07 e 2007/08, del Sansepolcro nel campionato 2008/09 e del Riccione nella stagione successiva. Per lui anche una parentesi nella formazione primavera dell’Arezzo nella stagione 2005/06 quando la prima squadra amaranto militava in serie B e l’allenatore era Elio Gustinetti. Abbiamo chiesto a Pagliardini quale fosse esattamente il suo ruolo nel fronte d’attacco.”Preferisco partire da esterno sfruttando la mia velocità, mentre giocando spalle alla porta farei più fatica”. Lo scorso 1 giugno allo stadio “Tubaldi” sono partiti i lavori per sostituire il vecchio fondo in erba naturale con il sintetico. “Per un tipo di gioco che predilige palla a terra, giocare nel sintetico è indubbiamente vantaggioso e spero questo possa portare alla Recanatese più punti possibili”.



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