L'incontro di questa sera: da sinistra Giorgio Cacchiarelli, Massimiliano Giometti e Pietro Marcolini
di Roberto Scorcella
Una dozzina fra di lavoratori fra Tolentino e Matelica licenziati dal 14 giugno prossimo per cessazione attività del gruppo Giometti. Una inaspettata raccomandata a mano recapitata nei giorni scorsi ha creato inevitabile apprensione nei lavoratori delle multisale che hanno chiesto l’intervento del sindacato, preannunciando anche un’ora di mobilitazione domani mattina in occasione dell’apertura delle proiezioni per le scuole del Tolentino International Film Festival. Ma la situazione, dopo un incontro svoltosi questa sera alla presenza dell’assessore regionale Pietro Marcolini, sembra ora meno nebulosa. “C’è l’impegno da parte della proprietà e del sindacato” ha detto il segretario provinciale della Slc Cgil, Giorgio Cacchiarelli “a raggiungere un accordo qualora, comunque, vengano ritirate le lettere di licenziamento, tutelando sia l’azienda che i lavoratori in un periodo che, fisiologicamente, come tutti gli anni prevede un calo di lavoro. Se questo periodo dovesse protrarsi, cercheremo di sopperire con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, senza andare ad intaccare l’immagine dell’azienda”. Anche Massimiliano Giometti ha voluto rassicurare i suoi dipendenti “La nostra intenzione è dettata da una situazione dove non ci sono film interessanti per un certo periodo. Abbiamo prolungato la programmazione di quattro giorni con il festival e per gli europei di calcio. In questa struttura abbiamo investito milioni di euro e chiuderla sarebbe semplicemente una cosa da pazzi.”. Si apre così la concreta possibilità di aprire un tavolo regionale proposto dall’assessore Marcolini e accolto favorevolmente sia dalla proprietà che dal sindacato. Sul tavolo saranno proposte soluzioni alternative per la salvaguardia dei posti di lavoro come quella di far scontare le ferie o della cassa integrazione in deroga. Altri incontri sono previsti nei prossimi giorni.
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Le pazzie di alcune Giunte iniziano purtroppo a manifestarsi.
Centri Commerciali aperti senza alcuna logica …..se non come si insinua per guadagni loschi per chi ha rilasciato le licenze e/o riciclaggio di denaro sporco.
Non so se sia vero comunque hanno distrutto i centri dei nostri paesi e creato deserti cementati che forse diventeranno costruzioni fantasma,
Spero di sbagiarmi ma ……..
Era evidente fin dall’inizio che queste strutture erano sovradimensionate rispetto al territorio oltre alla scarsa qualità del cinema attuale!!!
Ritorniamo a vedere i film nei vecchi cinema che erano a misura d’uomo!!!
Ci voleva il sindacato per proporre di far scontare le ferie che comunque sono di legge e in un modo o nell’altro dovevano essere scontate, per la CIG in deroga, voglio vedere quanto conterà il sindacato quando l’INPS la respingerà (so di cosa parlo), e i lavoratori si troveranno con un pugno di mosche. Non voglio essere pessimista ma realista, ci rivediamo a settembre sempre che non abbiano fatto incazzare troppo il gruppo Giometti.
Da quello che ricordo il cinema in genere d’estate, per tradizione, è chiuso, perchè non ci sono nuove uscite di film, qualche cinema parocchiale programma delle riedizioni di classici all’aperto magari, non è certo il caso di una struttura del genere il gioco non varrebbe la candela. Non tutti i mestieri si possono svolgere tutto l’anno, penso agli operatori degli chalet di mare, d’inverno di certo non lavorano oppure li vogliamo obbligare a tenere aperto, il problema semmai è che il compenso di un lavoro più limitato nel tempo possa essere idoneo a compensare il periodo di fermo e di questo si dovrebbe occupare il sindacato.
Caro “abitante” quello che lei dice è vero ma nel contratto di questi poveri lavoratori, non c’è nessuna clausola che prevede la chiusura per il periodo estivo. Forse non ha capito che trattasi di licenziamento… leggendo oggi il giornale e conoscendo la realtà dei fatti mi risulta che i dipendenti hanno chiesto di poter usufruire delle loro ferie o di poter beneficiare della cassa integrazione in deroga ma la proprietà è stata irremovibile. Che ci sia un altro disegno dietro questo licenziamento? Lei ha criticato i lavoratori che si sono rivolti al sindacato precludendosi la possibilità di un eventuale ritorno a lavoro per Settembre in quanto, avendo sollevato la questione per tutelare i loro diritti, hanno fatto incazzare il Gruppo Giometti. Ma allora secondo lei è giusto continuare a soccombere a certi giochi di potere?? Cercare di stare buoni perchè non fosse mai dovesse riaprire avrebbero il posto di lavoro assicurato?? Questo è il mondo che lei vuole per sè e per i propri figli?? io sinceramente no e ammiro il coraggio di questi lavoratori che stanno lottando non solo per loro stessi ma anche per me, per lei, e per i nostri figli. E poi, visto che lei sicuramente ne sa più di me, mi può spiegare cortesemente perchè l’inps non dovrebbe accordare loro la cassa integrazione in deroga?
Ah un’altra domanda Sig.Abitante: sono appena stata a visitare il sito di Giometti (Giometticinema.com) . Visto che per lei è normale che il cinema chiuda per il periodo estivo dato che non ci sono nuove uscite mi sà spiegare perchè si parla di chiusura solo dei cinema di Tolentino e Matelica e non di tutti gli altri cinema che ha Giometti?? Guardi sul sito quanti ne sono. E perchè l’anno scorso il cinema di Tolentino non ha chiuso. Ho portato mio figlio a vedere Harry Potter ed era Luglio se non ricordo male. Nell’intervista al Sig.Giometti tratta dal Resto del Carlino dice: “IN QUESTA STAGIONE CONSIDERANDO ANCHE GLI EUROPEI DI CALCIO E LE OLIMPIADI, POCHI SAREBBERO GLI SPETTATORI IN SALA”. Dunque dobbiamo dedurre che solo la popolazione di Matelica e Tolentino seguono lo sport? Ho trovato un articolo interessante riguardo il gruppo GiomettI :
“Ancona, 14 giugno 2011 – GIANNI GIOMETTI vende sette delle sue multisala cinematografiche al Gruppo Odeon & Uci Cinemas, il più importante circuito cinematografico europeo. Si tratta di sette multiplex marchigiani e di uno umbro.
A finire nelle mani del colosso internazionale sono le multisala di Ancona, Pesaro, Fano, Porto Sant’Elpidio, Senigallia e Jesi (la settima è quella di Perugia).”
Forse c’è una vendita in atto e l’acquirente vuole i cinema sgomberi ?? Ha pensato a questa eventualità? dunque non è giusto lottare? ci pensi…
Ma con un biglietto del cinema a 10,00 € chi ci va più al cinema!!!!
Se lo possono permettere, ahimè, poche persone.
Ritornassero a prezzi più popolari e vedrai che la gente ci ritorna al cinema e non bisogna mandare a casa nessuno!!!
@ la popolana
Lungi da me voler redarguire i dipendenti che si sono giustamente rivolti a chi li deve tutelare, il compito del sindacato è questo, la mia espressione forse è sembrata un pò troppo “piccata”, per la mia esperienza personale, totalmente negativa, avendo perso il lavoro a 50 anni senza prospettive future, a causa fondamentalmente della crisi economica ma con una buona mano del sindacato che non ha fatto altro che istigare i dipendenti per quattro mesi di arretrati, in prima battuta hanno consigliato di richiedere la CIGO per un periodo di sei settimane per mancanza di commesse, che dopo 6 mesi è stata respinta dall’INPS, (perchè non è stata ritenuta valida la richiesta, sostanzialmente perchè nessuno ha properato la causa in modo incisivo), poi spingendoli non a colloquiare con la ditta ma di fatto dicendogli che tanto era meglio fare l’istanza di fallimento che puntualmente hanno fatto, in quanto non c’era speranza di prendere quei soldi a breve. Tengo a precisare che l’azienda aveva acquisito con fatica e volontà diverse specializzazioni e qualificazioni andate disperse in un lampo. La conclusione è stata che qualche operaio ha fatto dei gesti sconsiderati anche penalmente perseguibili e io e tutti gli altri abbiamo perso il lavoro siamo dispersi a destra e a manca da due anni in balia del nulla, al fondo dell’INPS a cui ci hanno fatto aderire dopo due anni ancora non si sa se provvederà ad erogarci l’80% del nostro credito e probabilmente dovremo aspettare la liquidazione del fallimento con tempi biblici. Pertanto ritengo che a meno che non si sia in balia di un delinquente, nel mio caso l’azienda aveva 15 anni di vita, bastava accordarsi, magari congelare quei mesi sospesi, e ripartire perchè oggi un’azienda del genere con tutte le sue qualificazioni e iscrizioni avrebbe lavorato sicuramente, invece ora siamo dei poveri fessi senza soldi e senza lavoro.
Con questo non voglio dire che succederà la stessa cosa ai dipendeti della Giometti, anche perchè il referente CGIL che hanno loro è una persona molto in gamba, diversamente da quello che è capitato nel mio caso.
Tra l’altro la legge permette di licenziare per mancanza di lavoro, e se la d Giometti volesse chiudere o vendere, che gli vogliono fare, non li fanno vendere?, chi ci mette i soldi non lo fa per filantropia ma per avere utili è la dura legge del capitalismo e questi sono dei veri capitalisti.
Il lavoro come l’ho avuto io e lei purtroppo non c’è più ne per me ne per i miei figli e sarà così finchè accetteremo supini che gli altri decidano per noi.
Si la legge permette di licenziare in caso di mancanza di lavoro ma si poteva benissimo dare ai dipendenti prima le ferie e poi la cassa integrazione. E se il calo di lavoro c’è perchè è scarsa la programmazione e ci sono eventi sportivi in corso non vedo perchè ciò deve valere solo per Matelica e Tolentino.
Si ricordi che il datore di lavoro ha diritti ma anche doveri. Alcuni datori di lavoro si sono tolti la vita perchè costretti a licenziare i loro dipendenti. Altri, invece, giocano con la vita dei lavoratori. Ho due figli una di vent’anni con contratto a chiamata e l’altro di 14. Ho seriamente paura per loro. Sono arrabbiata con questo sistema, non possiamo continuare a far finta di niente. Mi immedesimo in quei dipendenti e stò male per loro. E’ ora di farla finita.
Sig. Maceratese D.O.P. Il bello del Cinema Giometti di Tolentino era proprio quello: i prezzi popolari. c’era una tessera che costava 20 Euro e ti davano 5 ingressi, oppure un tagliandino che accompagnava il biglietto con cui potevi tornare a 3,90 euro. Io ci andavo spesso con la mia famiglia. Se chiudono loro chi ci va più al cinema!! Poi era un ambiente molto familiare i dipendenti sempre sorridenti e disponibili. E sinceramente mi sembrava molto frequentato. Mah!
Mi dispiace di aver letto solo ora l’articolo e di aver già scritto molto tempo fa’ gli errori commessi da ingordi amministratori che per far facile cassa ha pensato di sfidare le leggi dell’economia.
ho risposto poco fà ad un mio collega, che ha cercato di cavalcare ora e di esprimere la sua contarrietà a tali scatoloni vuoti. Mi spaice molto pero’ le persone che fanno buone analisi ma si comportano al contrario!!!
Ho scritto oggi pomeriggio @ Esildo Candria: Sono daccordo con Te collega Consigliere Provinciale, ma devo ricordarti che la maggioranza che tu hai sostenuto, appoggi a sprazzi…ma che potresti far cadere in ogni momento, poteva evitare questo scempio e non l’ha fatto omettendo di vincolare immediatamente con il PTC sino al recepimento delle direttive regionale in materia di Grandi Strutture di vendita. Infatti coloro che hanno realizzato l’opera sono stati in apprensione fino a quando non ha vinto la sinistra..solo allora hanno accelerato al massimo i lavori, sicuri che nessuno li avrebbe piu’ ostacolati. Anche qui poi, i tuoi amici in Regione, dopo due anni dalla Legge, non hanno ancora approvato il regolamento che avrebbe consentito di non avere altri obbrobri sul nostro territorio. Se poi parliamo della favola dei posti di lavoro basta chiedere all’amministrazione uscente di Tolentino che aveva anch’essa promesso con il nuovo Centro Commerciale 200 posti di lavoro (vincendo le elezioni) ed invece dato che quest’anno di posti di lavoro ne erano rimasti non piu’ di 20 e precari (vedasi situazione lavoratori multisala Giometti) l elezioni le hanno sonoramente perse.
Comunque dato che ho letto alcuni post che richiamo i politici che parlano in base a come tira il vento, posso dimostrare loro che io sono andato precocemetente contro vento. Ecco casa scrivevo subito dopo le elezioni Provinciali (Agosto 2011 e altro avevo scritto prima) vinte dal Centrosinistra che si dice difensore dell’ambiente, della cultura, della tradizione (Mac Donald), del Made in Italy ( qui non c’e’ traccia della valorizzazione del Made in Italy e quantomeno Made in Marche) e dell’assoluto interesse verso i lavoratori a tempo pieno e del lavoro certo e non precario qui non conta!!!
«La realizzazione di grandi strutture di vendita è regolata da leggi specifiche – scrive – infatti la L.R. 27/2009 affida la programmazione dello sviluppo di nuove strutture di vendita della Gdo ed anche delle aggregazioni di Medie strutture di vendita come in questo caso alla Provincia attraverso la realizzazione di uno specifico allegato al PTC tenendo conto delle indicazione del regolamento regionale. Purtroppo questo regolamento deve uscire da piu’ di due anni e la Regione ancora non riesce ad emanarlo, forse perche prima debbono essere soddisfatti tutti gli interessi in corso.
Infatti la bozza di regolamento, concordato con i sindacati, su cui il Pdl concorda, reca addirittura l’impossibilità di realizzare quanto sta per essere autorizzato a Corridonia e cioe’ non un centro commerciale ma una struttura plurima di medie strutture di vendita coordinate. Insomma un impatto simile alle grandi strutture di vendita. Ma come detto il regolamento non c’e’ e tutti possono fare quel che vogliono. Entro due anni dall’approvazione di questo regolamento la Provincia (che poteva averlo fatto anche in precedenza vi era il PTC che lo prevedeva ma l’amministrazione Silenzi se n’e’ guardato bene di non farlo!!) approva la pianificazione di questi ” grandi centri commerciali” non ragionando più in termini comunali ma comprensoriali e tenendo conto soprattutto degli effetti in ambito sovracomunale sia sulle altre attività commerciali insediate (medie e piccole strutture commerciali, soprattutto centri storici, che rischiano di essere pesantemente penalizzate) nonchè, fondamentale, attraverso una attenta valutazione dell’impatto dei volumi di traffico sulla rete viaria esistente, sull’accessibilità alle reti e sulle possibili alternative.
E’ falso quanto affermato dal Sindaco che sia stato approvato un centro commerciale a Macerata (lottizzazione Simonetti) e Valleverde non e’ un centro commerciale, perche ciò non sarebbe legalmente possibile come non lo è per Corridonia.
L’amministrazione Comunale di Macerata ha chiesto solo di poter concedere una diversa volumetria per le destinazioni oggi possibili ( non per grandi strutture di vendita) con l’impegno a destinare risorse ( 2 milioni di euro subito e altre risorse in futuro) per favorire la realizzazione della nuova uscita della Superstrada Valdichienti a San Claudio, il collegamento al Citiper, a Valleverde e alla viabilità maceratese della Carrareccia dopo il disimpegno dall’accordo del 2004 proprio da parte del Comune di Corridonia.
Ribadisco infine che la volontà della Provincia da noi governata dal giugno 2009 al giugno 2010 era quella di arrivare alla realizzazione dell’adeguamento del PTC nel piu’ breve tempo possibile sia per l’aspetto delle grandi strutture di vendita ma anche per moltissimi altri aspetti trascurati in questi anni (Pianificazione d’area vasta, piano territoriale delle aree da destinare allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, piani di recupero territoriali, rurali e molto altro ancora) e per dimostrare tutto cio’ il bilancio 2010 e il PEG contenevano le indicazioni per la costituzione dell’Ufficio di piano (PTC) e metter cosi mano ad una nuova programmazione dello sviluppo territoriale di questa provincia. Spero che la nuova amministrazione di sinistra mantenga questo impegno subito e non quando tutti i buoi saranno scappati dalla stalla.
Resta comunque una sola verità, ribadita nelle linee di mandato della allora maggioranza e ribadito nel programma 20011/2016 dei moderati di impedire l’ulteriore sviluppo delle grandi strutture di vendita o delle finte aggregazioni di medie strutture a tutto vantaggio del nostro sistema insediativo composto da una moltitudine di centri storici e di nuclei che hanno bisogno di servizi di vicinato e di medie strutture commerciali vicini ore per non creare ulteriori problemi al congestionamento della carente viabilità e contraddizione al tipo di sviluppo “di qualità e valorizzazione di tutti gli insediamenti esistenti e soprattutto dei nostri meravigliosi centri storici che in realtà come quella di Corridonia hanno bisogno di politiche specifiche e non di alquanto anacronistiche guerre di campanile. Penso che Corridonia andrà verso linee di sviluppo incompatibili con queste nuove tendenze (qualità, sostenibilità, difesa piccole attività commerciali e artigianali), basta solo pensare all’insediamento di un nuovo McDonald’s e come nel passato si continuerà a devastare il nostro modello di sviluppo dato anche il fatto che l’attuale Vicesindaco (assessore ombra all’Urbanistica di Corridonia che ha fortemente voluto tale opera) è anche Presidente del Consiglio Provinciale della nuova amministrazione Pettinari (che era contrario come me all’insediamento commerciale ma che ora si dovrà adeguare)».
Purtroppo nel nostro Paese non bastano piu’ gli esempi. Anni indietro mi sono battuto, insieme a tanti piccoli e medi commercianti di Tolentino e di Corridonia contro i centri commerciali della GDO perche’ sconvolgono il nostro sistema insediativo ed il nostro modello socio economico: Famiglia, Quartiere, Centro Storico, frazioni introducendo un modello consumistico che proprio in questo momento non puo’ reggere soprattutto se vogliamo rilanciare il Made in Italy, un giusto rapporto solidaristico fra le conomie del territorio e il rilancio del modello Made in Italy e Mde in Marche. Oggi pomeriggio proprio ho risposto ad un amico che ha fatto una buona analisi ma che poi ha sposato il conformismo dell’appartenza politica a scapito della linearità tra il dire ed il fare.
A Esildo Candria che critica giustamente la nascita nella stessa vallata e nello stesso bacino di Tolentino di un altro centro Commerciale mascherato da medie dimensioni organizzate non e’ altro che un altro attentato all’ambiente e al modello socio-economico della nostra provincia.
Caro Esildo, sono daccordo con Te collega Consigliere Provinciale, ma devo ricordarti che la maggioranza che tu hai sostenuto, appoggi a sprazzi…ma che potresti far cadere in ogni momento, poteva evitare questo scempio e non l’ha fatto omettendo di vincolare immediatamente con il PTC sino al recepimento delle direttive regionale in materia di Grandi Strutture di vendita. Infatti coloro che hanno realizzato l’opera sono stati in apprensione fino a quando non ha vinto la sinistra..solo allora hanno accelerato al massimo i lavori, sicuri che nessuno li avrebbe piu’ ostacolati. Anche qui poi, i tuoi amici in Regione, dopo due anni dalla Legge, non hanno ancora approvato il regolamento che avrebbe consentito di non avere altri obbrobri sul nostro territorio. Se poi parliamo della favola dei posti di lavoro basta chiedere all’amministrazione uscente di Tolentino che aveva anch’essa promesso con il nuovo Centro Commerciale 200 posti di lavoro (vincendo le elezioni) ed invece dato che quest’anno di posti di lavoro ne erano rimasti non piu’ di 20 e precari (vedasi situazione lavoratori multisala Giometti) l elezioni le hanno sonoramente perse.
Comunque dato che ho letto alcuni post che richiamo i politici che parlano in base a come tira il vento, posso dimostrare loro che io sono andato precocemetente contro vento. Ecco casa scrivevo subito dopo le elezioni Provinciali (Agosto 2011 e altro avevo scritto prima) vinte dal Centrosinistra che si dice difensore dell’ambiente, della cultura, della tradizione (Mac Donald), del Made in Italy ( qui non c’e’ traccia della valorizzazione del Made in Italy e quantomeno Made in Marche) e dell’assoluto interesse verso i lavoratori a tempo pieno e del lavoro certo e non precario qui non conta!!!
E’ imbarazzante inoltre non vedere in platea chi ha assecondato nei retrobottega, la realizzazione di questa nuova inutile struttura, la figura del Vicesindaco di Corridonia e Presidente del Consiglio Provinciale ne’ nessun rappresentante dell’amministrazione Pettinari che ha fortemente agevolato la nascita di detta iniziativa….almeno era onorevole metterci la faccia!!
Caro Candria,
Capponi ti “ricorda” ripetutamente che il tuo partito se volesse potrebbe far cadere l’amministrazione provinciale.
Così si ricandida Capponi. Che aspetti?
Buongiorno a tutti,
essendo coinvolto molto da vicinio nelle questioni che riguardano i cinema Giometti ed avendo letto i vostri commenti su questa pagina, mi sembra giusto rendervi noto che contrariamente a quanto alcuni di voi hanno detto (probabilmente fuorviati dal sito aziendale quasi mai aggiornato), attualmente TUTTI i cinema di gestione Giometti sono CHIUSI. La comunicazione arrivata ai dipendenti di Matelica e Tolentino è arrivata a tutti i dipendenti Giometti, compresi quellli di Ancona, Fano e Pesaro, per non parlare poi dei cinema monosala (sempre Fano e Pesaro, Jesi, Monte Urano), che hanno chiuso i battenti un mese prima.
La Giometti ha licenziato tutti, e a parte la vostra realtà non c’è mai stato nessun tentativo di mediazione con l’azienda da parte delle istituzioni.
Non si sa nè se, nè quando e neppure come avverranno le riaperture.