Sante Rossetti, un massaggiatore talismano

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Cristian Cacciatore in compagnia del massaggiatore Sante Rossetti

Chiamarlo massaggiatore è riduttivo, perchè non rende completamente il valore e l’importanza del suo ruolo: nello staff della Maceratese Sante Rossetti ha svolto un ruolo fondamentale, prendendosi cura dei giocatori e contribuendo anche lui alla vittoria del campionato di Eccellenza. Ma questo non è il solo successo in questa stagione sportiva: il giorno prima dell’apoteosi di Cagli, Rossetti ha vinto anche la Prima categoria con il Casette Verdini. Chissà se c’è un altro massaggiatore in Italia che abbia vinto due campionati in 24 ore. “Vincere da maceratese con la squadra della tua città è sicuramente bellissimo e metto questa vittoria al primo posto dei miei successi sportivi” ci dice Sante, “il premio di una stagione di tanto lavoro e sacrificio anche da parte mia. Vivere quotidianamente questo spogliatoio è stata un’esperienza straordinaria, per lo splendido rapporto che si è instaurato tra i giocatori e lo staff, in particolare con il mister Guido Di Fabio, persona eccezionale sia come allenatore che fuori dal campo, ma anche con Morbiducci, Cicioni e con gli altri componenti dello staff tecnico”.

Ti hanno fatto piacere i continui attestati di stima dei giocatori durante il campionato?

Mi hanno reso molto felice, sono stato sempre disponibile per loro. Nel rapporto quotidiano posso dire di aver dato tanto, ma anche di aver ricevuto altrettanto in termini di stima e di risultati.

Una splendida cavalcata, questa stagione di Eccellenza, macchiata però da un episodio che ti ha riguardato…

Sì, dopo la gara d’andata con l’Elpidiense Cascinare sono stato punito con un mese di squalifica, che è stata ritenuta ingiusta da tutti perché non ho insultato nessuno ma l’arbitro mi ha espulso solo perché ho esultato al gol del pareggio. Stare fuori per un mese e non poter andare in panchina mi ha fatto molto male. La vittoria finale mi ha ripagato di tutto, anche della mia precedente esperienza qui alla Maceratese (in serie D ai tempi della presidenza Malavolta, ndr) che la considero una parentesi negativa della mia carriera.

E ora dove può arrivare questa Maceratese?

Spero il più in alto possibile! L’augurio è che possa arrivare presto anche la serie C, che io ho conosciuto con i due anni da massaggiatore della Sangiustese in C2: anche quella fu un’esperienza bellissima, di cui ricordo le vittorie di Gubbio, Nocera e Pescara, tutte piazze che ora sono in serie B. Spero che la Maceratese possa tornare presto a calcare palcoscenici sempre più importanti.

Ai tanti campionati vinti (dalla Sangiustese alla Maceratese, passando per Urbisaglia e Rione Pace) si aggiunge al tuo palmares anche la vittoria con il Casette Verdini…

Anche questa è una vittoria storica: l’approdo in Promozione è un altro grande successo. A questa squadra ci sono arrivato grazie al rapporto di amicizia con il presidente Paolo Pasquali: anche per loro sono stato sempre disponibile e ho dato il mio contributo a un bellissimo gruppo, capace di raggiungere un traguardo impensabile. Quando il sabato abbiamo festeggiato la vittoria del campionato, tutti i ragazzi mi hanno fatto l’”in bocca al lupo” per la gara con la Maceratese. Ora voglio fregiarmi di essere campione in 24 ore in due campionati diversi: magari sono l’unico in Italia.



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