Dopo un confronto tra i dirigenti della Lube Volley e la redazione di Cronache Maceratesi a seguito della pubblicazione dell’articolo “Lube, questo non è sport” (leggi) si è giunti a un chiarimento. Precisato che l’articolo-denuncia non voleva assolutamente ledere l’immagine e il prestigio della società Lube, si è deciso per il bene di tutti di proseguire un rapporto di collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli.
La Lube sottolinea come i due episodi riportati nel medesimo articolo vadano decisamente distinti tra loro. L’allenatore Alberto Giuliani ha espresso critiche nei confronti del giornalista per difendere la propria squadra, con toni troppo accesi, ma comunque senza utilizzare parole offensive.
Nel caso del direttore sportivo Stefano Recine (chiarito che l’articolo-denuncia era riferito solo al dirigente e non alla società Lube), invece, si è trattato di una questione prettamente personale, risolta con una telefonata di scuse da parte del dirigente biancorosso, che ha ammesso i propri errori, nei confronti di Andrea Busiello: “I toni e i contenuti sono assolutamente sbagliati senza se e senza ma, chiedo scusa ad Andrea”, ha detto Recine.
A seguito del chiarimento avuto con la società, la redazione ha scelto di non pubblicare più il file audio della telefonata, preferendo chiudere qui tutta la storia.
(Cronache Maceratesi e Lube Volley)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Scuse ok,ora dia le dimissioni
Bene, sono contenta che le cose si siano risolte nel migliore dei modi, con un chiarimento tra le parti e con le scuse di Recine nei confronti di Andrea Busiello. Queste ultime credo fossero il minimo sindacale……ora pensiamo ai playoff e buon divertimento a tutti:-)
Questo palese atteggiamento da provinciale non fa certo onore ai tesserati e alla società.
speriamo in una positiva evoluzione nei modi di pensare e dei rapporti pubblici .
completa solidarietà a CM e al suo giornalista .
Bene!
Si vada avanti insieme allora, per il bene dello sport e dell’informazione.
Comunque il contendere non era se pubblicare o meno la telefonata…
Qui non si era di fronte ad una accesa discussione….
Non si era di fronte ad un chiarimento telefonico dai toni forti e fatto sopra le righe..
Qui si era andati ben oltre, si era abbondantemente superato il punto di non ritorno, anche perchè c’è stata una escalation che è iniziata molto tempo fa e che è andata avanti per troppo tempo per concludersi con l’ultima allucinante telefonata.
(” Telefonate come questa, dal signor Stefano Recine, direttore sportivo della Lube Volley, in questi anni ne sono arrivate parecchie”)
E per l’immagine della Lube, a mio avviso, il direttore sportivo (che si fosse scusato o meno) andava comunque immediatamente licenziato, senza se e senza ma.
Invece si è preferito chiuderla a tarallucci e vino, un bel compromesso, che non compromette nulla, alla peggiore maniera italiana.
Gettate volutamente all’ortiche professionalità e dignità.
Ora ci saranno le discussioni, ipocrite, su come tutti hanno vinto…
In realtà in questa bruttissima pagina TUTTI, nessuno escluso, hanno perso nel peggiore dei modi…..
Io invece credo che CM abbia dimostrato un grande senso di responsabilità accettando le scuse di Recine e il chiaramento della società senza mettere il dito nella piaga ed affondare il colpo contro una società di cui la stessa CM per prima ne riconosce la grande importanza!! Aspettavo con grande curiosità questo audio e ne avevo tante da dire perchè l’episodio è e resta gravissimo ma credo che l’importante sia aver denunciato pubblicamente il fatto senza assumere un atteggiamento di ostilità verso la società che magari d’ora in avanti crescerà anche sotto questo punto di vista!!! Ora tifiamo per lo Scudetto!!
Bene cosi! Pace fatta!
stupenda pagina di giornalismo!
e così niente pubblicazione dell’audio.
ma guarda…
Chiedere scusa è un segno di onestà e maturità e se la Lube e il suo dirigente l’hanno fatto tanto di capello! Evidentemente si sono resi conto di aver alzato troppo i toni, non penso che se non fosse vera la telefonata, come insinua pasquinus qui sopra, altrimenti col cavolo che ci sarebbero state le scuse. Rendere pubblico il file audio a quel punto era una sputtan4t4 clamorosa e quasi una “vendetta”…. e io da un giornale (almeno da questo) non mi aspetto cose del genere!! Speriamo pure che Busiello continui a scrivere di cronaca sportiva e mercato senza rotture di scatole da parte di nessuno, perché questo è il lavoro di un giornalista… le dettature lasciatele ad altri please!!!
Quindi, tutto risolto così? Senza neanche avere l’audio? Ma non c’erano di mezzo la Costituzione, le diffamazioni, le minacce…
Resta una polemica inutile, creata ad arte per screditare chi legittimamente si era stancato di leggere certe cose!
Lo avevo scritto commentando l articolo precedente-che il Sig. Recine doveva chiedere scusa -senza se e senza ma.
Sono contento che le scuse siano arrivate-
Pero’- visto il ritardo- non mi sembra che esse provengano da un sincero e contrito ravvedimento- ma quasi da una estorsione proveniente da tutti i commenti negativi che gli erano caduti addosso da parte dei tifosi e non ….
Certo e’ che -semmai ce ne fosse ancora bisogno- si e’ dimostrato che essere edotti su ciò che avviene attorno a noi e’ sempre meglio che rimanere sempre ignari ..
Che avrò voluto di ???? Bho ???
Scusate, ma come si può definire quello di Giuliani un attacco violento se ora si precisa che non ha usato parole offensive? C’e qualcosa che non torna, penso che stavolta sia la societa’ a potersi legittimamente appellare al diritto di critica.
@ moretti
carissimo io non insinuo che non avevano audio.
ma da qui a pubblicarlo davvero ce ne vuole.
perchè anche se questo è un paese in cui le regole non vengono rispettate, qua qualcuno rischiava di farsi male davvero e non nel senso delle minacce che sono volate. questione di privacy e deontologia.
sulla gestione della vicenda visto che scattolini e verdenelli esprimendo solidarietà hanno ricordato di aver vissuto già situazioni simili, viene da chiedersi come mai, loro, non hanno mai fatto tutto questo putiferio.
magari non sono professionisti con la schiena diritta?
o si è esagerato stavolta…
su giuliani diciamo una banalità.
uno può scrivere quello che vuole su di lui. ma guai se poi giuliani giudica quello che ha scritto (sembra un giornalista di trento – attacco violento? e dare dell’incapace ad un allenatore cos’è?).
la privacy esiste. il reato di lesa maestà no.
LETTERA APERTA AL DIRETTORE
Le scuse ci sono state e come tali vanno accettate senza interrogarsi se sono autentiche o frutto di ragionata opportunità.
Ciò che mi interessa ora è capire come è stata gestita l’intera vicenda; CM poteva percorrere tre strade:
1) quella supina, concedendosi alla Lube (in questo caso, ma in generale a chiunque) guadagnando le simpatie di qualche sostenitore lettore e forse qualche sponsorizzazione in più;
2) quella della ormai desueta deontologia giornalistica, ovvero pubblicare per intero la notizia, preannunciandone la successiva, offrendo la possibilità alla Lube di fare un passo indietro senza oneri ma, anzi, con onore;
3) quella delle iene, pubblicare uno stralcio di notizia, tendendo una trappola al destinatario in modo da fargli fare una smentita, rincarare la dose con pillole di ulteriori notizie per poi pubblicare il pezzo forte. Le letture sarebbero decuplicate e la telefonata avrebbe avuto risalto nazionale impazzando su Youtube, forse ne avrebbero parlato anche le testate sportive più note.
Lei Direttore ha dapprima difeso con forza la sua redazione ed il giornalista, ma poi ha scelto la strada meno remunerativa ed ha pure pubblicato la dichiarazione di scuse senza usare toni polemici.
Questo modo di fare giornalismo lo sta usando anche nelle inchieste dove la notizia viene data dopo meditato approfondimento redazionale e poi pubblicata per intero, concedendo sempre a chiunque di intervenire e correggere il tiro o, magari, rincarare.
L’avviso Direttore (e questa si che è una minaccia!) se dovesse cambiare strada, questo non sarà più il nostro giornale…per il momento, complimenti.
caro marchiori le manca un passaggio.
la minaccia, quella sì violenta, della gogna.
pasquinus, il vile profeta dell’ovvio e della sciocchezza. datti da fare per la società invece di tediare il mondo con illazioni e stupidaggini varie
Sulla vicenda Lube-Busiello si traggono due elementi.
Il primo è che questa telefonata effettivamente c’è stata, tanto che Recine ha dovuto chiedere scusa. Quello che lascia basiti è l’atteggiamento della società che, invece di prendere le distanze, lo ha sostanzialmente difeso
Il secondo elemento è che ora il giornalista potrebbe essere condizionato nel suo lavoro da questa brutta storia. Con quale serenità potrà scrivere dopo quello che è successo? A gentaglia come il vile pasquinus che getta benzina sul fuoco e giudica dall’alto del suo anonimato cosa fanno gli altri non va data risposta alcuna: si giudicano da soli
@patrizia passarini: chi “legittimamente si era stancato di leggere certe cose” (mercato? palleggiatore opaco? mah…) ha il diritto di minacciare di morte una persona? che teste…
Concordo pienamente con il commento di Cerasi. Aggiungo un appunto al direttore sig. Zallocco che prima anticipa con tanta enfasi la pubblicazione del video che dimostrerebbe le colpe del sig. Recine, poi decide di non pubblicare il video per rispetto di chi? Non certo verso i lettori che si aspettavano la pubblicazione. Questo, a mio modesto parere, appare un atteggiamento troppo “morbido” e insufficiente a tutelare la libertà di critica del giornalista.
lettera al figlio
ho pensato molto prima di inviarti queste parole caro francesco
ma tanto dovevo all’amico cisco….non voglio insegnarti niente di tutto ciò che già sai
non ti parlo dell’uomo,del genitore …che tu meglio di me conosci…ma dell’atleta e del dirigente…
ho conosciuto il cisco quando con il n. 8 della mitica maglia del ravenna scendeva al glorioso palazzetto
di loreto a giocare contro l’amata AMARO PIU’ dove io spasimavo per le gesta di Errichiello,scaricavamo contro tuo padre , un guerriero contro le voci sputate a pochi metri dalla linea del rettangolo di gioco, sudore e bestemmie lui sempre controllato ma aveva lampi di rabbia incontrollata nei suoi sguardi….io e i miei amici restavamo incantati da tanta fierezza e forza….poi 25 anni dopo lo trovo direttore sportivo alla amata lube ………gioco contro di lui quasi ogni venerdì partite di calcetto gustosissime dove a correre più dei piedi è la voce…….che urla che bestenmmie
quelle sì rozze e incivili da tirar giù dalla croce tutti i gesùcristi di tutte le chiese maceratesi , non solo di quelli ospitati nella chiesa di passo di treia o di quella di consalvi vicinorie al campo di calcetto che ci vede alla nostra veneranda età ancora giocatori…di che non si sa….ma tanto ci basta per sentirci ancora fanciulli come sei tu con una palla al piede vento contro la faccia e via a cercare di segnare o sognare………tu ti appresti adesso al gioco del calcio o del volley…più in là sceglierai…..con abilità e senso sportivo……quelli della nostra generazione si portano dentro un gusto e un senso del gioco avariato….troppo spinto da competitività e poca considerazione dell’avversario….e delle volte quella voce rozza di tanta passionalità conduce a male parole a eventi inqualificabili e incivili…….ma non pensare neppure un minuto leggendo i commenti dei due articoli riguardanti tuo padre che l’equazione …voluta da alcuni che non conoscono l’uomo ……frasi rozze e incivili = uomo rozzo e incivile possa essere vera …..cisco è un uomo vero passionale che delle volte sbaglia ma la sua bontà e generosità resta intatta ….questo sì senza se e senza ma….lo hanno definito rozzo con la terza elementare…..invece è uno sportivo a tutto tondo….la sua storia racconta quasi 40 anni di volley di altissimo lignaggio….ha la maturità classica ed è l’aedo cantore
di una lube che sta scrivendo pagine magiche di sport che solo poche squadre marchigiane nello sport che conta sono riuscite a scrivere……e quando la mamma difende i suoi figli migliori …….grande anche giuliani in questo ….. questi sono gli atleti che esaltano il mio essere marchigiano…. i figli migliori e TRAVICA lo è basta dare tempo può compiere azioni scellerate….che restano scellerate senza se e senza ma….ma non per questo l’uomo che le compie perde d’incanto bontà fierezza e dignità……caro francesco tuo padre resterà sempre un grandissimo sportivo…..ti auguro di vivere …bada bene di vivere non vincere….le mille e mille battaglie vissute da tuo padre….
Complimenti per la figura di m….!
@ BORRONI
Sig. Borroni –
Non so agli altri – ma a me il suo intervento è piaciuto moltissimo…
PS: se posso permettermi una piccola critica..
Quando fate le vostre partite di calcetto..vi riuscirebbe tanto difficile fare qualche gol in più e magari dire qualche bestemmia in meno ?????
Vedrà che la cosa poi si rifletterà positivamente – pure sui comportamenti verbali del papà di Francesco ..
Di nuovo complimenti per il suo intervento .
@palmieri 9:17 e 9:47
mi scusi in quelle ore io lavoro. lei per la società oltre navigare su internet cosa fa?
sono vile quanto lei visto che la redazione conosce me e lei attraverso la mail con cui ci siamo registrati, a meno che lei non abbia allegato pure la sua carta d’identità, il suo gruppo sanguigno e il suo dna. anche dire sciocchezze è lecito. offendere no.
questo non è un social anche se questa vicenda lo farebbe supporre.
se ascoltasse scattolini e verdenelli le direbbero che queste sono cose che succedono e che passata la sfuriata con molti protagonisti di liti furibonde ancora oggi si stimano reciprocamente.
si è parlato di provincialismo lube. beh tanto di cappello per come ha gestito la situazione.
di provinciale c’è questa impuntatura con registrazioni usate a mo’ di randello. se le si vuole usare c’è un giudice. non la gogna mediatica.
e spero che la lube abbia imparato da questa esperienza che non basta condividere la tavola e le trasferte (a sbafo per capirci) perchè qualcuno sul piatto ci sputa pure.
recine ha sbagliato ma ha la mia solidarietà. non era lo spogliatoio per capirci.
giuliani lo aveva capito. il giornalista non era di casa lube. è un’offesa?
La testimonianza inconfutabile che da parte della testata C.M. non ci sia stato un comportamento preconcetto è data dal fatto che a fronte di un conportamento inqualificabile di un Dirigente Lube, in seguito alle sue scuse non si sia dato seguito alla vicenda. Sarebbe stato molto comodo pubblicare quella conversazione telefonica e probabilmente avrebbe avuto effetti positivi sui contatti on line del giornale ed effetti negativi sull’immagine della Lube e del suo D.S. Almeno per questa volta ha vinto il buon senso.
e spero che la lube abbia imparato da questa esperienza che non basta condividere la tavola e le trasferte (a sbafo per capirci) perchè qualcuno sul piatto ci sputa pure.
Mi scusi Pasquinus ma con questo vuole dire che condividere la tavola e le trasferte spesate implica scrivere sempre quello che uno vuol sentirsi dire???? Non è così che si salvaguarda la libertà di stampa, sacrosanta in questo paese!!!!!
Le sue insinuazioni sono altrettanto offensive, secondo me!
ahhhh e come può ben notare io ci metto la faccia!
@ giovanna
non prenda fischi per fiaschi.
legga sintassi e costruzione della frase.
mi scusi se non sono chiaro.
forse se lei si informa scoprirà che c’è una carta dei doveri a cui il giornalista deve attenersi. tra questi c’è pure il divieto di “accettare privilegi, favori o incarichi che possano condizionare la sua autonomia e la sua credibilità professionale”, nonché pagamenti, rimborsi spese, vacanze gratuite, regali, inviti a viaggi, facilitazioni, etc. che provengano “da privati o enti pubblici”.
non insinuo proprio nulla…
poi se si vuole fare i puri ognuno si guardi allo specchio. ha presente la storia della trave e della pagliuzza?
ripeto quanto detto già altre volte.
il giornalismo è una cosa seria. anche di questi tempi.
ora mi scusi ma torno a qualcosa di ancora più serio. il mio lavoro.
Condivido, approvo e sottoscrivo appieno la testimonianza del Sig. Borroni sull’uomo Recine.
Vorrei far notare che in questa vicenda, a tutt’oggi, manca ancora un elemento: le scuse del direttore di CM Dott. Zallocco al Sig. Giuliani.
Motivo questa mia affermazione riportando quanto scritto nel comunicato emesso da CM “…La Lube sottolinea come i due episodi riportati nel medesimo articolo vadano decisamente distinti tra loro. L’allenatore Alberto Giuliani ha espresso critiche nei confronti del giornalista per difendere la propria squadra, con toni troppo accesi, ma comunque senza utilizzare parole offensive…”
Ora, non sarebbe il caso che CM faccia le proprie pubbliche scuse al Sig. Giuliani per averlo accomunato all’episodio riguardante il SIg. Recine nel primo articolo?
CM stessa ha scritto, come riporto qui sopra, che le due vicende erano totalmente diverse, quindi le doverose scuse mi sembrano la naturale conseguenza della precisazione da loro stessi riportata.
Il Sig. Recine ha compiuto doverosamente il gesto di scusarsi per l’episodio; il Dott. Zallocco ancora no. Attendiamo fiduciosi……, il tempo è sempre foriero di buoni consigli !!!!
ma quali scuse se è vero quello che il ds ha detto come si fa a chiudere il tutto con una telefonata?parlavate di minacce di varie telefonate dello stesso tono,dovevate pubblicare questa telefonata poi ve ne uscite con un nulla di fatto e tutti amici come prima?tanto rumore per nulla…
Ok, ora dopo le scuse vogliamo lo scudetto!!! Li non accettiamo scuse!!!
Il posto di lavoro è stato salvato…la faccia no. Lo sgarro, in fondo, è stato risolto con i retaggi culturali che appartengo alla nostra splendida terra maceratese: pa’ e porchetta, na’ stretta de ma’ e amici come prima… Peccato però che la Lube (per nostra fortuna ed orgoglio) calchi palcoscenici internazionali esportando e dando visibilità a questa meravigliosa terra (le Marche), un po’ come fu il “grande Ascoli” dell’idimenticato Costantino Rozzi (nel pallone)… Però a questi livelli devi essere professionale fino in fondo se vuoi dare lustro ai risultati sportivi e rappresentare un intero territorio con le tue gesta, hai una grande responsabilità che non è solo quella di indovinare un acquisto o vincere più trofei possibili(che comunque resta il compito principale di una società sportiva) ma dare un’immagine di te che inorgoglisca lo sportivo e il non sportivo e che faccia sentire, soprattutto quest’ultimo, fiero di appartenere, con senso comune, ad una comunità vincente, quella maceratese! Dopo questa storia, pur essendolo fino al midollo, mi sento un po’ meno orgoglioso di essere maceratese… Senza retorica voglio chiudere con una splendida frase proprio di Rozzi che esprime a pieno il senso di responsabilità che dovrebbe avere chi rappresenta un territorio. -“Amore.. famiglia.. lavoro.. lealtà.. determinazione… queste sono le cose che danno fuoco agli ascolani. Io come Presidente e voi come giocatori dovremo accendere questo fuoco in loro, impiegando queste qualità nella vostra professione, la quale per loro e per me invece è molto di più: è emozione e vita”.
Complimenti, operazione simpatia riuscita. Scuse o non scuse, in tutti questi anni la distanza tra lube volley e l’ideale di società sportiva seria e competente non si è ridotta di 1 centimetro.
E se a Macerata la situazione ambientale non è ideale, posso suggerire di spostarvi nella ridente cittadina di Treia?
@ Pasquinus: felice di sentire che lei almeno fa girare l’economia col suo lavoro. Cominciavo a preoccuparmi, visti i suoi numerosi interventi……
@ Pasqualinus
Quindi secondo lei – gli articoli che hanno determinato la reazione del Sig. Recine – sono scaturiti dal fatto che il pranzo offerto al giornalista di CM era privo di qualche portata ?
Non ritiene invece che sia stato un gesto altamente professionale quello messo in atto-scrivendo tutto quello che- giusto o sbagliato- il giornalista ha ritenuto di scrivere- al di la del pranzo offertogli -???
Per sua ulteriore informazione – e’
prassi comune – quella di avere da parte delle societa’ sportive -ospiti i giornalisti al seguito Delle squadre- provenienti dalle citta’ di appartenenza delle stesse .!!
quello che avevo scritto il 4 marzo, si è puntualmente verificato, il volley a Macerata è cresciuto troppo in fretta, la squadra è in buona salute solo per l’alta classifica, un gigante con i piedi di argilla, grande con le piccole e piccola con le grandi.
Piena solidarietà al giornalista di C.M. coinvolto.
Ora una preghiera alla Lube: in poco tempo avete costruito una squadra di serie A, adesso è giunta l’ora di costruire anche una società di ugual grandezza!!!!!
Adesso che i fatti mi sono noti con più dovizia di particolari, calmatesi le acque per l’enfasi ed il clamore che la vicenda ha suscitato nell’opinione pubblica locale, vorrei fare alcune puntualizzazioni, secondo me importanti, su tutta la questione.
Parto dal comunicato di CM di lunedì 12 marzo 2012 – Ore 22:36. In esso viene detto:
“Nel caso del direttore sportivo Stefano Recine (chiarito che l’articolo-denuncia era riferito solo al dirigente e non alla società Lube), invece, si è trattato di una questione prettamente personale, risolta con una telefonata di scuse da parte del dirigente biancorosso, che ha ammesso i propri errori, nei confronti di Andrea Busiello: “I toni e i contenuti sono assolutamente sbagliati senza se e senza ma, chiedo scusa ad Andrea”, ha detto Recine….”
Da questo passaggio si evince in maniera inconfutabile che la redazione di CM, nella persona del Direttore Dott. Zallocco, ha usato uno strumento pubblico, quale una testata giornalistica on line, per risolvere una questione privata (vedi sopra) tra il DS Recine e il giornalista .
Nulla c’entra la censura ai giornalisti né la lesione di un diritto sacrosanto quale è la libertà di stampa!! NULLA !! Questa era ed è una questione personale tra i diretti interessati “….invece, si è trattato di una questione prettamente personale, risolta con una telefonata di scuse da parte del dirigente biancorosso….”, come CM ha precisato, che una parte ha deciso di far diventare di dominio pubblico, usando quello stesso METODO BOFFO, noto ai più informati che seguono le cronache nazionali e per il quale un direttore di giornale importante è stato SOSPESO dall’ordine dei giornalisti !!!
Prova che non esiste alcuno scopo di censura da parte del DS Recine nei confronti del giornalista in questione, come di tutti i giornalisti che operano nel settore, sta proprio nel fatto che il giornalista ha pubblicato sempre, in tutti questi anni, tutti gli articoli che voleva e con il contenuto che riteneva più opportuno (come è sacrosanto che avvenga in un Paese civile). Ulteriore prova di ciò sta nel fatto che il SIg. Busiello domenica scorsa ha potuto svolgere il proprio lavoro prima, durante e dopo la partita casalinga della Volley Lube, nello stesso ambiente dove era presente anche il DS Recine, senza alcun minimo contatto tra i due diretti interessati che potesse minare la libertà di stampa o di intervento del giornalista (sempre come è sacrosanto che avvenga in un Paese civile).
Si è invece apprezzato lo spessore dell’uomo Recine che, umilmente, ha pubblicamente riconosciuto il proprio errore in occasione della telefonata intercettata. … “I toni e i contenuti sono assolutamente sbagliati senza se e senza ma, chiedo scusa ad Andrea….”
E qui si apre un altro discorso a parte.
1- CM ha affermato quanto segue: “….Telefonate come questa, dal signor Stefano Recine, direttore sportivo della Lube Volley, in questi anni ne sono arrivate parecchie….”
A me risulta, DA FONTI CERTE, che le telefonate di rimostranze al giornalista in questione, in tutti questi anni di lavoro del DS Recine alla Lube Macerata siano state SOLAMENTE due; una avvenuta un paio d’anni fa e l’altra avutasi sabato sera.
Due !! non “parecchie”!!!! (forse CM aveva bisogno di ingigantire la questione per far funzionare lo scoop? Il tempo, come sempre, è galantuomo. Basta informarsi e la verità salta sempre a galla!!!)
2- In genere, se una persona come il DS Recine arriva a “sbroccare” nella maniera che CM ha evidenziato… “…Hai sfiorato la morte e non lo sai neanche”, “Questa volta la paghi durissima”, “Adesso non si fanno prigionieri”. Quello che non avremmo mai più voluto sentire….” forse è perché qualcuno ha tentato, o sta tentando di minare il suo lavoro all’interno della struttura Lube Volley con mezzucci subdoli e tendenziosi… ergendosi a profondo conoscitore delle dinamiche di uno sport bellissimo e al tempo stesso complicato come la pallavolo, dispensando giudizi spesso fuori le righe rivolti agli interpreti delle gesta sportive della Lube Volley. Giudizi di per se legittimi, ma che non possono non suscitare le reazioni degli addetti ai lavori e dei diretti interessati quando travalicano il sacrosanto diritto di cronaca, passando nello stucchevole pettegolezzo polemico.
3- Un’ultima considerazione vorrei spenderla su questa frase: “…Una telefonata dal chiaro scopo intimidatorio, piena di minacce, volgarità e un vergognoso intercalare di bestemmie…”
A parte il fatto che l’uomo Recine non è avvezzo ad usare bestemmie ed improperi neanche nei momenti in cui è agitato e perde le staffe (ogni tanto capita pure a lui, da buon romagnolo focoso e da sportivo che vuole vincere sempre..); occorrerebbe invece distinguere bene alcuni intercalari, che nel suo dialetto romagnolo sono di uso comune, i quali potrebbero essere scambiati per bestemmie in un discorso concitato e ascoltato per lo più attraverso un apparecchio telefonico. (registrato per di più a tradimento, senza comunicare all’interlocutore che lo si stava facendo e, dulcis in fundo, decontestualizzato ed estrapolato dal contesto in cui la questione è nata; ma questo è un altro argomento che tratteremo in seguito…..)
Personalmente, conoscendo il DS Recine e vedendolo operare quotidianamente, mai mi è capitato di sentirlo bestemmiare a iosa !! MI è invece spesso capitato di sentirgli usare una parola simile ad una bestemmia, ma che bestemmia non è, come intercalare in mezzo a due frasi e, mentre lui parla veloce, questo può essere benissimo scambiato per una bestemmia.
A conclusione di questo pensiero, non resta che scusarmi con i lettori per la lunghezza del ragionamento, che comunque aveva bisogno di dovizia di particolari per essere ben esposto.
Cordialità.