Nuovi progetti per il Palas di Fontescodella
ma la Lube giocherà le finali altrove

Ancora un nulla di fatto per il palazzetto. Fumata bianca invece per la palestra di arti marziali. La presidente del Judo Equipe Macerata precisa la sua posizione
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Una rappresentanza dei tifosi della Lube in consiglio comunale

di Alessandra Pierini

Come accaduto molto spesso nel corso dell’anno, anche nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa invernale, ha tenuto banco nel dibattito la questione delle strutture sportive, in particolare il pluridiscusso ampliamento del palasport di Fontescodella e la palestra per le arti marziali del polo di via Bertelli. In entrambi i casi  le interrogazioni verso l’amministrazione sono state firmate da Marco Guzzini del Pdl.
All’inizio di novembre il sindaco Romano Carancini e il vice presidente della Lube Albino Massaccesi dichiararono alle telecamere di Tvrs nel corso della trasmissione “Il volley di Spiker” di aver trovato un’intesa su un progetto di ampliamento che sarebbe costato due milioni di euro (leggi l’articolo) ma oggi quella ipotesi sembra essere già caduta e il primo cittadino, davanti ad una manciata di consiglieri presenti e ad una rappresentanza dei tifosi del sodalizio cuciniero,  ha parlato di ulteriori studi da fare per trovare la soluzione migliore.
«Le soluzioni che abbiamo proposto finora non erano consone alle esigenze della Lube quindi abbiamo deciso di prendere in considerazione ulteriori ipotesi. E’ quasi sicuro che, a questo punto, finali e prefinali non potranno essere giocate a Macerata salvo eventuale nuova deroga da parte della Lega Volley. Per quanto riguarda la penale che potrebbe essere applicata alla Lube, va precisato che la  Lega non ha fissato una cifra ma si parla solo di una generica penale, non ancora determinata».
consiglio_macerata_dicembrePer quanto riguarda  il futuro prossimo il Sindaco ha parlato di approfondimenti necessari: «Sono in corso due o tre studi di approfondimenti progettuali. Stiamo analizzando le soluzioni che possano rispettare dei parametri necessari e in particolare l’omologazione a 3.500 posti, la fattibilità tecnica e la compatibilità con la struttura esistente,  la compartecipazione della Lube rispetto alle spese e il  rispetto del Patto di Stabilità». Dura la replica di Marco Guzzini: «Dopo mesi di confronto siamo ancora in fase di studio e fino ad oggi non sono stati fatti passi in avanti».
Fumata bianca invece per la palestra di arti marziali del polo di via Bertelli. In questo caso l’assessore Alferio Canesin, come preannunciato nei giorni scorsi, ha confermato quanto già detto criticando però il consigliere Guzzini: «Mi auguro  – ha detto rivolgendosi a lui – che il suo interesse sia per tutti coloro che praticano il judo e non solo per la Judo Equipe che viene spesso nominata da lei. Abbiamo trovato un punto di incontro con l’università e la palestra resterà al judo. Non siamo ancora riusciti ad incontrarci con il direttore amministrativo, per suo impegni, per stabilire le modalità organizzative e fare una nuova convenzione. Nei prossimi giorni chiuderemo la partita e posso annunciare che al di là di chi gestirà la palestra tutti coloro che praticano arti marziali potranno restare lì».
La notizia della disponibilità della palestra, però,  non ha completamente placato gli animi e nei giorni scorsi Laura Moretti del D.T. del Judo Equipe Macerata Asd ha inviato delle precisazioni su precedenti dichiarazioni dell’assessore:

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“La principale richiesta che si fa a un judoka quando sale su una materassina è, come diceva il fondatore Jigoro Kano, di predisporre l’animo al rispetto, come condizione fondamentale in realtà per qualsiasi attività umana: da qui il saluto prima ancora di salire sulla materassina, prima di iniziare la pratica e prima di lasciare il dojo, il luogo della pratica. L’assessore Canesin nella sua risposta di qualche giorno fa a cosa ha predisposto il suo animo? Alcune risposte innanzitutto ad alcune sue disinformazioni. La più gratuita di tutte è che l’associazione non avrebbe mai pagato per stare nella palestra di Largo Bertelli: forse a qualcun altro l’assessore avrà concesso gratuitamente le palestre del Comune, ma il Judo Equipe Macerata ha sempre pagato (circa 1.000 euro all’anno) come da fatture regolarmente in possesso di questa associazione, compresi i mesi da ottobre 2010 a giugno 2011, nonostante la convenzione con l’Università fosse già scaduta: di ciò come si sa l’associazione non è stata informata se non a luglio 2011. Richiedendo analoghe cifre ad altre associazioni che usufruivano della palestra (ma che adesso hanno chiuso o sono state costrette a trovare altre soluzioni), il Comune copriva interamente quanto dovuto all’Università degli Studi. Quindi l’operazione, se ben gestita, sarebbe a costo zero per il Comune! Veramente irrispettosa è poi l’affermazione che il Comune da all’associazione l’uso delle materassine mobili per le proprie iniziative, quando l’assessore sa benissimo che buona parte delle attività svolte è stata patrocinata o addirittura organizzata direttamente dal Comune: in realtà quindi è l’ASD Judo Equipe Macerata che è stata al servizio dei cittadini e dell’Amministrazione, con il sacrificio dei propri iscritti (vedi le esibizioni alla Casa di Riposo Villa Cozza, all’inaugurazione dei restauri di Helvia Recina, alle diverse edizioni della festa dello sport in piazza, ecc.), senza chiedere nulla, se non di mantenere in vita la palestra comunale di judo! Il Judo Equipe Macerata, attraverso il proprio tecnico, ha anche organizzato, sempre nello spirito di collaborazione con gli enti, le olimpiadi “maceratesi” 2011 per il settore judo, che altrimenti semplicemente non sarebbe stato rappresentato come sport alla detta manifestazione.

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Poi naturalmente né l’associazione né il tecnico sono stati invitati al galà del Comune per celebrare le medesime olimpiadi. Ma l’assessore conclude la sua risposta dicendo che l’”associazione sta dimostrando di non meritare ciò che ha ricevuto”. Era difficile concepire una conclusione meno rispettosa dell’associazione e dei suoi iscritti. Cose del genere un assessore le può pensare, anche se ingiustificatamente, ma di certo non può permettersi di dirle pubblicamente, soprattutto se sostenute da dati falsi come quelli a cui sopra si è risposto. Un conto è la critica, un conto è l’insulto gratuito, soprattutto da parte di chi ha il potere e quindi è già in una posizione di forza. Nessuna sorpresa comunque: come si diceva nel precedente intervento, l’assessore Canesin concepisce il suo ruolo come quello di chi comanda e deve essere riverito, non di chi deve servire. Non è lui a dover far partecipe l’associazione, è l’associazione che “doveva chiamarlo”, salvo poi il fatto che quando l’associazione chiede di essere informata gli viene perfino risposto che non ha diritto a sapere nulla. In realtà è l’assessore che deve dimostrare di meritare di stare lì dov’è, l’associazione il suo lavoro lo fa aumentando i praticanti del judo (come ha fatto), facendo attività agonistica e vincendo medaglie (come ha fatto ampiamente) e perfino partecipando alle iniziative che i vari assessori mettono su per farsi belli più che per promuovere lo sport. Da questo punto di vista, basti dire che il settore sport del Comune e l’assessore sapevano, ovviamente fin dalla sua sottoscrizione, che la convenzione con l’Università per la palestra di judo comunale sarebbe scaduta a ottobre 2010. L’assessore Canesin, a dicembre 2011, ci dice che dovevamo solo dargli una settimana in più e chiamarlo…Questo dopo che per due anni non ha fatto nulla e dopo averci costretto a un ricorso al TAR solo per vedere il fascicolo! Ci si dice che siamo stati troppo precipitosi! L’assessore non sarà per niente rispettoso di coloro che dovrebbe servire, ma di sicuro ha il senso dell’umorismo. Caro assessore, l’unica associazione di judo operante a Macerata non ha mai ottenuto sovvenzioni dal Comune (a differenza di altre realtà), ha sempre collaborato a ogni iniziativa dell’Amministrazione e ha perfino contribuito finanziariamente alla gestione della palestra, l’unico strumento di cui ovviamente nessuna associazione può dotarsi da sola, comprese le realtà che operano negli sport “maggiori”. Se era per il Comune la “palestra comunale di judo” sarebbe già chiusa da tempo! Se così non è, è solo per l’interessamento dei suoi tanti iscritti e simpatizzanti (sono state raccolte in pochi giorni ben 300 firme a sostegno). E lei non trova niente di meglio che insultare l’associazione? Altro che cavoli a merenda, per lei sembra che i cittadini e lo sport siano un fastidio per il suo lavoro. Aspetti però, ci sorge il dubbio che le associazioni e lo sport siano il lavoro per cui esiste un assessorato e un ufficio comunale per lo sport? O no? Comunque si attende ancora di vedere “nero su bianco” l’accordo tra il Comune e l’Università, cha a detta dell’Assessore sarebbe stato stipulato lunedì scorso (anche se ciò non risulta essere avvenuto) e di vedere la formale concessione in uso della palestra comunale di judo al Judo Equipe Macerata che, lei sì, continua a svolgere il suo lavoro con la graduazione (promozione) di tre nuove cinture nere federali, la conquista di altre nove medaglie all’ultima gara della stagione (Trofeo I Poeti del judo di Corciano di Perugia), la graduazione delle cinture colorate e la festa di natale del 22 dicembre ore 17:30 alla Palestra di Judo di L.go Bertelli, alla quale tutta la cittadinanza è invitata”.

Nelle foto l’ultima ricevuta e fattura di pagamento del primo semestre 2011



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