Diversi anni fa, dimenticata su una scrivania nascosta nella esclusiva Sala degli Specchi della Biblioteca comunale “Mozzi-Borgetti”, girando con l’allora direttore Aldo Adversi vidi una foto del più grande poeta/profeta del Novecento: Ezra Pound. Solo ora, a distanza di tanti anni, mi sono domandato come capitò a Macerata il poeta che con grande lucidità aveva scritto contro l’usura. Mi sono inoltre chiesto dove andò il profeta che nel 1945 era stato prelevato a Rapallo dai partigiani per poi essere consegnato agli americani, che lo rinchiusero prima in un gabbione stile Guantanamo nel campo di Coltano di Pisa, dove concepì i Canti Pisani, e poi per tredici anni, in un manicomio criminale di New York. L’indiscutibile privilegio degli storici è quello di trarre dall’aggrovigliata materia degli eventi umani sobrie linee d’interpretazione, costruite con spirito razionale. Essi sono capaci di discernere fra i sentimenti e le passioni che da sempre governano l’agire sociale ed è sotto questa luce che crediamo vada analizzata la vicenda, seguendo l’indizio lasciatoci da Roberto Massi in un simpatico libello dal titolo consono ai cavalieri della tavola rotonda in perenne ricerca di un qualsivoglia Graal: “Leggende, uomini e streghe nella Valle del Chienti”. Allora come un lucumone etrusco sono andato all’Abbazia di Fiastra a chiedere notizie all’autore, testimone della visita del poeta americano anti-usura. <Fu Tullio Colsalvatico, il dannunziano e nietzschiano novelliere di Colvenale di Camporotondo e padre Troiani, l’allora direttore degli “Studia Picena” di Sassoferrato, a condurre Pound nelle Marche nell’estate del 1965>, ha rivelato l’on. Roberto Massi Gentiloni Silverj. Allora Roberto Massi era un brillante professore di procedura penale dell’Università di Camerino e lo ospitò nella sua villa avita “Le Grazie”, accompagnandolo poi, insieme al sindaco di Recanati Luigi Flamini nel Palazzo Leopardi e a Civitanova nella Casa che fu di Annibal Caro. <Era un uomo ieratico>, ricorda il vice presidente della Fondazione Carima, che inoltre ci ha tramandato un aneddoto in quel romantico e snob libricino: “Non si può guardare sul colle di Civitanova Marche senza pensare ad Annibal Caro, il più famoso traduttore dell’”Eneide” che forse bambino scendeva al fiume per giocare con le sue acque. Ricordo di avere avuto il privilegio di andare a visitare la Casa di Annibal Caro con il grande poeta americano Ezra Pound tornato malfermo da poco in Italia dopo il lungo ricovero disposto da Roosevelt durante la II guerra mondiale (Sic!). Pound mi chiese tra le altre cose, di andare a vedere la casa di Annibal Caro e non dimenticherò la sua sonora risata quando una nonnetta cui avevamo chiesto notizie ci indicò la casa dicendo <è quella lì ma non ce lu troj perché è gitu a li bagni (naturalmente si riferiva al custode)”. Il giallo è stato risolto in poco tempo. Una pagina di storia che non deve andar persa nella nostra piccola città. Ezra Pound morì a Venezia nel 1972 lasciandoci un insegnamento indelebile sul concetto di libertà : “Se un uomo non è disposto a correre dei rischi per la sue idee, o le sue idee non valgono niente o non vale niente lui”.
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“Se un’uomo non è disposto a correre dei rischi per le sue idee. O le sue idee non valgono nulla, o non vale niente lui.”
Non disse solo belle frasi sulla libertà, disse anche:
“Adolf Hitler era una novella Giovanna d’Arco, un santo. Egli era un martire. E come molti martiri, portò con sé visioni estreme” in un’intervista con Edd Johnson in Chicago Sun, 9 maggio 1945
«il primo atto del Fascismo è stato salvare l’Italia da gente troppo stupida per saper governare, voglio dire dai comunisti senza Lenin. Il secondo è stato di liberarla dai parlamentari e da gruppi politicamente senza morale. Quanto all’etica finanziaria, direi che dall’essere un paese dove tutto era in vendita, Mussolini in dieci anni ha trasformato l’Italia in un paese dove sarebbe pericoloso tentare di comperare il governo» in Jefferson and Mussolini 1936
Magari qualcuno può anche essere in simbiosi con queste affermazioni ma questo panegirico omette troppe cose su Ezra Pound. Non è proprio un caso se un movimento di estrema destra porta il suo nome, Casa Pound.
PS: il cantante di questa canzone è il loro leader http://www.youtube.com/watch?v=CYwlptDYJGk
“…il più grande poeta/profeta del Novecento” ? Forse non ha mai letto Sandro Bondi….provi a cercare anche le sue tracce nel maceratese.
Soprattutto disse una frase che si può ben collegare alla drammatica situazione che sta vivendo il nostro Paese: “I politici sono i camerieri dei banchieri”. Il nuovo capo del governo sarà Mario Monti, membro della commissione Trilaterale, del Bilderberg e uomo di fiducia della Goldman Sachs (una delle principali banche dietro all’ondata di speculazioni che hanno innalzato artificialmente lo spread tra i buoni del tesoro italiani e quelli tedeschi).
Invito a leggere “lavoro e usura” di Ezra Pound per renderai conto che decenni fa mise in evidenza le contraddizioni del sistema economico mondiale. Poi debbo dire che mi fanno sorridere certi moralisti di sinistra che ad esempio reputano i morti fatti da Stalin differenti dagli altri, con una sorta di giustificazione moralista, come se ci fossero i morti di serie A e quelli di serie B. Il caso delle Foibe insegna, giusto per mettere in evidenza certo moralismo italico, o meglio di certa parte. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, il problema è che non ci sono più pietre la lanciare perché terminate.
Quello che mi chiedo io, essendo un maledetto pezzodeuncontadì, se Ezra Pound viene fatto proprio da movimenti di ultradestra per la sua visione economico/finanziaria, il Partito Democratico che ha sposato in pieno in questi ultimi anni il neoliberismo e il neoconservatorismo, cosa diavolo è? Un partito di stra/mega/ultra/super/ destra????
PS: complimenti per l’articolo!
“Il cattivo critico critica il poeta, non la poesia.”…. ( come sempre avviene in altre situazioni…..)
“Nel nostro tempo la sventura consiste nell’analfabetismo economico, così come l’incapacità di leggere la semplice stampa era la sventura dei secoli precedenti.”
Ezra Pound (Ezra Weston Loomis Pound)
Interessante ricostruzione di Gabor Bonifazi (l’articolo peraltro era già uscito tempo fa su altra testata) che richiama inoltre la figura non sufficientemente conosciuta del poeta Tullio Colsalvatico. La frase di Pound, purtroppo inflazionata nel discorso politico e pubblico, fa anche pensare a come nella storia e nel presente del mondo troppi corrono rischi, e li fanno correre, per idee che non valgono niente o per il niente elevato a idea.
A me dispiace che si vogliano sempre stabilire delle graduatorie anche tra i poeti in base alle loro scelte politiche e in secondo luogo di non aver saputo allora che Ezra Pound era qui.
Contro l’usura
Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia per istoriarne la facciata,
con usura non v’è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz e l’Annunciazione dell’Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte in casa,
ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio vieto arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto, falsa i confini,
con usura nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio CON USURA
la lana non giunge al mercato e le pecore non rendono
peggio della peste è l’usura,
spunta l’ago in mano alle fanciulle e confonde chi fila.
Pietro Lombardo non si fe’ con usura
Duccio no si fe’ con usura
né Piero della Francesca o Zuan Bellini
né fu “La Calunnia” dipinta con usura,
né Ambrogio de Praedis
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello arte e artigiano
Tarla la tela nel telaio, nessuno
Apprende l’arte d’intessere oro nell’ordito;
l’azzurro s’incancrena con l’usura;
non si ricama in cremisi,
smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone fra i giovani sposi CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane Carogne crapulano
ospiti d’usura.
N.B. Usura: una tassa prelevata sul potere d’acquisto senza riguardo alla produttività, e sovente senza riguardo persino alla possibilità di produrre. (Onde il fallimento della Banca dei Medici).
Ezra Pound
Oggi il nome “democrazia” è rimasto alle usurocrazie, o alle daneistocrazie, se preferite una parola accademicamente corretta, ma forse meno comprensibile, che significa: dominio dei prestatori di denaro.
Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall’usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l’ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi.
— Ezra Pound (Ezra Weston Loomis Pound)
Conobbi la figlia di Pound, Mary de Rachelwitz, ottima traduttrice che vinse appunto il Premio Sibilla Aleramo a Civitanova, premio che dirigevo insieme ad Antonio Santori, purtroppo recentemente e prematuramente scomparso. E’ vero, il messaggio di Pound può sembrare equivoco, ma non la sua “sostanza” sul tema permanente dell’Oro e dell’Usura. Tema, fra l’altro, “fondamentale” se si leggono alcuni documenti ( anche dottrinali) della Chiesa. Purtroppo il suo messaggio ( di Pound) viene “azzerato”, anche strategicamente, per la sua ( di Pound) “vicinanza” al pensiero totalitario. Ma tante ne potrei citare di “vicinanze”, a partire dalla prima edizione della Allegria di Ungaretti, introdotta da un grande critico letterario, Benito Mussolini, per non citare Heidegger ( questa volta nei confronti di Hitler).Di fatto lo “spunto” poundiano, “attualizzato” lascia pensare e riflettere. Parlo della Banca diventata una sorta di dogma o metafisica, e della Economia che “piega” la Politica, di qualsiasi segno, alle sue ( della Economia) ragioni e vessazioni. Non casualmente Pound il cui pensiero dovrebbe essere ancora “riletto” preferiva Guinizzelli a Cavalcanti, insomma una lettura “corsiva” ed “eretica”, che male non farebbe oggi.