di Alessandra Pierini
Gli immancabili palloni rossi di ogni dimensione, i baci e gli abbracci e l’energia contagiosa del “Clown & Clown Festival” hanno invaso piazza Aldo Moro e hanno trasformato la piccola Monte San Giusto nella metropoli del sorriso e dei buoni sentimenti. Il centro storico è stato letteralmente preso d’assalto dagli affezionati della manifestazione che hanno gremito ogni angolo e ogni vicolo. «Non c’è spazio neanche per stare in piedi» ha commentato qualcuno ma la magia del volersi bene e della gioia regalata da gesti semplici ma sempre più desiderati ha vinto su tutto.
«Diventerò marchigiano – ha dichiarato dal palco Enzino Iacchetti, noto conduttore Mediaset, alla sua seconda esperienza al festival – E’ la prima volta che torno due volte di seguito in un posto in cui non mi pagano, anzi – ha aggiunto – quest’anno ho pagato io perchè l’anno scorso mi avete reso l’uomo più felice del mondo».
La firma del protocollo d'intesa tra Provincia di Macerata, Comune di Monte San Giusto e associazione "Clown & Clown"
Iacchetti non si è fermato ai buoni sentimenti ma ha elevato un accorato appello alla Regione Marche e alla Provincia: «Questa è una città bella con gente bella – ha iniziato – e riescono a fare questa festa meravigliosa grazie ai volontari, qui è tutto volontariato. Questi signori della Regione e della Provincia – ha continuato – non possono aspettare che sgobbino fino a scoppiare, devono fare qualcosa. La Mabò Band – ha sottolineato – è conosciuta ovunque nel mondo, tranne che da noi. Teneteveli stretti, sono fantastici».
Il rimbalzo di palloni rossi dello spettacolo di piazza “Rimbalzi di gioia in un abbraccio che vale” che ha trasformato piazza Aldo Moro ha riservato quest’anno ai tanti intervenuti una sorpresa, un arcobaleno, fatto da un pallone gigante composto da tanti spicchi di colori.
Il premio “Clown nel cuore 2011” , consegnato da Enzo Iacchetti, in un ideale passaggio di testimone visto che l’anno scorso era stato lui a riceverlo, è stato assegnato, e come poteva essere altrimenti, a Michael Christensen, il primo clown dottore della storia. Da ogni ruga del viso di quest’uomo e da ogni parola che pronuncia si sprigiona gioia e disponibilità agli altri. Christensen ha anche ricevuto, per mano del sindaco di Monte San Giusto Mario Lattanzi, la cittadinanza onoraria: «Per me questo premio – ha esclamato – è più dell’Academy o del Nobel, sono veramente felice».
Questa mattina il Comune, la Provincia di Macerata e l’ente Clown & Clown hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Con la sua attuazione si intende fare dell’annuale manifestazione sangiustese – unica nel suo genere in Italia – non solo un importante momento ludico e di festa, ma anche il collante di “politiche per il perseguimento del benessere delle popolazione locali, favorendo qualità della vita e pari opportunità a tutti i cittadini”. Il protocollo è stato sottoscritto in municipio dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari, dal sindaco Mario Lattanzi e da Alessandra Aliberti per l’ente organizzatore del festival. Presenti anche Paola Mariani, vice presidente della Provincia, amministratori comunali di Monte San Giusto e operatori di clown terapia presenti in questi giorni al Festival. Attraverso il sostegno alla rassegna di Monte San Giusto, l’Amministrazione provinciale si propone di favorire durante l’anno incontri nelle scuole, convegni e occasione di confronto per diffondere a far comprendere scientificamente l’utilità della cosiddetta “terapia del sorriso”.
Il protocollo d’intesa prevede, infatti, anche la collaborazione tra la Provincia e le associazioni dei clown-dottori, il “Baule dei Sogni” e “Clowndestini”, che garantiranno almeno 350 ore annue di “comicoterapia” nei reparti pediatrici ospedalieri dell’Area vasta n. 3 di Macerata. Questa parte del protocollo d’intesa sarà sottoscritta dalla Provincia venerdì prossimo all’ospedale di Macerata alla presenza del direttore dell’Asur, Ciccarelli, del direttore dell’Area vasta, Bordoni e dei medici primari di pediatria dei diversi nosocomi interessati.
E’ questo un altro importante tassello posto da “Clown & Clown” e questa sera, quando il grande naso rosso sul campanile si è spento, in tutti si è diffusa la consapevolezza che il Festival non si spegne, anzi accende una serie di iniziative e di attività che non possono che che far bene in un mondo sempre meno attento ai sentimenti ma sempre più povero di valori e desideroso di ritrovarsi. E molte volte può bastare un naso rosso.
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Forse un po’ troppo “commerciale” ma ben organizzata e con un’ottima riuscita di pubblico.
Complimenti a Monte San Giusto
noi c’eravamo