di Alessandra Pierini
La rete è diventata ormai essenziale per la vita di tutti i giorni, la connessione ad internet è indispensabile e se gratuita fa anche gola a molti. Quello che invece non è chiaro è che anche il mondo virtuale deve rispondere a delle regole e le illecità sono soggette, come ogni altro reato, a pene anche piuttosto severe.
Probabilmente ad un primo sguardo le antenne per il potenziamento delle reti wi fi, esposte su uno stand della fiera dell’elettronica che si è svolta a Villa Potenza lo scorso fine settimana, sono sembrate a molti innocue. Non sono sfuggite però al capitano Claudio Izzo del comando di Macerata della guardia di finanza che, visitando la fiera da semplice utente, si è accorto che la confezione dell’antenna conteneva anche un cd e persino un foglio illustrativo con tanto di immagini a colori e traduzione in italiano, sul quale veniva spiegata passo passo la procedura da seguire per utilizzare il software per decifrare le password di reti protette ed entrare illecitamente nelle connessioni di altri utenti.
Il comandante Izzo ha avvisato i colleghi e le Fiamme Gialle hanno sequestrato 60 antenne wi-fi di produzione cinese contenenti il software incriminato che venivano venduti a 25 euro l’uno.
In pratica l’antenna, ” di scarsa qualità” sottolineano i tecnici delle Fiamme Gialle, avrebbe consentito di captare un discreto numero di segnali di reti senza fili presenti nella zona poi il kit pirata avrebbe neutralizzato le password delle connessioni protette, in gergo “craccate” per entrare gratuitamente in internet. Al termine dell’operazione, tolto il cd dal computer, dell’ingresso non resta alcuna traccia.
«E’ un servizio tutt’ora in corso – ha spiegato il comandante provinciale Paolo Papetti – ma è un segnale del fatto che questo settore va tenuto sotto stretto controllo. Molto spesso l’illecito in internet non viene captato come tale, invece l’accesso abusivo alle reti private è un reato grave, inserito tra i delitti alla persona e in particolare contro l’inviolabilità del domicilio ed è punito la reclusione fino a 3 anni. I cittadini devono essere tutelati e consigliamo di cambiare spesso le password di accesso per evitare spiacevoli sorprese».
Le confezioni pirata sono state sequestrate e i tre venditori, un turco e due napoletani, residenti nel pescarese, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per la detenzione di apparecchiature che consentono l’accesso abusivo alle reti. Naturalmente l’indagine proseguirà per stabilire chi sono i produttori e se il dvd autoistallante sia stato inserito nella confezione al momento della produzione o in seguito.
(Foto di Guido Picchio)
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tutto questo casino per 60 robin router?
@redazione: per evitare confusione ed evitare disinformazione, chiamte le cose come stanno:
access point/repeater quelli per cui venivsno spacciati;
robin router quello che sono in realtà.
Con tutto quello che gira in Internet , si sono presi i meriti di una megaoperazione in una semplicissima fiera ?
E’ vero che va estinto il marcio dal piccolo , ma quando il marcio è a livelli galattici prendersela con 3 poveri venditori che per tirare su 200 euro se ne stanno 2 giorni in fiera , mi sembra un abbaglio colossale da parte della finanza .
E’ questa l’operazione antievasione che il nostro Premier ha annunciato ?
Mi viene da ridere per non piangere !!!!!!!!!
Non vi sta bene mai niente… se li prendono perché non li lasciano in pace: se non li prendono perché li lasciano fare quello che vogliono……..booohh
Ragazzi , io non lo faccio perchè pago la mia connessione ad Internet compresa la telefonia verso i fissi al prezzo di 85 euro a bimestre con Telecom , ma se qualcuno volesse potrebbe fare di tutto attraverso Internet .
Non passo nessun link perchè diventerei un fuorilegge anche io , ma invece di andare a vedere a Villa Potenza cosa vi vendevano con 25 euro ( non sono stato in fiera ) aprite Google e digitate ” craccare la rete ” . Non cercate in fondo , perchè il primo articolo è giusto !!
Finchè la Polizia postale non riterrà ora di finirla con l’illegalità , ci potremmo stancare di vedere di tutto e di più e proveremo solo pena per 2 finanzieri che scoprono l’acqua calda .
Certo poi che se le più grandi aziende di telecomunicazione in italia si mettono a fornire router con password ricavabili dalla SSID (seppur tramite un algoritmo ingegnoso)… inutile poi che diamo la caccia a dei poveri tapini a villa potenza.
Il problema è sempre a monte.
@ claudio: potrebbero vendere normali router / access point invece di vendere materiale atto a compiere azioni illegali.
Che poi la cosa, mio caro Comandante Izzo, è tutta da verificare: se volessi provare quanto tempo ci metto a trovare la chiave di una rete senza fili? basta un pc portatile ed un programma…
@ ipno: io ho fatto modificare a tutti qwuelli che conosco la password proprio per questo motivo.
PS: allora chi non ha la rete protetta a priori?